Su Prime Video è appena arrivata la seconda stagione di Loro (Them), serie antologica che nel 2021 aveva sorpreso gli abbonati Prime Video con la sua trama da brivido unita ad un’efficace critica sociale. Come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione di Loro: La Paura (Them: The Scare), anche la seconda tranche di episodi si pone il medesimo obiettivo: puntare il dito contro un morbo che affligge l’America da sempre, ossia il razzismo. Per farlo ambienta la storia a qualche decennio di distanza da quella precedente, in una Los Angeles dei primi anni Novanta in cui una detective nera, Dawn Reeve, deve trovare il colpevole di una serie di terribili omicidi. Contemporaneamente alla storia di Dawn seguiamo quella di Edmund, un giovane attore che desidererebbe sfondare ma non trova mai la parte giusta. Il ragazzo, che ha evidenti problemi di stabilità psichica ed emotiva, capisce che la sua grande occasione potrebbe essere quella di interpretare un serial killer, e decide di prepararsi al meglio per il provino…
Negli ultimi episodi di Loro: La paura tutti i nodi vengono al pettine e scopriamo che dietro ai brutali omicidi c’è un’entità sovrannaturale legata al passato della stessa Dawn e al personaggio di Edmund, le loro storie si intrecciano tra svolte e colpi di scena piuttosto inaspettati. Nell’articolo che segue analizzeremo proprio la conclusione della serie e il suo significato ultimo: ecco la nostra spiegazione del finale di Loro: La paura, se non avete già terminato la serie procedete nella lettura a vostro rischio e pericolo.
Edmund diventa un killer: chi uccide?
Dopo numerose audizioni fallite, Edmund Gaines (Luke James) decide che potrà sfondare se otterrà un ruolo da serial killer, per questo inizia a prepararsi e inizia provare piacere nel comportarsi in modo folle e senza controllo. Gli estremi a cui arriva per preparare il personaggio, tra cui le minacce ad una delle impiegate dell’agenzia di casting che le era sempre stata amica, lo porteranno ad essere definitivamente cacciato dai provini, innescando in lui un ulteriore crisi. Per sfogarsi è violento con una prostituta, ma viene subito arrestato: la polizia è convinta che si tratti di un vero serial killer in circolazione, che sta facendo molte vittime tra le donne di colore (prostitute e non) di Los Angeles.
Durante l’interrogatorio Edmund si comporta come se fosse lui il killer e convince inizialmente la polizia, questi scoprono però che il ragazzo sta solo recitando e lo cacciano in malo modo, dandogli della nullità: questa è l’ultima goccia per la sua fragile psiche, che decide di uccidere qualcuno. La vittima designata è Donovan, l’assistente al casting che lo aveva cacciato dall’agenzia. Edmund prima lo rapisce, poi gli rompe le ossa (similmente a come fa il killer cercato da Dawn con le sue vittime) e lo uccide definitivamente nel deserto, dove abbandona il suo corpo martoriato.
L’inaspettato legame tra Dawn ed Edmund
La serie ci fa inizialmente credere che le storie di Dawn ed Edmund stiano avvenendo contemporaneamente, in realtà presto scopriamo l’arco narrativo del ragazzo è ambientato due anni prima: Dawn stava indagando sui casi di omicidio nel 1991, mentre Edmund stava vivendo una crisi esistenziale nel 1989. Dopo aver ucciso Donovan Edmund riceve una chiamata dai servizi sociali, che gli comunicano il nome della sorella gemella perduta che lui stava cercando da tempo: si tratta proprio di Dawn. Una delle rivelazioni più cruciali in Loro: La paura è che Dawn ed Edmund sono gemelli, e che lui aveva cercato di contattare sua sorella due anni prima che iniziassero gli omicidi.
Dawn era ancora sposata all’epoca, e suo marito, Cory, ha scambiato Edmund per il loro nuovo vicino. Edmund non lo ha corretto, forse perché non era del tutto sicuro di come si sarebbe presentato a Dawn, che non aveva alcun ricordo di lui. Quando lei lo vede, dopo un primo momento in cui lo accoglie con gentilezza, si rende conto che in Edmund c’è qualcosa che non va, e lo caccia da casa sua. Edmundo dopo il rifiuto di Dawn crolla definitivamente e quando la polizia si presenta alla sua porta, per accusarlo dell’omicidio di Donovan, decide di togliersi la vita. È in questo momento che fa la sua prima comparsa l’entità mostruosa responsabile degli omicidi investigati da Dawn. La follia e la paura, il senso di inadeguatezza, la solitudine e la rabbia provati da Edmund prendono la forma di una creatura diabolica che prenderà di mira proprio Dawn e la sua famiglia.
Le indagini di Dawn
Presto scopriamo infatti che tutte le vittime sono in qualche modo collegate a Dawn (e di conseguenza ad Edmund): la prima è una madre affidataria che maltrattava i bambini, e nella cui casa Edmund era stato da piccolo, il secondo era uno spacciatore con un figlio piccolo (che ricorda ad Edmund come lui è stato allevato), poi ci sono due gemelle coreane – gemelli come Dawn e Edmund, ed infine un bambino di origini messicane il cui fratello, a cui lui era molto legato, è stato rimandato a vivere con i genitori (per non essere riuscita a salvarlo Dawn viene sospesa). Tutte queste storie diverse rappresentano per il killer qualcosa che è successo a Dawn ed Edmund quando erano bambini. Dawn scopre infatti di essere stata adottata quando era solo una bambina, e che inizialmente con lei c’era il fratello gemello Edmund.
