La serie: Cobra Kai, 2024. Regia: Hayden Schlossberg e Jon Hurwitz. Cast: Ralph Macchio, William Zabka, Courtney Henggeler, Xolo Maridueña, Mary Mouser, Tanner Buchanan, Jacob Bertrand. Genere: Drammatico, Azione, Commedia. Durata: circa 30 minuti a episodio/5 episodi per la seconda parte della stagione 6. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: I protagonisti si spostano a Barcellona per partecipare al prestigioso torneo Sekai Taikai, affrontando avversari da tutto il mondo in scontri sempre più serrati. Nel frattempo, devono anche affrontare ostacoli personali e le macchinazioni di John Kreese e Terry Silver, pronti a tutto pur di fermare i membri del Miyagi-Do.
A chi è consigliato? A chi ama i combattimenti spettacolari, le storie di rivalità e il puro intrattenimento senza pretese.
Dopo l’uscita della prima tranche di episodi a metà luglio, arriva su Netflix la seconda parte di Cobra Kai 6 (che non sarà l’ultima stagione, per la quale ancora non abbiamo una data precisa). In questi nuovi episodi, i nostri protagonisti si spostano a Barcellona per il tanto atteso Sekai Taikai, il torneo in cui si scontrano abilissimi atleti provenienti da tutto il mondo. Finalmente, gli eroi del Miyagi-Do avranno l’opportunità di mettersi alla prova affrontando gli allievi di Cobra Kai, guidati dal solito (cattivissimo e quasi invincibile) John Kreese.
Lo ribadiamo ancora una volta, come già sottolineato nella nostra recensione della precedente tranche di episodi: Cobra Kai non è una serie pensata per gli amanti dello storytelling realistico. Nello show creato da Hayden Schlossberg e Jon Hurwitz, con protagonisti (tra gli altri) Ralph Macchio e William Zabka, troverete situazioni sopra le righe, esagerazioni e, soprattutto, un’irresistibile vena di scanzonata cialtronaggine (sì, Johnny Lawrence, stiamo proprio parlando di te!).
In fin dei conti, è una serie che parla di adolescenti che si picchiano, spesso spronati dagli adulti a farlo meglio. Qui, il karate non è più solo una disciplina sportiva, ma diventa il pretesto per scontri all’ultimo sangue, senza regole o restrizioni. Ci sono supercattivi come John Kreese e Terry Silver, il cui unico obiettivo sembra essere quello di distruggere i membri del Miyagi-Do, incapaci di tollerare la loro filosofia di combattimento fondata su moderazione e amicizia (filosofia che, però, non impedisce loro di menarsi di santa ragione ogni volta che possono). Con queste premesse, cosa potremmo aspettarci da una stagione incentrata su un torneo internazionale? Ve lo diciamo noi: tanto divertimento e svolte narrative ancora più inaspettate ed esagerate del solito. Con un finale che include uno dei combattimenti più lunghi e ben orchestrati della serie.
Il grande torneo
Il grande torneo
Come anticipato, i nostri eroi arrivano a Barcellona per il Sekai Taikai, ma tra questioni irrisolte e nuovi ostacoli (inclusi i soliti tranelli di Kreese e dei suoi scagnozzi), la situazione si complica subito. Le altre squadre sono fortissime e preparatissime, mentre le divisioni interne al Miyagi-Do mettono a rischio la concentrazione necessaria per vincere. Anche gli adulti devono affrontare le loro sfide: Johnny è preoccupato per la compagna, rimasta a casa incinta, mentre Daniel, ossessionato dal passato del suo maestro, Mr. Miyagi, rischia di trascurare i suoi allievi e lo stesso torneo.
Lo sviluppo narrativo di questa seconda parte è prevedibile e segue il classico schema della serie: difficoltà iniziali, amicizie messe alla prova, supercattivi che ostacolano i protagonisti, un momento di svolta e riconciliazione, e infine uno scontro epico. Anche se familiare, questa formula comincia a mostrare la corda dopo sei stagioni, di cui alcune suddivise in due parti. Gli amanti della serie ritroveranno tutto ciò che amano, ma è difficile non notare la ripetitività delle dinamiche. Cobra Kai resta perfetta per staccare la testa e divertirsi senza troppe pretese, ma a tratti rischia di annoiare.
Cosa funziona e cosa no?
A salvare questa seconda tranche di episodi, oltre al carisma di molti interpreti (sì, William Zabka, stiamo parlando di te, e non possiamo fare a meno di adorarti!), sono i due ottimi episodi finali, che spingono sull’acceleratore e mettono in scena una delle situazioni più folli della serie. Senza spoilerare nulla, vi assicuriamo che il finale è pieno di sorprese e merita di essere visto. Cobra Kai, ancora una volta, riesce a catturare l’attenzione, e ora non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi episodi. Visto che la sesta è l’ultima stagione, ci aspettiamo davvero un’uscita di scena col botto.
La recensione in breve
La seconda parte della sesta stagione di Cobra Kai offre un mix di esagerazione, divertimento e colpi di scena in stile tipico della serie, con un finale ricco d’azione. Pur mantenendo la formula vincente e scanzonata a cui il pubblico è abituato, lo show comincia a soffrire di una certa prevedibilità narrativa, pur riuscendo ancora a catturare l’attenzione grazie al carisma dei personaggi e a momenti sopra le righe.
Pro
- Carisma degli interpreti: Il cast, in particolare William Zabka, contribuisce molto al fascino della serie
- Divertimento e leggerezza: La serie rimane perfetta per chi cerca uno svago senza troppe pretese
- Finale coinvolgente: Gli ultimi episodi della stagione offrono colpi di scena e azione che catturano l’attenzione
Contro
- Prevedibilità della trama: La struttura narrativa ripetitiva comincia a risultare stancante per gli spettatori abituali
- Prevedibilità della trama: La struttura narrativa ripetitiva comincia a risultare stancante per gli spettatori abituali
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