Questa settimana Mara Maionchi, intervistata da Belve, ha parlato del suo rapporto con Tiziano Ferro, sottolineando con amarezza la presunta ingratitudine dell’artista, che lei aveva lanciato agli inizi degli degli anni 2000. Una dichiarazione alla quale Ferro ha risposto subito dopo la messa in onda dell’intervista dicendosi spiazzato perché in realtà ha sempre manifestato gratitudine nei confronti di Maionchi e suo marito, Alberto Salerno. Un Tiziano ferito e incredulo, che poco dopo mette da parte la maschera tragica, e condivide con malcelata soddisfazione un articolo di MowMag che accusa Maionchi di avergli imposto di dimagrire vietandogli anche di fare coming out e svelare la sua omosessualità. Accuse “odiose” che Mara Maiochi e Salerno nelle ultime ore, ha rispedito al mittente. Ma andiamo con ordine e riepiloghiamo cosa è successo.
Durante la sua intervista a Belve, Maionchi spazia tra aneddoti familiari e professionali, racconta dei tradimenti del marito e di quando prese a cinghiate Adriano Pappalardo perché avanzava troppe pretese, pur non essendo Sinatra. Su Tiziano Ferro il tono di Maionchi si fa serio e un po’ meno diretto del solito e accenna alla mancata riconoscenza del cantautore. Ad una domanda di Fagnani sugli artisti che non hanno capito la fortuna di averla incontrata, Maionchi replica infatti che Ferro “Non ha capito tanto come stavano le cose, non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato a essere quello che alla fine è diventato. Ma questo non ha importanza; non è d’obbligo avere una riconoscenza, uno ce l’ha, un altro no“.
Come abbiamo detto, la (lunga) risposta di Ferro non si fa attendere, ed è dolente, come è un po’ nel suo stile, ma ribadisce con fermezza di aver sempre manifestato gratitudine a Maionchi: “Ti sono sempre grato, te l’ho dimostrato un milione di volte durante un milione di occasioni quindi mi chiedo: perché questo? Perché adesso? Ci siamo incontrati tantissime volte: studi televisivi, concerti, camerini e ogni volta ci siamo abbracciati e abbiamo riso dei bei tempi andati. Se davvero era questo ciò che pensavi, perché non me l’hai mai detto durante una di queste occasioni?” “Potrei postare le miriade di interviste nelle quali ti ho celebrata, i ringraziamenti nel booklet dei miei album” – prosegue Ferro – “una serie infinita di citazioni nel mio libro o nel web in tutte le lingue del mondo, perché ho parlato di te e Alberto in tanti posti del globo”
Il giorno dopo però, su MowMag appare un articolo di Grazia Sambruna, che smaschera Maionchi e racconta che la discografica impose a Ferro di dimagrire e gli impedì anche di vivere alla luce del sole la sua omosessualità, con conseguenze pesanti sulla sua salute mentale. A noi però, nello specifico, interessa l’estratto condiviso da Tiziano Ferro sui social e presentato come un “mic drop epocale”. Un mic drop che si distacca nettamente, per tono e intenzioni, dal post condiviso ore prima, quello più accorato.
“Due le condizioni. dimagrire e non dire mai di essere gay. Altrimenti niente contratto. Perché doveva essere un teen idol e non poteva permettersi chili di troppo e omosessualità. Così Ferro, all’epoca ventenne, ha imparato fin da subito a viversi come un orrendo segreto. Milioni di persone lo amavano per tutto ciò che non era: etero e magro. Tanto che già dopo l’incredibile successo del primo disco, il giovane telò in Sud America e della “musica” non voleva saperne più”
“Questo lo ha portato a essere, oltre che un prodotto musicale performantissimo, una persona infinitamente infelice giù dal palco. Con conseguenti problemi di acolismo e autostima. Oltre al sacro terrore, per dieci anni, di mangiarsi un piatto di carbonara in pace o di farsi vedere in giro con chi gli pareva. Avrebbe perso ogni cosa, altrimenti, Così ordinava Mara, l’adorabile nonnina con cui tutti vorremmo giocare a burraco la sera”
Nel frattempo arriva la risposta di Mara Maionchi, anche lei come Ferro affida le sue parole alle stories di Instagram e riserva una frecciatina all’autrice dell’articolo di MowMag.
