Giovedì 6 aprile ha debuttato nel vasto catalogo televisivo di Netflix una delle migliori miniserie di questa prima parte del 2023. Creato da Lee Sung Jin e co-prodotto, tra gli altri, anche da A24 Television, stiamo parlando dell’ottimo Lo scontro (Beef). Questo show targato Netflix vede tra i suoi protagonisti due straordinari Steven Yeun e Ali Wong, nemici giurati che, dopo essersi letteralmente scontrati a bordo delle rispettive autovetture e successivamente inseguiti ed insultati per nessuna ragione specifica se non per rabbia repressa, si giurano vendetta reciproca. Finendo però per distruggere progressivamente le loro vite e quelle delle persone che amano di più.
De Lo scontro, ne avevamo già parlato in maniera del tutto entusiastica nella nostra recensione qualche giorno fa, oggi invece vogliamo analizzare assieme a voi alcune delle tematiche più pregnanti della miniserie di Lee Sung Jin, soffermandoci in particolar modo sull’analisi del finale dello show Netflix con Yeun e Wong. Cosa accade esattamente nell’ultimo episodio de Lo scontro? Scopriamolo insieme nella nostra spiegazione del finale de Lo scontro.
Di cosa parla Lo scontro?
Danny Cho (Steven Yeun) è un piccolo imprenditore edile in difficoltà che lavora come muratore per guadagnare soldi e portare in America i due genitori rimasti in Corea con i debiti fino al collo; una situazione famigliare acuita anche dal fatto che il fratello di Danny, suo socio in affari, non lo aiuta minimamente nel lavoro grosso così, accecato dal rancore, si scontra letteralmente in auto con Amy Lau (Ali Wong) imprenditrice indipendente con una vita personale piuttosto insoddisfacente e complicata. La faida tra i due prima nasce come scontro al volante con tanto di inseguimento su quattro ruote, poi i due cercheranno in tutti i modi di vendicarsi sull’altro per il torto subito a bordo delle rispettive automobili; presi da una rabbia cieca, metteranno in gioco una caccia del gatto col topo irriverente ed assolutamente imprevedibile.
Un incipit di tutto rispetto per questa curiosa ed inedita miniserie Netflix, tanto che lo scontro che si mette in moto tra i due protagonisti raggiungerà livelli di tali proporzioni che alla fine, nel penultimo episodio di cui vi parleremo a breve, le maggiori trame narrative e le conseguenze delle loro azioni verranno a galla con violenta potenza. Ma come si arriva al crudele finale de Lo scontro?
Il sogno americano si sgretola
Prima il dispetto nasce dal riconoscimento della targa dell’automobile di lei, poi da tracce di urina lasciate volontariamente da Danny nel bagno della lussuosa casa di Amy, in seguito dall’attacco subito dal pickup del personaggio interpretato da Steven Yeun, vandalizzato dalla stessa donna che quell’infausta mattinata aveva avuto la pessima idea di tagliare la strada, suonare il clacson e alzare il dito medio all’altro conducente. Una spirale di rabbia senza nome, frustrazione e repressione di desideri e sentimenti che sia Danny che Amy provano costantemente nel corso dei dieci episodi che costituiscono la miniserie, nonostante la differente estrazione sociale a cui i due complementari protagonisti appartengono. Un sogno americano, quello dei due personaggi creati da Lee Sung Jin, che pare sempre più sgretolarsi nelle loro fragile mani.
Le cose iniziano a complicarsi all’inizio del settimo episodio, quando la narrazione fa un cospicuo salto temporale otto mesi in avanti: qui, veniamo a scoprire che la famiglia di Amy si sta godendo le vacanze estive nella nuova casa con governante, mentre Danny sta finalmente per realizzare il sogno sul quale lavorava sodo da anni: costruire una casa dove far vivere i suoi due anziani genitori coreani. Tutto sembra filare liscio per i nostri due protagonisti, fino a quando però accade l’inaspettato: durante una mostra d’arte di George (Joseph Lee), il marito di Amy, si presenta a Danny con lo pseudonimo di “Zane”, lo stesso nome fittizio con il quale settimane prima si era presentato a George a sua insaputa. A mettere nuovamente in movimento la faida tra i due protagonisti è un dettaglio apparentemente innocuo ma rilevante: Danny nota un tatuaggio familiare in fondo alla schiena di Amy e lo ricollega ad un evento passato.
