Le serialità italiana ha dimostrato, in questo ultimi anni, di avere molto da offrire. Nonostante l’implacabile concorrenza delle serie tv internazionali, in primis quelle americane, abbiamo assistito a un lento ma costante e progressivo investimento sulla serialità nostrana, che ha portato a risultati spesso degni di nota e che hanno riscosso un notevole successo non solo fra gli spettatori, ma anche di critica. In questa classifica, andiamo quindi a gettare uno sguardo su le migliori serie italiane del 2023 e anche dove trovarle.
1. La legge di Lidia Poët
Una serie liberamente ispirata alla prima donna a entrare nell’Ordine degli avvocati in Italia, che vede la giovane Lidia Poët (che ha il volto di Matilda De Angelis) lottare nella Torino di fine Ottocento contro la sentenza che le impedisce di esercitare legittimamente la sua professione. Nonostante i problemi economici e quelli legati all’essere donna, con orgoglio e testardaggine Lidia ribalterà la situazione a suo favore. Ad accompagnare De Angelis, nel cast figurano anche gli attori Eduardo Scarpetta, Pier Luigi Pasino e Sara Lazzaro.
Dove vederla: su Netflix
2. Call my Agent – Italia
Serie remake dell’acclamato prodotto televisivo francese Chiami il mio agente! (Dix Pour Cent) del 2015, la serie ruota intorno alla CMA, agenzia italiana che si occupa di gestire la carriera e la vita delle star del cinema e dello spettacolo italiano. Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira si troveranno presto a fare i conti con l’abbandono del fondatore Claudio Maiorana, e con la comparsa della figlia segreta di Vittorio, Camilla. Il punto di forza del format è senza dubbio la partecipazione di attrici e attori del panorama nostrano chiamati a interpretare se stessi. Vizi e virtù del mondo dello spettacolo vengono così svelati in modo autoironico e brillante, per ricordarci che sotto la punta dell’iceberg la realtà è ben più complessa e imperfetta.
Dove vederla: su Sky Serie e Now TV
3. La vita bugiarda degli adulti
In attesa dell’ultima stagione de L’amica geniale, serie fenomeno che ha conquistato anche il pubblico statunitense, Netflix ci regala un altro prodotto riadattato da un altro romanzo di Elena Ferrante; La vita bugiarda degli adulti racconta la storia di Giovanna, adolescente che affronta la sua iniziazione alla complessità della vita nella Napoli degli anni Novanta. Dopo aver conosciuto la zia Vittoria, da sempre invisa ai genitori (una coppia di intellettuali della Napoli abbiente) per la sua indole audace e anticonformista, la ragazza affonderà lo sguardo nelle crepe della vita familiare scoprendo cose di sé e delle persone che la circondano. Nel cast, il ruolo di Vittoria è affidato a una Valeria Golino che colpisce al cuore.
Dove vederla: su Netflix
4. Sono Lillo
Sulla scia del travolgente successo di Lol – chi ride è fuori, il comico Pasquale Petrolo, in arte Lillo, torna a brillare e far ridere, giocando proprio sul tormentone da lui stesso creato. La storia ruota intorno alla vita del comico di mezza età Lillo, la cui carriera, fra alti e bassi, conosce un unico punto saldo: quello di Posaman, il personaggio da lui ideato che, sostanzialmente, non fa altro che mettersi in posa. Deciso quindi a scrollarsi di dosso il doppio ingombrante, da cui viene letteralmente perseguitato, Lillo dà il via a una serie di situazioni e siparietti comici surreali ed esilaranti. Il tutto mentre affronta le conseguenze della fine del suo matrimonio.
Dove vederla: su Prime Video
5. Mare fuori – stagione 3
Arrivata alla sua terza stagione, il prison drama Mare Fuori riconferma e allarga il bacino degli estimatori che si porta dietro dalla sua prima messa in onda nel 2020. La serie racconta le vicende all’interni del fittizio istituto penitenziario minorile IPM di Napoli dove le vite di alcuni giovani detenuti si mescolano con quelle di vari membri del personale. In particolare, alcune figure di spicco, come la direttrice Paola Vinci (intrepretata da Carolina Crescentini), l’educatore Beppe Romano e il comandante della polizia penitenziaria Massimo Esposito utilizzano le loro risorse umane e professionali per sostenere e guidare i ragazzi nel loro difficile percorso di crescita.