“Ho risposto ad una domanda dando la priorità alla mia emotività senza argomentare ulteriormente: la riconoscenza umana, quella che fa proseguire i rapporti al di là della professione, è stata l’assenza che mi è più spiaciuta, specie per me che ho mantenuto rapporti longevi con tanti artisti, quelli dalle carriere più fortunate come quelli che hanno intrapreso altri percorsi”
“Qualcuno ha odiosamente avanzato l’ipotesi che ti abbia impedito di essere te stesso: sorrido perché la mia storia di vicinanza a questo argomento parla per me che fra l’altro, reputo che la libertà e l’autodeterminazione siano sacre. In bocca al lupo per i tuoi progetti e per la serenità che ti auguro di trovare: stai stretto alla famiglia, perché è solo quello che conta davvero”
Più esaustiva la risposta del paroliere e discografico Alberto Salerno, che intervistato da Mowmag spiega “Quello che Mara intendeva non era che Tiziano non ci avesse mai ringraziato, perché quello lo ha fatto, ma una telefonata una volta ogni morte di papa uno potrebbe anche farla per sapere almeno come stai. Poteva essere un rapporto che non finiva nel nulla assoluto, ma questa cosa non è mai successa. Si può mantenere un rapporto amichevole anche senza per forza dover lavorare insieme.”
“Gli abbiamo chiesto se avesse inclinazioni di quel tipo, ma lui ci ha detto di no”
Sul coming out, Salerno poi è categorico e spiega che fu Tiziano Ferro a negare di essere gay: “Lui può dire quello che vuole ma non è assolutamente vero anzi. Se proprio ve la devo dire tutta, noi lo avevamo invitato a raccontare quelli che potevano essere i suoi sentimenti, perché noi ci rendiamo conto di certe situazioni e siamo sempre stati abituati. (..) Ma ricordiamoci anche che nei primi anni del 2000 non era così facile fare coming out e noi abbiamo sempre tentato di proteggerlo. Gli abbiamo persino chiesto se lui avesse delle inclinazioni di quel tipo, ma lui ci disse di no e ci negò questa cosa, per cui è andata esattamente al contrario rispetto a quanto racconta lui.”
Sul peso di Ferro, il marito di Maionchi ammette di aver spinto il cantautore a trovare una soluzione ai chili di troppo, ma “solo per la sua salute”. “Gli ho detto chiaramente che se lui voleva vivere e anche lavorare in modo più sereno doveva dimagrire. Stiamo sempre parlando dei primi anni del 2000: oggi BigMama se lo può permettere, ma sono passati 23 anni e la società è molto mutata. Noi il problema gliel’abbiamo posto, ma gliel’abbiamo posto soprattutto come una questione di salute. Pesava 111 chili e gli ho detto che doveva dimagrire perché a vent’anni non poteva pesare così tanto, era una situazione malata. Noi lo abbiamo portato anche da un dietologo, un professore di primo livello che lo ha aiutato e poi lui si è messo anche a dieta. Al di là del lavoro era una cosa che lui doveva fare per sé stesso e pesare 111 chili non andava bene, io l’ho fatto per la sua salute.”
Fa riflettere che a sollevare Ferro dall’anonimato (e dall’obesità) siano stati i suoi ex discografici, ma adesso a risollevare il cantautore in un periodo non proprio felice della sua vita, sia una delle sue ex fangirl più sfegatate, come Sambruna ha ammesso di essere. Ma senza i discografici e di conseguenza, senza fan, oggi chi avrebbe risollevato Ferro?