La serie: The New Look, 2024. Creata da: Todd A. Kessler. Genere: Drammatico, Biografico. Cast: Ben Mendelsohn, Glenn Close, Juliette Binoche, Maisie Williams, John Malkovich. Durata: 10 episodi/50 minuti circa. Dove l’abbiamo vista: Su Apple Tv+, in anteprima stampa.
Trama: La storia di Christian Dior, che nella Parigi occupata dai Nazisti crea una sua linea di moda femminile rivoluzionaria dal nome “new look”. Da quel momento, la storia della haute couture non sarà più la stessa.
Debutta mercoledì 14 febbraio 2024, giorno di San Valentino, su Apple Tv+ una delle miniserie più attese della prima parte dell’anno in corso. Dopo l’exploit di un paio di anni fa dell’Halston ideato da Ryan Murphy su Netflix e il recentissimo Cristòbal Balenciaga su Disney+, l’universo narrativo dei grandissimi personaggi dell’alta moda di ieri e di oggi si amplia con un progetto di grande caratura, e tutto incentrato sull’ascesa al successo nel campo della haute couture di uno dei Re Mida del settore: il francese Christian Dior.
Nella nostra recensione di The New Look vi racconteremo come questo progetto ideato e diretto da Todd A. Kessler sia molto differente dai suoi parenti televisivi sorpacitati, non sacrificando di certo lo spessore psicologico e squisitamente biografico della vicenda narrata, ma ponendo invece attenzione ed enfasi anche sui grandi cambiamenti storici e politici dell’Europa del tempo, dalle insidie della dominazione nazista degli anni ’40 alle luci ed ombre del Dopoguerra. Tutto raccontato attraverso la lente della grande moda.
Uno spaccato dell’Europa soggiogata da Hitler
![The New Look](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/02/thenewlook-2.jpg)
La miniserie targata Apple Tv+ si svolge sullo sfondo dell’invasione nazista di Parigi nel 1940 e si basa su eventi realmente accaduti che videro coinvolti i futuri grandi nomi della moda che intrecciarono le proprie esistenze con i membri del nazismo e della Resistenza francese. Dior (Ben Mendelsohn), Balmain e altri lavoravano infatti per lo stilista Lelong (John Malkovich), che accettò di vestire le mogli degli ufficiali nazisti ospiti di balli e cene organizzati nella capitale parigina. Catherine Dior (Maisie Williams), la sorella di Christian che lui protegge con tutte le proprie forze, oggi venerata eroina della resistenza francese della Seconda Guerra Mondiale, è il legame tra il fashion designer e i ribelli. In una situazione ancora più complicata si trova un nome già rispettato nel mondo della moda, Coco Chanel (Juliette Binoche), che dichiara di disprezzare i collaborazionisti ma viene accusata di avere importanti connessioni.
Già dalla premessa The New Look sembra distanziarsi dalle pretese e dagli obiettivi artistici dei suoi cugini televisivi con cui condivide setting e addirittura personaggi reali. Rispetto alla miniserie spagnola su Disney+ e al prodotto Netflix con un esuberante Ewan McGregor, lo show di Todd A. Kessler parte da un doppio assunto: quello sì di celebrare la genialità dietro ad una delle menti stilistiche che hanno profondamente cambiato il mondo della moda, ma anche di restituire agli spettatori televisivi i conflitti interni ed esterni di una duplice guerra al centro della narrazione di The New Look.
Doppia guerra
![The New Look](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/02/thenewlook-1.jpg)
Sì, perché lo show targato Apple Tv+ appassiona e non annoia mai grazie alla vivace messa in scena di una battaglia molteplice, sia individuale che più ampia. Sullo sfondo c’è la Seconda Guerra Mondiale, la Parigi assediata dalle truppe naziste, la resistenza, il periglioso sacrifico dei maggiori stilisti di moda dell’epoca (Coco Chanel, Lucien Lelong, un Dior in erba) nel creare arte in alcuni dei tempi più bui in assoluto nella storia dell’umanità. Dall’altra invece, nel primo Dopoguerra, un’altra guerra, stavolta giocata testa a testa tra il protagonista interpretato dall’australiano Ben Mendelsohn e la regina della haute couture mondiale, dal volto e il talento immenso del premio Oscar Juliette Binoche.
The New Look, il cui titolo è la riproposizione fedele dell’etichetta che la severa Carmel Snow (Glenn Close), capostipite del giornalismo di moda del tempo, diede al “nuovo stile” di Christian Dior, funziona molto meglio rispetto ad Halston e a Balenciaga perché narrazione televisiva stratificata pregna di senso e significati, dove l’ascesa al successo e alla notorietà internazionale del protagonista francese diventa con il passare degli episodi (in tutto, dieci appuntamenti di circa cinquanta minuti) metafora ed allegoria di qualcosa di più grande ed affascinante.
La moda come allegoria di un continente in trasformazione
![The New Look](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/02/thenewlook-3.jpg)
La miniserie ideata e diretta da Tood A. Kessler va per l’appunto letta attraverso la filigrana della Storia con la S maiuscola, dove l’alta moda intesa come arte, creatività, rifiuto delle regole e dei dettami soci-culturali preconcetti, diventa atto di rifiuto e di silente ribellione alla dittatura nazista degli anni ’40, traghettando l’Europa in subbuglio e a ferro e fuoco verso un Dopoguerra vivace e radioso carico di energia e di eccentricità, dove la rinnovata joie de vivre si sposa alla perfezione con il desiderio del mondo occidentale di bellezza e fiducia verso se stesso.
Una riflessione stimolante sullo stato dell’arte di ieri e di oggi quello che fa il prodotto firmato da Apple, che non si accontenta di seguire pedissequamente i canoni tradizionali del racconto biografico puro e duro, ma si presenta al suo spettatore di riferimento come indagine lussuosa e intelligentemente patinata di un’Europa in costante e rapidissima trasformazione. In primis l’industria della moda, specchio riflettente impreziosito da un ottimo cast capitanato dal severo e rigoroso Christian Dior interpretato da Ben Mendelsohn.
Juliette Binoche è, ça va sans dire, strepitosa
![The New Look](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/02/thenewlook-4.jpg)
Senza dimenticare una rediviva Maisie Williams nei panni dell’agguerrita partigiana Catherine Dior dopo i fasti de Il Trono di Spade, o la stra-candidata all’Oscar Glenn Close nei panni enigmatici ed irresistibili della giornalista Carmel Snow. Ma a svettare su tutto l’ensemble interpretativo, ça va sans dire, è la francese Juliette Binoche, che in The New Look veste i panni dell’influente ed imprevedibile Coco Chanel, regina incontrastata della moda internazionale prima della “minaccia” Dior.
La miniserie biografica creata da Todd A. Kessler e tutta dedicata all’ascesa al successo di Christian Dior dalla Parigi della Seconda Guerra Mondiale allo sfavillante ed energico Dopoguerra, a conti fatti si distingue da altri prodotti televisivi similari (qui la nostra recensione di Cristòbal Balenciaga) in ambizione, scopo, messa in scena e lettura storiografica tutt’altro che patinata e superficiale. Fortemente consigliato.
La recensione in breve
La miniserie Apple dedicata all'ascesa al successo di Christian Dior dalla Parigi della Seconda Guerra Mondiale allo sfavillante ed energico Dopoguerra si distingue da altri prodotti televisivi similari in ambizione, scopo, messa in scena e lettura storiografica tutt'altro che patinata e superficiale.
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