Questione di frustrazione
Sì, perché quel tatuaggio in fondo alla schiena era lo stesso che era stato inviato da una certa “Kayla” al cellulare di Paul (Young Mazino), il fratello di Danny, tanto che quest’ultimo non soltanto si confronta con la donna sul suo vero coinvolgimento con Paul, ma anche con il fratello che, sentitosi a sua volta smascherato, il giorno dopo si presenta a casa di George ed Amy e rivela alla videocamera di fronte la porta principale di aver in passato fatto sesso con la donna. George, in tutta risposta, decide di abbandonare temporaneamente la moglie e portare con sé la figlioletta June, mentre Danny fa una brutta scoperta quando viene a sapere che la casa che stava costruendo per la sua famiglia era andata in fiamme e fuoco a causa di alcuni cavi malfunzionanti su cui aveva lavorato lui stesso.
Per non far sapere a nessuno che la colpa (involontaria) di quell’incendio era la sua, Danny cerca in tutti i modi di gettarla su Amy, intrufolandosi in casa sua e lasciando un guanto sotto il lavandino e l’altro vicino al fuoco; George scopre cosa stava facendo e, nella colluttazione, quest’ultimo sbatte la testa e sviene. Quando Danny torna frettolosamente nel suo pickup per fuggire dalla “scena del crimine”, trova sul sedile posteriore la piccola June; adesso, la bambina sarebbe diventata l’esca perfetta per chiedere un riscatto ad Amy per la casa andata a fuoco. Ma in tutto questo, entra in gioco Isaac (David Choe), il cugino di Danny, che uscito di prigione rivuole indietro i soldi che gli erano stati prestati. Le cose si complicano ulteriormente per mettere finalmente in moto il gran finale della miniserie.
Cosa succede nel finale de Lo scontro?
Un gran finale che nel suo penultimo episodio si svolge all’interno della lussuosa casa di Jordan (Maria Bello), capo di Amy e grande collezionista di corone femminili di varie tribù ed epoche storiche. Con le spalle al muro e venuta a sapere che sua figlia June era stata presa come ostaggio da Danny e Paul, rivela al loro cugino Isaac che anziché accettare i 500.000 dollari di transazione per il rilascio della bambina avrebbe potuto offrirgli la possibilità di ottenere un bottino di oltre 1 milione di dollari intrufolandosi e rapinando la collezione privata di Jordan. Così farà Isaac, che irrompe in casa con un suo collega con delle maschere in volto per non farsi riconoscere, mentre Danny e Paul vengono relegati fuori dalla casa, a prendersi cura della piccola June. Arriva però in tempo l’FBI, avvisata da Naomi (Ashley Park) la partner di Jordan, che trasforma la casa della collezionista in una potenziale carneficina.
Amy riesce a salvarsi, June viene messa al sicuro dall’arrivo di George, mentre Paul pare venga colpito da un proiettile di un agente dell’FBI fuori campo, in una scena in cui non sembra chiaro stabilire se sia stato ucciso o meno. Danny ed Amy escono indenni dal casino che loro stessi avevano alimentato a creare, così salgono entrambi a bordo delle loro autovetture e si lanciano per l’ultima volta in una rincorsa su quattro ruote a perdifiato nella notte. Nella colluttazione delle auto, i due perdono il controllo e vanno fuori strada, perdendosi nel deserto e costretti a sopravvivere alla notte buia soltanto sulle loro forze, Per farlo, saranno costretti per un giorno intero a vagare nella zona desolata in cerca di acqua, cibo ed aree in cui prenda la linea del cellulare, un periodo sufficiente grazie al quale i due nemici iniziano a confrontarsi tra di loro, vuotare il sacco delle loro insoddisfazioni e scoprire che erano molto più simili di quanto non sospettassero all’inizio.
Una vera e propria riconciliazione che chiude un cerchio narrativo perfetto nelle ultimissime immagini del decimo episodio. Quando due stremati Danny ed Amy entrano in una galleria dopo aver trovato un luogo dove usare il cellulare e scoprire così che Paul e George erano sani e salvi, fanno l’incontro del marito della donna; quest’ultimo, convinto che l’uomo avesse rapito anche sua moglie, gli spara, mandandolo in coma. L’ultima scena de Lo scontro incornicia il personaggio interpretato da Steven Yeun sul letto d’ospedale, mentre la Amy di Ali Wong si accoccola su di lui, aspettando il suo risveglio. Un risveglio che si concretizza quando il braccio e la mano di Danny si risvegliano e cingono il fianco di Amy, quasi a volerla abbracciare. La riconciliazione è servita, nonostante tutto. Sipario per una delle miniserie più sorprendenti ed impattanti degli ultimi anni.