È del premio Oscar Billie Eilish la canzone che accompagna gli opening title di True Detective: Night Country. Una scelta ben precisa, quella di Bury a friend, fatta dalla showrunner e regista Issa López, per dare qualche piccolo indizio sulla storia al pubblico. E per ringraziare la cantautrice di Los Angeles di averla letteralmente salvata e ispirata, durante il lockdown. “Ho ascoltato Billie Eilish praticamente durante tutta la scrittura della serie. Anzi, credo sia stata lei a farmi superare il lockdown senza impazzire“, ha raccontato López. Il brano in questione è stato individuato per il suo significato, che ben si sposa con la storia narrata nella quarta stagione della serie antologica di HBO.
Jodie Foster e Kali Reis sono due agenti di un immaginario paese dell’Alaska che devono indagare sulla sparizione di un gruppo di scienziati. Legata al brutale omicidio di una ragazza nativa americana. “La malinconia di Billie, la sua poesia, hanno pervaso la serie. In particolare la canzone parla di cose che accadono nello show. Mentre scrivevo facevo attenzione al testo e mi sono detta ‘Ma è pazzesco!’, tutto era presente nella canzone. Dalla lingua, al camminare sui vetri, fino al fatto di seppellire una persona cara“, ha aggiunto López a Indie Wire.
![Jodie Foster e Kali Reis in una scena di True Detective Night Country](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Jodie-Foster-e-Kali-Reis-in-una-scena-di-True-Detective-Nighte-Country.jpg)
“Quando l’ho proposta a HBO erano scettici, perché già da qualche anno non usano più canzoni per i titoli ma si affidano ai compositori della colonna sonora. Ma l’idea che fossi arrivata lì con un’idea precisa del perché la volessi li ha convinti. Sapevo che c’era bisogno di una sequenza dei titoli di testa forte potente come le precedenti“, ha poi concluso.
In effetti, questa serie – di cui abbiamo parlato anche nella recensione di True Detective 4 – ha sempre avuto sigle di grande impatto, accompagnate da canzoni memorabili. La prima stagione, quella con Matthew McConaughey e Woody Harrelson, aveva Far from Every Road dei The Handsome Family. La seconda, sua maestà Leonard Cohen e la sua Nevermind. E la terza, Death Letter di Cassandra Wilson.
Si conferma quindi il momento d’oro di Billie Eilish, icona di stile agli ultimi Golden Globe, dove ha vinto il premio per la colonna sonora di Barbie. Premio che con ogni probabilità rischia di trasformarsi nel secondo Oscar della carriera. Il primo, lo ricordiamo, arrivò nel 2022 per No time to die .