Giovedì 4 aprile è sbarcata su Netflix la miniserie Ripley, tratta dal romanzo giallo di Patricia Highsmith e con Andrew Scott. Molto del fascino della serie sta nelle sue location italiane; difatti, lo show televisivo scritto e diretto da Steven Zaillian è stato realizzato, oltre ad alcuni studi di Cinecittà per le scene di interni, tra la cittadina di Atrani sulla Costiera Amalfitana, e Roma, fino a Napoli, a Palermo ed infine a Venezia.
Come suggerisce Fanpage, Ripley è stata girata essenzialmente negli stessi luoghi italiani nei quali il personaggio criminoso di Tom Ripley, nato dalla penna della scrittrice americana Patrica Highsmith a metà degli anni Cinquanta, si sposta per sfuggire alla legge dopo aver commesso alcuni omicidi. Partiamo da Atrani, cittadina ridente affacciata sulla Costiera Amalfitana con circa 800 abitanti. Qui il protagonista interpretato da Scott si inerpica per i vicoli stretti del centro storico, fino a raggiungere sulla sommità la bianca villa dove risiede Dickie Greenleaf (Jonny Flynn) e la sua partner Marge (Dakota Fanning). La villa e i suoi interni sono però stati girati nell’isola di Capri. Non manca però Napoli, nella quale Tom si sposta in compagnia di Dickie per fare la conoscenza del misterioso amico Freddie Miles (Eliot Sumner); nel capoluogo campano, gli attori della serie si sono spostati principalmente nel Rione Sanità, tra vico Cimitile e via Fonseca.
Dopo Atrani, la fuga di Tom dopo aver commesso omicidio in alto mare, si sposta a Roma. Nella capitale degli anni ’60, il nostro protagonista alloggia inizialmente presso il Grand Hotel Plaza, che si trova realmente a pochi passi da Piazza di Spagna, vicino alla celeberrima Scalinata di Trinità dei Monti; molte invece delle riprese notturne tra i vicoli del centro storico di Roma sono state realizzate in studio, ricostruite fino ai minimi dettagli presso Cinecittà nel corso del 2020, quando il mondo era ancora in piena pandemia e la città era poco affollata di turisti. Dopo le bellezze decadenti di Roma, le avventure di Tom Ripley si spostano al Sud, più precisamente a Palermo; qui il protagonista della serie Netflix (qui la nostra recensione particolarmente positiva) si muove tra la zona della Vucciria e Piazza Meli.
Ultima tappa italiana nella miniserie di Steven Zaillian è la straordinaria città di Venezia, dove Tom Ripley fugge riacquistando la sua vera identità ma nascondendo a tutti (sia a Marge che alle autorità) la responsabilità diretta degli omicidi di Dickie Greenleaf e Freddie Miles. Piazza San Marco, Campo San Polo e il Ponte dell’Accademia sono alcuni dei luoghi più riconoscibili nell’ultimo episodio della serie, così come è particolarmente presente il Palazzo Contarini Polignac, edificio storico del XV secolo che si affaccia sul Canal Grande e che fa da sfondo ad un party serale in cui sono invitati Tom e Marge.