Per Richard Gadd, autore e protagonista di Baby Reinder, afferma che Martha Scott, personaggio principale della serie Netflix, non è ispirata a Fiona Harvey, ma al tempo stesso ha ammesso che la Harvey è stata la sua stalker e che di recente ha ripreso a molestarlo. Una dichiarazione pretestuosa, che arriva in vista di una causa che la Harvey ha intentato nei confronti di Netflix, sostenendo che gli spettatori della serie, che è tratta da una storia vera, l’hanno riconosciuta come la vera Martha e questo le ha causato numerosi problemi. Da queste premesse, la causa si preannuncia davvero complessa e siamo curiosi di sapere quale sarà la sentenza.

Agli inizi di giugno, Fiona Harvey ha fatto causa a Netflix accusando la piattaforma di diffamazione e negligenza e di aver violato il suo diritto alla privacy, perché nella serie Martha viene ritratta come una stalker e predatrice sessuale, che poi finisce in carcere. Fino ad ora Gadd non aveva detto nulla sulle accuse della Harvey, ma adesso, a poche settimane della causa che inizierà i primi di settembre, l’autore e attore scozzese ha redatto un documento nel quale racconta le sue vicissitudini con la Harvey, ma chiarisce che Baby Reindeer è sì tratto da una storia vera, ma è una serie romanzata.
“La serie è un lavoro di fiction, non è un documentario o un tentativo di ricostruire la realtà dei fatti. È una serie basata sulla mia vita e su fatti realmente accaduti, il nucleo della storia è emotivamente vero, ma non è una narrazione pedissequa degli eventi e delle emozioni che ho vissuto. È romanzata e non è stata concepita per raccontare fatti veri”
“Attraverso il processo di scrittura di Baby Reindeer, prima come testo teatrale e poi come serie televisiva, non ho mai fatto riferimento al nome della Harvey. Quando gli spettatori hanno iniziato a parlare dei personaggi reali che hanno ispirato la serie, li ho invitati a smettere”
Come riporta TvLine, in una pagina successiva del documento, si legge
“Non è mai stata mia intenzione che la serie indicasse che la Harvey o qualsiasi altra persona realmente esistente potessero essere Martha Scott. Martha Scott non è Fiona Harvey. Come tutti i personaggi della serie, Marta è un personaggio di finzione, con tratti di personalità di finzione, molto diversi da quelli della Harvey”

Poco dopo essere stata riconosciuta dai fan di Baby Reindeer, la Harvey aveva concesso un’intervista contraddittoria a Piers Morgan in cui affermava di essere stata danneggiata dalla serie, che la indicava come stalker di Gadd, ma che lei aveva conosciuto tempo fa. Nel corso dell’intervista però, Harvey si è contraddetta spesso, come se una parte di lei volesse smentire di aver aver avuto a che fare con Gadd, mentre l’altra, compiaciuta dall’interesse mediatico, volesse dire la sua versione dei fatti. A proposito di questa intervista, Gadd ha dichiarato nel documento legale:
“Sono rimasto molto sorpreso dall’apparizione della Harvey nel programma di Piers Morgan, anche se ne ho visti solo alcuni spezzoni. Lei sostiene di essere stata l’ispirazione per il personaggio di Martha, e di non avermi mai mandato migliaia di mail e di non avermi mai lasciato messaggi vocali. Lei mi ha molestato e mi ha stalkerato per diversi anni e ha ripreso a farlo da quando ha rilasciato l’intervista. Altre persone mi hanno contattato tramite i miei agenti e pubblicisti per dirmi che sono stati stalkerati dalla Harvey, ma avevano paura di farsi avanti”

Come abbiamo accennato in apertura, si tratta di una vicenda complicata, perché Baby Reindeer è stata presentata sin dall’inizio come una serie tratta da una storia vera. Quando la serie aveva iniziato ad avere successo su Netflix, Gadd aveva specificato che la vera Martha Scott è molto diversa da quella della serie, “probabilmente neanche lei si riconoscerebbe”. E invece, pochi giorni dopo la vera Martha è stata riconosciuta dai fan della serie, che come detective privati, sono riusciti a rintracciarla online a partire da alcuni vecchi tweet che Harvey aveva indirizzato a Richard Gadd, diversi anni fa. E poi Harvey, fisicamente, è molto simile a Martha Scott, persino il modo di scrivere ed esprimersi sono simile. Anche un’avvocata che insieme alla sua famiglia era stata molestata dalla Harvey, di cui si fa accenno nella serie, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della sua esperienza con la stalker, molti anni prima.
A quel punto, mentre Gadd invitava (invano) il pubblico ad evitare di rintracciare le persone vere che hanno ispirato i personaggi della serie, la Harvey iniziava a rilasciare le prime dichiarazioni sui giornali online, fino all’intervista da Morgan. Ricordiamo che Baby Reindeer è in streaming.