È appena arrivata su Netflix l’attesissima serie Il problema dei 3 corpi, tratta dal romanzo fantascientifico di Liu Cixin e nuova fatica degli showrunner de Il trono di Spade, David Benioff e D. B. Weiss, insieme ad Alexander Woo. L’ambiziosissima serie TV, che racconta di come il genere umano deve reagire ad una minaccia proveniente dallo spazio, prende spunto e si sviluppa narrativamente da un vero problema della dinamica, il cosiddetto problema dei tre corpi. Ma di che cosa si tratta e perchè è un rompicapo impossibile per i matematici?
Facciamo un passo indietro ai tempi di Isaac Newton, il matematico aveva appena scoperto il modo in cui la gravità tiene insieme l’universo e aveva utilizzato la legge di gravitazione universale per predire i movimenti dei corpi celesti. Quando si prepara a tracciare i moto degli apsidi lunari si scontra però con un problema: i calcoli non gli danno i giusti risultati e qualcosa non quadra! Da quanto dichiarato dall’amico Edmond Halley, il rompicapo per Newton era tale da provocargli una terribile emicrania: “Gli fece venire un forte mal di testa e lo tenne sveglio così spesso che alla fine non ci pensò più“. Il problema con cui Newton si è scontrato è quello dei tre corpi, con cui dopo di lui moltissimi matematici e fisici avranno in vano a che fare.
Alla base di questo rompicapo troviamo tre corpi celesti, ognuno con una propria massa e che si muovono nello spazio in base alle forze gravitazionali che agiscono su di loro. Come è logico immaginare le forze gravitazionali di questi tre corpi si influenzano a vicenda: se in un sistema a due è molto facile prevedere i movimenti dei corpi celesti, se si aggiunge un terzo corpo le cose si fanno decisamente più complicate e la matematica non è più in grado di prevedere che cosa accadrà. Con l’aggiunta di un terzo corpo, infatti, si scatena il caos: le complesse interazioni gravitazionali dei corpi sono sensibilissime a diversi tipi di condizioni, per questo non si possono prevedere analiticamente i movimenti di un sistema a tre e il problema è apparentemente irrisolvibile. Si possono fare delle ipotesi, si può simulare il comportamento dei corpi con determinate condizioni iniziali, ma non si avrà mai una soluzione univoca.
Ma in che modo questo rompicapo matematico ha influenzato la serie TV Netflix e prima di lei il romanzo di Liu Cixin? Nella serie il genere umano è costretto a scontrarsi con la minaccia di un’invasione aliena, un popolo diretto verso la Terra perché in fuga da un pianeta, Trisolaris, soggetto ad un sistema di tre soli. Trisolaris è in balia di tre stelle, che causano il continuo susseguirsi di periodi di calma prospera a cicli caldo torrido e freddo gelido. Per questa ragione gli abitanti di Trisolaris, dopo millenni in cui la loro esistenza è stata costantemente messa in pericolo dall’instabilità del loro pianeta, decidono di abbandonarlo e di dirigersi verso luoghi più sicuri, la nostra Terra appunto.
Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione de Il problema dei 3 corpi, la storia si svolge su due piani temporali: nel primo, durante la rivoluzione cinese, una fisica dal doloroso passato, Ye Wenjie (Zine Tseng), lancia un messaggio nello spazio profondo, sperando che qualcuno le risponda; nel secondo, nella Londra di oggi, diversi personaggi devono fare i conti con le conseguenze di quel messaggio mandato così tanti decenni prima: qualcosa sta arrivando – il nostro pianeta è stato “trovato” proprio a causa del messaggio di Ye Wenjie – e le conseguenze per il genere umano potrebbero essere catastrofica.
Tra i protagonisti ci sono cinque brillanti amici, conosciutisi durante gli studi ad Oxford. Due di loro, Jin (Jess Hong) e Jack (John Bradley), verranno reclutati da una strana organizzazione per giocare con un particolarissimo videogame: nella simulazione iperrealistica che si trovano davanti devono cercare di salvare un pianeta soggetto all’influenza di tre soli, cercando di impedire i continui cicli distruttivi da cui viene colpito. Con il proseguire della narrazione si scoprirà che il videogioco è stato creato proprio dall’intelligenza aliena diretta verso la Terra, aiutata da un gruppo di sostenitori umani guidati da Ye Wenjie, decisa così a spiegare ai terrestri perchè l’invasione è inevitabile, dato che il problema a cui Trisolaris è soggetto è irrisolvibile. L’unica soluzione trovata da Jin e Jack per il pianeta del gioco, dopo innumerevoli tentativi falliti, è la fuga: un pianeta del genere è infatti destinato, prima o poi, alla totale distruzione.
Il problema dei tre corpi, creato da David Benioff, D. B. Weiss, e di Alexander Woo, è l’adattamento in otto episodi del primo romanzo della trilogia Memoria del passato della Terra di Liu Cixin. I due seguiti, “La materia del cosmo“ e “Nella quarta dimensione“ potrebbero essere al centro delle prossime stagioni. Gli showrunner hanno confermato di essere già al lavoro sulla seconda tranche di episodi. “Per la seconda stagione, abbiamo qualcosa di meglio di un’idea approssimativa. Siamo molto più avanti rispetto alle fasi dell’idea approssimativa con il nostro piano”, ha dichiarato infatti Benioff.
Nel ricchissimo cast della serie troviamo sia veterani del cast de Il trono di spade che nuovi arrivi, tra loro nei ruoli principali ci sono Jovan Adepo, John Bradley, Rosalind Chao, Liam Cunningham, Eiza González, Jess Hong, Marlo Kelly, Alex Sharp, Sea Shimooka, Zine Tseng, Saamer Usmani, Benedict Wong e Jonathan Pryce.