La serie: Kiseiju – La zona grigia, 2024 Creata da: Yeon Sang-ho. Cast: Jeon So-nee, Koo Kyo-hwan, Lee Jung-hyun, Kim In-kwon. Genere: Horror, thriller, drammatico. Durata: 45 minuti ca./6 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: Una nuova specie di parassiti si diffonde sulla terra cercando di prendere il controllo del genere umano: una squadra militare speciale cercherà di eliminarli, anche se uno di loro, quello che si è impossessato della giovane Su-in, sembra avere obiettivi completamente diversi…
A chi è consigliato? Agli amanti delle serie tratte dai manga, a chi non disdegna il genere horror più sanguinolento e le storie cariche di scene action. Per chi ha già visto, sempre su Netflix serie come Sweet Home, Non siamo più vivi e Hellbound.
Netflix continua la fortunata ondata di trasposizioni di manga e webtoon con Kiseiju – La zona grigia, serie tratta dal manga di culto di Hitoshi Iwaaki. La nuova serie Netflix è la tipica storia horror che riscuotono tanto successo sia sulla pagina stampata che sul piccolo schermo: tra disgustose trasformazioni, violenza e sangue a tutto spiano, la storia ideata da Iwaaki (che viene modificata ma resta inalterata nella sua essenza) è un coinvolgente mix di action, drama e orrore. Col tempo, poi, vengono pure alla luce tematiche interessanti, in particolare un inaspettato discorso ecologista che vede gli essere umani come parassiti che condannano il pianeta all’estinzione. Ai “parassiti umani” si contrappongono dei parassiti reali, una specie apparsa dal nulla che si nutre di cervelli umani e prende il controllo totale dell’individuo ospite (dotandolo di disgustose quanto incredibili capacità). L’unico scopo dei nuovi arrivati è sopravvivere, e non sembrano esserci vie di mezzo: sterminare o essere sterminati.
Come vedremo in questa recensione di Kiseiju – La zona grigia, fin da subito si creano diverse fazioni: da una parte abbiamo i soldati disposti a tutto pur di sterminare gli invasori, dall’altra le creature dalle origini misteriose che cercano di imporsi e infine c’è una ragazza, il cui corpo è mutato per la presenza del parassita e ora le loro coscienze coabitano. Chi l’avrà vinta? quale delle specie verrà sterminata?
L’invasione dei parassiti
Un giorno, all’improvviso, una strana specie di parassiti cade sulla Terra, in luoghi diversi. Questi parassiti dalla forma di insetti entrano nel corpo umano e, dopo aver mangiato il cervello dell’ospite, ne prendono il controllo. In Corea i primi parassiti si ritrovano nel bel mezzo di un concerto, e sterminano decine e decine di malcapitati. Da quel momento viene instituita una squadra speciale con l’unico compito di sterminare i parassiti, una squadra militare guidata da Jun-kyung (Lee Jung-hyun). Ma qual è lo scopo di questi esseri venuti da non si sa dove? Sopravvivere e nutrirsi, di carne umana ovviamente. Possono essere uccisi, se colpiti abbastanza gravemente (specialmente con armi da fuoco) e sono facilmente riconoscibili, gli individui contaminati sono infatti completamente inespressivi. Il grosso problema è che sono davvero difficile sterminarli, perché quando prendono il controllo di un corpo lo trasformano in una vera e propria arma da guerra: membrane carnose che diventano lame, mazze o addirittura ali, tutte riunite attorno alla testa del mostro.
Contemporaneamente incontriamo anche Su-in (Jeon So-nee), una giovane donna dal passato tormentato che, dopo essere stata aggredita da un pazzo, viene “involontariamente” salvata da un parassita. Il parassita che la trova, morente, ne cura le ferite ma non riesce a prendere il controllo del suo cervello, e si trova così costretto a convivere con lei. Il parassita dentro a Su-in può trasformarsi a piacimento, ma non a lungo, senza che la ragazza ricordi nulla di quello che succede quando la coscienza del mostro prende il sopravvento. Ovviamente Su-in diventa un obbiettivo tanto per la squadra speciale di Jun-kyung che per i parassiti, che si stanno organizzando per sterminare il genere umano in maniera sempre più efficiente. Ad aiutarla però ci sono Kang-woo (Koo Kyo-hwan), un delinquentello disposto a tutto per vendicare le sorelle uccise dai parassiti, e un poliziotto gentile (Chul-min) che l’ha aiutata quando era bambina. Come si colloca in questa battaglia tra forze, genere umano e mostri, Su-in? La giovane donna potrebbe essere la chiave per un futuro completamente diverso per il nostro pianeta…
Un mix ben riuscito di generi
Come anticipavamo in apertura, Kiseiju – La zona grigia è una di quelle storie che colpiscono fin da subito per come riesce a mixare orrore, azione e dramma umano: lo spettatore viene coinvolto fin da subito nella narrazione, che si sviluppa per colpi di scena e momenti ad altissima tensione. I numerosi personaggi sono interessanti e ben sviluppati e forniscono numerose sfaccettature alla lotta per la sopravvivenza che coinvolge tanto gli esseri umani che i parassiti. Tanto noi come loro siamo arrivati su questo pianeta con la stessa motivazione, continuare a vivere, peccato che anche noi, come genere umano, ci siamo trasformati in veri e propri parassiti per il mondo in cui viviamo. Siamo poi così diversi dai mostri che ci hanno invasi?
La serie coreana, come ci hanno abituato gran parte dei prodotti disponibili in piattaforma provenienti da questo paese, è un prodotto realizzato con grande dispendio di mezzi. Gli effetti speciali – di cui ovviamente si deve fare grandissimo uso visto l’aspetto multiforme delle creature – sono convincenti e non cadono troppo nel posticcio. La regia è capace di costruire le atmosfere giuste per una storia di questo tipo e le scene action sono molto ben orchestrate. Dal punto di vista della sceneggiatura, però, il racconto sembra a volte scorrere un po’ troppo velocemente, dando per scontato certi passaggi fondamentali sulla natura e gli obiettivi dei parassiti, come se si desse per scontata la conoscenza pregressa del manga.
Detto questo, comunque, la serie creata da Yeon Sang-ho è un buon prodotto, che può attrarre un bacino piuttosto ampio di spettatori, come hanno fatto serie coreane come Sweet Home (di cui è arrivata da poco la seconda stagione in piattaforma), Non siamo più vivi e Hellbound. Amanti di orrore, violenza ma anche di storie interessanti e originali, non fatevela scappare!
La recensione in breve
Kiseiju – La zona grigia è un prodotto seriale che mixa sapientemente horror, azione e dramma, mettendo in scena una storia estremamente coinvolgente.
Pro
- La storia è fin da subito coinvolgente
- La trama è particolare ed interessante
- I personaggi sono ben costruiti
- Le atmosfere sono tese al punto giusto
Contro
- La narrazione a tratti scorre troppo velocemente saltando passaggi importanti
- Voto CinemaSerieTV