Nel corso della lunga e stimolante intervista rilasciata a Francesca Fagnani nella nuova puntata di Belve, Loredana Bertè ha raccontato una quantità di aneddoti divertenti, aventi come protagonisti uomini dello spettacolo e della musica, da Franco Battiato a Massimo Boldi, passando per Mario Lavezzi, con cui ha avuto una relazione nei primi anni ’80.
Cosa che molti non sanno, Bertè ha fatto esperienze d’attrice a teatro, con il musical Hair – “Spogliarsi e rivestirsi ogni sera era una rottura, ci mettevo 15 minuti, e poi le canzoni in italiano non piacevano”, il suo ricordo – ma anche sul grande schermo, in Movie Rush – La febbre del cinema, produzione a basso costo, in cui si trovava al fianco di Massimo Boldi (“Non era il mio tipo”.)
Rimasto celeberrimo, invece, un aneddoto riguardante Franco Battiato; impossibile per Berté sottrarsi al racconto: “Arrivo su un aereo e me lo vedo lì, tutto mogio; allora alzo la maglietta e gli faccio vedere le tette: si è rianimato”.
Questo episodio fu raccontato anche dallo stesso Battiato, qualche anno prima della sua scomparsa. L’artista confermò che lui e Loredana si trovavano in aereo e raccontò come andarono i fatti: “La guardai qualche secondo di troppo. Lei si alzò il pullover e mi mostrò le tette. Le dissi, “Loredana ti dico la verità, sono bellissime”
Da Catania a Napoli, dal sopra al sotto, le grazie di Loredana non hanno lasciato indifferente neanche Pino Daniele che, per questo, ha rischiato la salute: “Eravamo al Festival, io portavo una canzone scritta da lui [In questa città, 1991] e mi disse ‘Loredana, non metterti la minigonna, io c’ho già cinque bypass’. Per cinque sere non mi cambiai, indossai solo jeans, tutti pensavano avessi perso le valige‘.
Senza dubbio, però, i ricordi più sentiti, per Bertè, fanno riferimento alla tumultuosa relazione col cantante Mario Lavezzi, durata alcuni anni:
“Lui, anche quando stava con me, aveva tantissime donne, una in particolare, sulla quale insisteva molto. Litigavamo spesso, non si è mai capito chi fra me e lei fosse quella ufficiale: teneva un sacco di chitarre per casa, e io gliele spaccavo in testa. Peggio per lui! Poi, un giorno, in un villaggio vacanze, ho conosciuto uno, un francese, un cercatore di tesori nella Manica, e ci siamo fatti un viaggio a tre in macchina: Mario guidava, e dietro noi due che ci sbaciucchiavamo. Adesso toccava a lui soffrire”.
Nel corso dell’intervista a Belve, Loredana Bertè ha ricordato anche il matrimonio con Bjorn Borg e soprattutto la morte di Mia Martini, per la quale vive ancora dei forti sensi di colpa.
Spazio, poi, anche, per un ricordo di Pino Mango (“Un fratello, anch’io vorrei morire sul palco”) e un caloroso ed ironico saluto ad Albano: “Ogni volta che lo vedo, sta sempre bene, non crepa mai!”.
Impossibile, però, non citare la lunga amicizia, ora da tempo interrotta, che Bertè ha intrattenuto con Renato Zero: “Lui c’è sempre stato nella mia vita, e oggi la sua presenza costante mi manca, non ci parliamo da anni, ma [ricominciare] dipende da lui“.