La serie : Welcome to Wrexham, 2022. Cast: Ryan Reynolds, Rob McElhenney, Humphrey Ker.
Genere: documentario, sportivo. Durata: 25 minuti ca./18 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Disney+ (screener), in lingua originale.
Trama: L’evoluzione recente della squadra di calcio gallese Wrexham A.F.C., acquistata dagli attori americani Ryan Reynolds e Rob McElhenney.
Come rendere accattivante per il pubblico americano un fenomeno che ha poco appeal negli Stati Uniti come il calcio? Aggiungerci due grandi star dello show business statunitense. È quello che accade nella serie di cui parliamo nella nostra recensione di Welcome to Wrexham, di cui abbiamo visto in anteprima tutti gli episodi, disponibili su Disney+.
La trama: sportivi improvvisati
Durante la lavorazione della serie Mythic Quest per Apple TV+, il co-creatore e protagonista Rob McElhenney si appassiona al sistema calcistico inglese tramite l’attore Humphrey Ker, presenza ricorrente nello show e marito della co-creatrice Megan Ganz. Particolarmente interessante per lui è la struttura piramidale fatta di promozioni e retrocessioni, e così ai due viene in mente di acquistare una squadra attualmente nelle retrovie e aiutarla a salire di livello. Un’idea che però ha un difetto: McElhenney, al netto del successo delle due serie di cui è autore e interprete (l’altra è C’è sempre il sole a Philadelphia), non ha i fondi necessari per l’acquisizione, e gli serve aiuto. Ed ecco che arriva Ryan Reynolds, che tra cinema e alcool – una marca di gin – è in grado di contribuire sostanzialmente sul piano economico. E così inizia la nuova avventura del Wrexham, nel bel mezzo della pandemia.
Il cast: Ryan, ti presento Rob
Il tutto è raccontato, a partire dall’estate 2020 quando c’è stata l’acquisizione, dal punto di vista dei due neoproprietari della squadra: il canadese Ryan Reynolds, famoso per il franchise di Deadpool, e l’americano Rob McElhenney, noto attore televisivo che dal 2005 domina il piccolo schermo nell’ambito della comicità politicamente scorretta e più recentemente è divenuto una delle star di Apple TV+ con Mythic Quest, la workplace comedy ambientata nel mondo dello sviluppo dei videogiochi. Al loro fianco c’è soprattutto Humphrey Ker, attore inglese che ha iniziato McElhenney al giuoco del calcio e consulente per la docuserie realizzata per il canale FX (lo stesso che trasmette negli Stati Uniti C’è sempre il sole a Philadelphia). Sul campo, ovviamente, non mancano le interviste al personale gallese e ai giocatori del Wrexham.
Un bel calcio per gli americani
Al netto di sparuti casi eccezionali, quasi tutti legati alla cultura popolare (film come Fuga per la vittoria e Sognando Beckham e la serie Ted Lasso), il calcio rimane qualcosa di alieno per il pubblico medio statunitense, al punto che persino Will Ferrell, in tempi non sospetti quando il nome della star di turno aveva ancora un certo peso, ha un po’ faticato a portare in sala i suoi spettatori fedeli con una commedia sull’argomento.
Da quel punto di vista, la scelta di puntare su un documentario dove gli stessi protagonisti sono ignoranti in materia (il secondo episodio mostra Reynolds e McElhenney che imparano le basi del gioco) è particolarmente vincente, con lo spettatore poco appassionato – e questo vale anche fuori dagli Stati Uniti ora che la serie è disponibile su Disney+ – che può cominciare a coltivare interesse per lo sport tramite le vicende umane del duo. Aiuta il fatto che i singoli episodi sono quasi tutti di durata intorno ai 25 minuti (solo il finale di stagione arriva a 44), favorendo il bingewatching per seguire un intrattenimento (anche) pandemico dove il vero contagio è quello dell’entusiasmo dei due improbabili protagonisti.
La recensione in breve
Complice l'accoppiata vincente Ryan Reynolds - Rob McElhenney, la nuova docuserie di Disney+ diverte e illumina, capace di avvicinare al calcio anche i più scettici.
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Voto CinemaSerieTV