Dove vederla: su RaiPlay e Netflix
6. Resta con me
Resta con me è una serie poliziesca ambientata a Napoli. Il protagonista (un convincente Francesco Arca) è Alessandro Scudieri, vicequestore della Mobile di Napoli da tempo impegnato nella ricerca di una banda di criminali. Lavoro e vita privata si mescoleranno tragicamente quando la moglie resterà coinvolta in una sparatoria a causa del marito, perdendo il bambino che portava in grembo. Da lì in poi, la coppia cercherà di suturare la crepa di fiducia che li separa, cercando di ridare un senso alle proprie vite. È una Napoli inedita e quasi sempre immersa nel buio, quella che ci viene proposta dalla serie quando Alessandro, tormentato dal senso di colpa per quanto accaduto a Paola, presenta richiesta per unirsi a un’unità di intervento speciale, che lavora solo di notte.
Dove vederla: su Rai Uno
7. I delitti del BarLume – stagione 10
Arriva alla sua decima stagione la serie poliziesca (e commedia) tratta dai romanzi di Marco Malvaldi che raccontano le avventure investigative di Massimo (interpretato da Filippo Timi), neo-divorziato barista di una cittadina toscana. Il suo ottimo istinto, coniugato alle conversazioni dei vecchietti che frequentano il bar, lo portano a risolvere i diversi casi che gli si presentano, mentre dovrà gestire il suo nuovo interesse sentimentale per la commissaria di polizia Vittoria Fusco. Ogni episodio presenta un caso che si conclude con la fine della puntata, ma la serie è comunque legata da una forte trama orizzontale.
Dove vederla: su Sky e Now TV
8. I Leoni di Sicilia
Nuova serie tv in costume firmata da Paolo Genovese, I leoni di Sicilia (di cui trovate la nostra recensione) si basa sull’omonimo bestseller di Stefania Auci per raccontare le vicende della famiglia di imprenditori calabresi Florio nella Sicilia dell’Ottocento. Dopo aver preso le redini dell’aromateria aperta a Palermo dal padre Paolo e dallo zio Ignazio, Vincenzo Florio (Michele Riondino) dà vita a un vero e proprio impero commerciale di spezie, tonno, zolfo e navi, grazie al proprio incredibile senso per gli affari e all’implacabile sete di riscatto sociale. Proprio per il suo desiderio di essere trattato da pari dai potenti, l’uomo cerca una moglie tra i nobili di Palermo, finendo però per innamorarsi della borghese Giulia Portalupi (Miriam Leone). Una serie tv dalle scenografie e dai costumi sfavillanti capace di raccontare con coinvolgimento la nascita di una borghesia capitalista italiana.
9. The Good Mothers
Basata su eventi reali legati alla ‘ndrangheta, la serie tv italiana The Good Mothers ruota attorno alla figura del magistrato Anna Colace (Barbara Chichiarelli), che mira a indebolire le fila delle cosche mafiose servendosi dell’aiuto delle donne testimoni di giustizia. Gli eventi narrati lungo i 6 episodi dello show prendono il via dalla sparizione di Lea Garofalo (Micaela Ramazzotti) che aveva preso la coraggiosa decisione di lasciare la ‘ndrangheta insieme alla figlia Denise (Gaia Girace), collaborando con il Pubblico Ministero. Una serie che porta alla luce, sempre in maniera discreta, una storia importante e troppo spesso dimenticata, mostrando come il ruolo delle donne sia fondamentale nell’ambito della lotta alla mafia.
10. Un’estate fa
Elio Santamaria (Lino Guanciale) è un avvocato di cinquant’anni che vive a Roma insieme alla moglie e alla figlia adolescente. Quella dell’uomo sembra vita apparentemente perfetta, costellata di successi personali e professionali; esiste però un’ombra nel passato dell’uomo, che torna ad oscurare la sua vita quando la polizia rinviene il corpo senza vita di Arianna, amore giovanile di Elio durante un’estate con gli amici in campeggio. Una scoperta che porterà l’uomo a dover ricostruire gli eventi di quell’estate del 1990, di cui sembra non avere più alcun ricordo.
Diretta da Davide Marengo e Marta Savina, Un’estate fa (di cui trovate la nostra recensione) mescola elementi tipici di genere crime al viaggio introspettivo compiuto dal suo protagonista, mentre strizza l’occhio agli amanti della nostalgia con una ricostruzione storica vivace di quelli che erano gli anni Novanta in Italia.