Episodio: Honeymoon States. La serie: Succession 4, 2023. Creata da: Jesse Armstrong. Cast: Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran Culkin, Matthew Macfadyen, Nicholas Braun. Genere: Drammatico. Durata: 60 minuti circa. Dove l’abbiamo vista: Su Sky Atlantic.
Trama: La vendita epocale della Waystar Royco al visionario del tech Lukas Matsson si avvicina e i membri della famiglia Roy si preparano a una lotta per il potere ancora piu’ accesa.
Vi siete ripresi dallo shock emotivo del terzo episodio dell’ultimissima stagione di Succession? Come già vi anticipavamo nella nostra recensione della scorsa settimana, non è stato semplice, nemmeno per i fan più accaniti dello show targato HBO e creato da Jesse Armstrong, elaborare l’improvvisa dipartita del tirannico ma affascinante Logan Roy (Brian Cox), vero e proprio pater familias e perno narrativo ed emotivo dell’intera serie televisiva in corso.
Nella nostra recensione di Succession 4×04 analizzeremo come lo showrunner e sceneggiatore Armstrong sia riuscito a tessere le fila del complesso microcosmo narrativo e del sistema dei personaggi in assenza del leader che tutto e tutti trainava e proteggeva, un trono vacante che rimarrà vuoto ancora per poco in un quarto episodio dal sapore assolutamente shakespeariano.
La trama: chi erediterà il trono di Logan Roy?
Non è semplice elaborare la morte del proprio padre. Soprattutto se tuo genitore è il multimilionario e magnate delle comunicazioni americano Logan Roy, improvvisamente scomparso a causa di un episodio cardiovascolare nello scioccante episodio precedente diretto da Mark Mylod, “Connor’s Wedding”. Un matrimonio, quello citato nel titolo, che si era trasformato inaspettatamente in un momento di trasformazione profondo per i figli di Logan, un vero e proprio punto di non ritorno per i protagonisti di Succession.
In questo quarto episodio della stagione finale, intitolato “Honeymoon States”, Kendall (Jeremy Strong), Roman (Kieran Culkin) e Shiv Roy (Sarah Snook) si ritrovano assieme al fratello maggiore Connor, agli altri parenti, alle infinite gerarchie di colleghi e lacchè del defunto Logan nella casa stessa del patriarca, vestiti a lutto, in attesa di capire come organizzare il funerale e comunicare al board amministrativo della Waystar Royco chi assumerà il ruolo ad interim di direttore operativo del grande impero multimediale. Kendall, Shiv e Roman cercano di rimanere uniti nonostante le ambizioni e differenze di pensiero, ma un appunto di Logan su un vecchio foglio mette nuovamente in discussione la successione.
Siamo tutti avvoltoi
“Honeymoon States” è il quarto episodio della stagione finale di Succession, e stavolta (su canovaccio di uno script a quattro mani affidato a Jesse Armstrong e Lucy Prebble), la regia passa dal solidissimo e veterano Mylod all’altrettanto talentuosa Lorene Scafaria (al cinema, l’abbiamo apprezzata dietro la macchina da presa della commedia The Meddler con Susan Sarandon e del discusso Le ragazze di Wall Street con Jennifer Lopez); quest’ultima mette in campo tutta la sfaccettata complessità psicologica dei protagonisti della serie per allestire un episodio solo apparentemente di passaggio ma fondamentale per spianare la strada al gran finale.
La riunione di tutta la famiglia, degli amici, dei conoscenti, dei colleghi e degli stretti collaboratori di Logan in casa sua diventa palcoscenico quasi di impianto teatrale per mostrare al suo pubblico di telespettatori le conseguenze di un improvviso lutto e la spietatezza di un mondo di avvoltoi (quello degli affari) che non guarda in faccia nemmeno alla morte pur di rispondere alle pressanti esigenze del mercato. Ed è quindi così che i tre fratelli contendenti “al trono” saranno costretti a fare pace con i differenti punti di viste e le rispettive divergenze per dare una risposta chiara ed autorevole al consiglio di amministrazione: chi di loro tre assumerà il tanto agognato ruolo di direttore operativo della Waystar Royco. in attesa di delibere ufficiali?
Salto dello squalo? No, grazie
La risposta a questa domanda non sarà di certo semplice, perché un documento scritto di proprio pugno dal defunto Logan metterà in discussione l’intera gamma di strategie di ascesa al potere dei Roy: a farne le spese, a conti fatti, sarà però la fragile e complessa Shiv interpretata da Sarah Snook, qui alle prese con un personaggio femminile che, giunto alla semi-conclusione del suo viaggio drammaturgico, riesce ancora a tirar fuori dal suo imprevedibile mazzo di carte colpi di scena e rivelazioni di scottante urgenza narrativa e profondità.
Il quarto episodio diretto da Lorene Scafaria quindi, pur mantenendo con dignità alto il titolo di capitolo necessariamente interlocutorio di “day after”, svolge in realtà un compito arduo e difficilissimo: quello ovvero di confermare la fidelizzazione del suo vasto pubblico anche dopo la dipartita di uno dei personaggi più amati/odiati ed importanti. Poteva essere un infausto caso di “salto dello squalo” per Succession, invece lo spietato show televisivo di Jesse Armstrong, a sei episodi dalla sua imprevedibile fine, continua a regalare grandi momenti di scrittura, regia e recitazione televisiva.
La recensione in breve
Il quarto episodio della stagione finale di Succession deve fare necessariamente i conti con l'indomani dalla scioccante scomparsa di uno dei suoi protagonisti assoluti; un lutto narrativo e drammaturgico affidato alla sensibile regia di Lorene Scafaria e da un'intensa performance della Shiv interpretata da Sarah Snook.
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