Nell’ultima puntata de La voce che hai dentro, viene svelato chi ha ucciso il padre di Michele, Mimmo Ferrara, e si tratta di Vincenzo, un cantante neomelodico cocainomane. Si scopre tutto perché Raffaele, uno dei figli di Michele, ricorda un orecchino strappato dal nonno nella colluttazione e ritrovato dietro un mixer, lo stesso orecchino che indossava Vincenzo durante una competizione.
Nelle puntate precedenti la serie aveva giocato a ingannare un po’ il pubblico, facendo intuire che il colpevole potesse essere stato Raffaele uno dei figli del protagonista. Nelle scene precedenti all’ultima puntata infatti, Raffaele nella sua mente rivede le sue mani sporche di sangue e si vede che il nonno cade a terra e lui sporco di sangue si allontana. Arriva Michele, tocca il corpo del padre e si sporca anche lui di sangue. Quando vede il figlio capisce cosa è successo. La serie suggeriva inoltre che all’epoca il ragazzo facesse uso di psicofarmaci e non fosse lucido. Un inganno narrativo per giocare un po’ col pubblico e svelare solo alla fine il vero colpevole.
Ricordiamo che la trama de La voce che hai dentro vede protagonista Massimo Ranieri nel ruolo di Michele, un uomo che è appena uscito dal carcere di Poggioreale dove ha scontato una condanna di dieci anni per l’omicidio del padre, Mimmo. Il suo rientro in società però è complicato dal fatto che i suoi figli sono intenzionati a vendere la casa discografica di famiglia. Sua moglie Maria (Maria Pia Calzone) ha un nuovo compagno, Giulio. La coppia ha tre figli, Anna, Raffaele e Antonio.
Nella serie ha un ruolo anche la cantante La Nina, che qui appare nei panni di Regina, una trapper di talento a cui Michele si affida per far risalire le sorti della casa discografica.
La voce che hai dentro è una fiction in 8 episodi concepita proprio da Massimo Ranieri, che è nato a Napoli e nella sua città Natale ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della canzone, da giovanissimo. La serie ha una colonna sonora punteggiata di antichi brani della canzone napoletana e canzoni più recenti.