Dite la verità, MasterChef vi è mancato, giusto? Orbene, l’attesa è finita e ieri è andata in scena la prima serata del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, in programma tutti i giovedì su Sky e in streaming su NOW. Questa edizione riserva di già qualche novità rilevante. Come vedremo nelle pagelle della prima serata di MasterChef 13, ai tre giudici Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo, si affianca un temutissimo uomo ombra di cui ancora non si conosce l’identità (un sospetto lo abbiamo, però), che aiuterà il trio a districarsi tra i grembiuli grigi, le e i concorrenti che non hanno ottenuto il passaggio diretto nella Masterclass.
Per quanto riguarda gli aspiranti MasterChef, al momento, a parte un paio di eccezioni, non abbiamo visto “personaggi” memorabili, ma non è detto che questa sia una brutta notizia. In attesa di scovare il successore del nostro amato Edoardo Franco, qualcuna o qualcuno che possa finalmente stendere Chef Barbieri, ecco i nostri sindacabilissimi voti.
Il trio di giudici, voto: 8
I giudici supremi di MasterChef sono una certezza consolidata. Ma una certezza che raramente sfocia nella noia, perché Barbieri-Cannavacciuolo-Locatelli sanno esprimere i loro pareri con ironia, competenza e mantenendo fede alle loro personalità. Chef Cannavacciuolo è sempre solare con la battuta pronta. Gli fa eco Barbieri con i suoi giudizi affilati e i completi super colorati (segnaliamo un prezioso rosa filetto di maiale). Ma è Locatelli ad attirare la nostra attenzione, con la sua classe ineguagliata e un cuore tenerone. E non immaginavamo nemmeno di poter scrivere la parola tenerone affiancata a un giudice di MasterChef. Parola d’ordine di quest’anno: felicità. Ma per cucinare con il sorriso dentro bisognerà conquistare questi tre.
Masterchefizzazione e cucina gurmì, voto: 3
Partiamo alla grande con un giudizio non lusinghiero nei confronti di un concetto metafisico a sé: la masterchefizzazione, introdotto da Francesca (grembiule grigio, voto 6,5 per il suo carattere brillante). Di cosa si tratta? Di quella patologia che affligge molte e molti chef amatoriali che a un certo punto, per dare un tono ai loro piatti, trasformano un semplice piatto di pasta al pomodoro in una pietanza astrusa, dagli accostamenti improbabili. Durante i primi due episodi abbiamo assistito a diverse sperimentazioni in tal senso, tutte finite malissimo. Come la trota impanicata di Gianluca, voto 2. Se non altro, il simpatico concorrente ha creato un neologismo memorabile, la cucina gurmì. Ecco, il più delle volte se si masterchefizza un piatto, il risultato è solo cucina gurmì. Non fatelo!
Eleonora, voto: 7
Livornese, trasferita a Firenze, maglia zebrata e look à la Carmen Consoli anni ’90. C’è poco da dire, al momento Eleonora è la concorrente da tenere d’occhio con maggiore attenzione. Non tanto per le qualità da chef (che si sicuramente esprimerà nel tempo), quanto per questo suo carattere debordante, ai limiti del nevrotico. Lei stessa si definisce “schizzatella”. I suoi ravioli opinabili con baccalà “mantecatino” hanno conquistato i giudici. Noi non possiamo fare a meno di immaginarla nel bel mezzo di uno stress test o di una gara in esterna.
Antonio, voto: 7+
Siciliano d’origine, tedesco d’adozione, accompagnato dalla moglie in dolce attesa di Anita, Antonio ci è piaciuto per la sua solidità. Ha la stoffa del leader silenzioso, un ruolo chiave in ogni edizione di MasterChef. Ha carattere e si farà valere.
Anna, voto: 7
C’è sempre una concorrente di MasterChef che in qualche modo utilizza questo palcoscenico per tirare fuori un fuoco tenuto sotto cenere. La farmacista Anna è una di queste. Simpatica, dolce, bravissima ai fornelli, farà la sua figura nel pieno della gara. In ogni caso dimostra di godersela e fa benissimo!
Nicolò, voto: 7
Nicolò, diciottenne di Napoli che Cannavacciuolo ha già preso sotto la sua ala protettiva (nel senso che lo redarguisce con tanto amore), farà parlare di sé sia per le sue qualità ai fornelli che per l’attitudine da latin lover (chiedete alla veronese Francesca, voto 5, che si è fatta accompagnare da lui perché era sola). Avrà valanghe di ammiratrici e ammiratori per la sua faccia da impunito. E se tanto ci dà tanto, forse MasterChef 13 ci farà sognare anche sul lato del gossip. Si accettano scommesse.
Chu e Andrea, voto: 7+
MasterChef ha sempre valorizzato la multiculturalità dei concorrenti, ma in maniera piuttosto naturale e non obbligata. Basti pensare a Hue per citare una finalista dell’ultima edizione. In queste prime puntate abbiamo conosciuto la dolcissima Chu (che ha fatto piangere Locatelli), una ragazza malgascia che è stata accompagnata dal papà adottivo Stefano. E Andrea, figlio di un’enigmatica cinese che ha molto talento. Non li molleremo un attimo.
I grembiuli grigi, voto: 6,5
Sufficienza piena per tutte e tutti loro, senza tuttavia avere quel guizzo in più che porta di diritto alla Masterclass. Poco male. Tra loro abbiamo amato il grammelot buffissimo del barese Settimino, la preparazione della scozzese Kelly (voto 7, sicuramente andrà avanti) e l’irresistibile nonna Giuditta (voto 8).
Deborah, voto: 8
Deborah, romana, non ha solo raccontato una storia personale molto delicata e commovente (legata alla malattia di suo figlio), ma si è anche presa un rischio cucinando solo un piatto di verdure. Solo ovviamente è un termine ironico perché dietro c’era una gran bella preparazione che non è sfuggita all’occhio solerte dei giudici. Brava!
Valeria, voto: 8
Romana, avvocata mancata, windsurfer professionista, Valeria è energia allo stato puro e sicuramente farà parlare di sé nei prossimi episodi. Segni particolari, la bravura a eliminare la sabbia dalla vongole e la presenza, nella sua vita, del gabbiano Pippi, che lei tratta come fosse un micino. A Roma la dimensione di questi uccelli raggiunge in effetti la grandezza degli pterodattili e alla fine sono una presenza quasi familiare per i cittadini della capitale. Certo, non tanto da nutrirli dalla finestra, ma un’aspirante MasterChef può fare questo e altro. To be continued.