Il segreto di Dawn
La madre adottiva di Dawn, Athena, ha sempre tenuto nascosto a sua figlia di essere stata adottata, e che aveva un gemello. Quando erano bambini lei ed Edmundo erano stati adottati, ma lui aveva dimostrato fin da subito un comportamento problematico, mettendo in difficoltà i nuovi genitori. Con la morte improvvisa del marito di Athena per un infarto, la donna decide di tenere solo Dawn e di riportare Edmund dalla madre affidataria, che però non sapeva essere violenta e crudele.
Essere abbandonato e poi crescere in ambiente così negativo è ciò che rende Edmund l’adulto pieno di problemi che incontriamo nella serie e per questo, dopo essere morto e dopo essersi “reincarnato” nell’assassino dai capelli rossi (che corrispondono a quelli della sua bambola preferita da bambino, una bambola Raggedy Andy) decide di prendere di mira Dawn e i suoi per fargli capire che cosa ha passato. La prima è morire è proprio la madre Athena, che lo ha riportato indietro, e che lui decapita nel negozio di giocattoli in cui lavorava. Il secondo obiettivo del mostro è il figlio di Dawn, Kel, ma la donna è pronta a tutto per salvarlo e decide per questo di affrontarlo direttamente.
La fine di Edmund
Nell’ultimo episodio di Them: The Scare, Edmund rapisce il figlio di Dawn far si che lei venga da lui. L’attrae nella loro casa famiglia per ricordarle il tempo che avevano trascorso insieme lì. Quando Dawn arriva rivive la sua infanzia sotto forma di visioni e scopre come veniva trattato Edmund dalla madre affidataria e come veniva trattata lei stessa, prima che Athena l’adottasse e non la riportasse più indietro. Per Edmund la fonte di rabbia maggiore è che Dawn lo avesse dimenticato, dopo tutto quello che avevano passato insieme in quella casa da bambini lei gli aveva voltato le spalle.Lo scopo della Creatura/Edmund è quello di uccidere Dawn e creare una sua versione malvagia, un’entità come quella che Edmund ha generato, in questo modo i due avrebbero potuto stare insieme per sempre. Dawn riesce a cavarsela facendo appello all’umanità ancora presente dentro Edmund, ricordandogli quanto l’aveva aiutata e amata quando erano bambini. La creatura scompare e la bontà di Edmund prende finalmente il sopravvento, lasciando in pace per sempre la sorella e la sua famiglia. In qualche modo è riuscito ad ottenere quello che voleva, che la sorella si ricordasse di lui e di quanto si erano voluti bene da piccoli.
Cosa succede al detective Ronald McKinney?
La responsabilità degli omicidi viene poi scaricata su Ronald McKinney, collega crudele di Dawn che lei aveva ucciso per legittima difesa in uno scontro a fuoco. Dawn presenta alla commissione di polizia una registrazione in cui l’uomo metteva a nudo il propio razzismo e il fatto che provava piacere ad essere violento (contro i neri) e loro danno per scontato che il killer sia lui: anche McKinney aveva i capelli rossi e le sue idee da suprematista bianco ne fanno il colpevole ideale. Dawn viene scagionata da ogni accusa, la donna era infatti sotto indagine per la morte del bambino messicano (ucciso dalla Creatura) ma decide di non riprendere il suo ruolo in polizia. La donna non sopporta più il forte razzismo delle autorità e la posizione di svantaggio in cui viene sempre relegata per essere donna e nera.
Il collegamento con la prima stagione
Alla fine della serie scopriamo che Dawn ed Edmund sono collegati alla famiglia Emory, i protagonisti della prima stagione di Loro. Lei e il suo gemello sono infatti i figli di Ruby Emory, che lei aveva deciso di dare in adozione perchè temeva di non poter essere una buona madre per loro dopo quello che aveva passato. Era lei che aveva regalato ai due i pupazzi Raggedy Andy e Raggedy Ann, che avranno un peso così importante nella storia successiva. Per Edmund quel pupazzo rappresentava la famiglia che non aveva mai potuto avere, quel passato che non era mai riuscito ad abbandonare e per questo la creatura sovrannaturale in cui si trasforma prende degli elementi da Raggedy Andy, in particolare i capelli rossi.
Dawn scopre il legame con la famiglia Emory trovando una loro fotografia in bianco e nero tra le cose della madre Athena. Quando la trova viene in qualche modo evocata l’entità che perseguitava gli Emory nella prima stagione, il cosiddetto “Da Tap Dance Man”. Si tratta di un mostruoso un uomo bianco con il volto dipinto di nero che istigava costantemente il nonno di Dawn, Henry Emory, a cercare vendetta contro i bianchi per il bene della sua famiglia. Per questo possiamo presumere che potrebbe fare la stessa cosa con Dawn, così arrabbiata nei confronti della polizia razzista di Los Angeles. Forse sfrutterà le sue insicurezze come donna nera e la istigherà a vendicarsi di tutti coloro che l’hanno offesa, come i suoi ex colleghi.
Il vero significato di Loro: La paura
La chiave di lettura per capire il significato di questa storia viene esplicitata nel suo titolo: “la paura”. La paura nella serie diventa un’entità a sé stante, una sortadi morbo che si diffonde di generazione in generazione e prende forme spaventose e terribili. Sia i protagonisti della prima stagione che quelli della seconda portano dentro di sé dei traumi che prendono forme mostruose e sovrannaturali: l’autore della serie, Little Marvin, cerca di raccontare come i traumi subiti dalla collettività nera statunitense, la paura costante di essere presi di mira dai bianchi, si trasmettano di generazione in generazione, e di come sia impossibile liberarsene fino a che non si spezza definitivamente la catena di ingiustizie che ancora oggi gli afroamericani subiscono. Pur essendo ambientata nel passato la serie è estremamente contemporanea, e ricerca le radici dei lati oscuri della società di oggi in quella di ieri.