Il film: Garfield: Una missione gustosa (The Garfield Movie), 2024. Regia: Mark Dindal. Cast: Chris Pratt, Samuel L. Jackson, Nicholas Hoult, Harvey Guillén, Hannah Waddingham, Brett Goldstein, Bowen Yang, Ving Rhames, Snoop Dogg.
Genere: animazione, commedia, avventura. Durata: 101 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in anteprima stampa, doppiato in italiano.
Trama: La vita di Garfield, a base di ozio e cibo, cambia radicalmente quando si imbatte nel padre Vic, che lo aveva abbandonato in tenera età.
A chi è consigliato? Agli appassionati del fumetto originale, e a chi vuole divertirsi con un’avventura animata per tutta la famiglia.
Ci avevano provato, nel 2004 e nel 2006, con due fiacchi live-action dove il protagonista era in CGI e doppiato da uno svogliato Bill Murray (nell’edizione italiana un ben più vivace Fiorello). Ora il felino a fumetti creato da Jim Davis torna sul grande schermo in versione completamente animata, grazie alla Sony/Columbia, con un film il cui stile in computer grafica rende bene in formato tridimensionale il tratto dell’autore. E così le famiglie potranno divertirsi con una delle icone della cultura popolare americana, il cui ritorno in scena è l’oggetto di questa recensione di Garfield: Una missione gustosa.
Non dire al gatto se hai il pranzo al sacco
Abbandonato dal padre quando era ancora piccolo, Garfield si è presto risollevato incontrando Jon Arbuckle, che lo cresce insieme al cane Odie. Anche se il gatto avrebbe da ridire sulla gerarchia: tecnicamente il padrone di casa è lui, che si serve tranquillamente della carta di credito di Jon per ordinare cibo online, ha la propria poltrona in soggiorno e si alza a qualunque ora del giorno e della notte per saccheggiare il frigorifero. Poi, improvvisamente, salta di nuovo fuori il genitore, Vic, che è coinvolto in alcuni loschi affari e ha bisogno dell’aiuto di “Junior”. Inizia così una folle avventura, tutt’altro che piacevole per Garfield che è notoriamente allergico a qualunque attività motoria…
Voci feline
Un anno dopo Super Mario Bros. – Il film, Chris Pratt è di nuovo la voce originale di un personaggio iconico, e lo affianca un cast impressionante che include Nicholas Hoult (Jon), Samuel L. Jackson (Vic), Hannah Waddingham (l’antagonista Jinx), Brett Goldstein e Bowen Yang (gli scagnozzi della villain) e Ving Rhames (Otto). Un po’ a sorpresa, dato il ruolo affidatogli, c’è un talent anche per la parte di Odie, ossia Harvey Guillén, già spalla canina di un eroe felino ne Il Gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio. Una scelta che lascia un po’ perplessi, dato che, al netto dell’apprezzabile decisione di renderlo più intelligente e affidargli molte delle gag visive più riuscite, Odie non parla e si esprime solo a versi, caratterizzazione per la quale un nome noto è un po’ sprecato.
Un gatto chiamato Merluzzo
Fatte queste considerazioni, è d’uopo parlare anche della versione italiana, poiché è quella che abbiamo visto in proiezione stampa (anche perché il film esce prima in Italia che nei paesi di lingua inglese). Più precisamente, tra i motivi migliori per vedere il lungometraggio doppiato c’è proprio la scelta del protagonista: Maurizio Merluzzo, la cui presenza ha avuto a monte una spinta mediatica solitamente riservata solo ai talent (mentre lui, che è anche YouTuber di successo, nasce proprio come doppiatore professionista). Al netto della componente umoristica del nome Merluzzo per il doppiatore di un gatto, fa sorridere che Garfield, notoriamente pigro e una fogna a livello di filosofia alimentare, sia stato affidato al più palestrato dei doppiatori italiani. Un paradosso che è espresso dalla performance vocale di Merluzzo, il cui timbro restituisce tutte le sfumature della caratterizzazione di un eroe a dir poco riluttante.
La fattoria delle gag
Laddove i live-action cercavano malamente di collocare il gatto in un contesto verosimile, il nuovo film abbraccia pienamente l’elemento cartoonesco dell’universo di Garfield, con il regista Mark Dindal (Le follie dell’imperatore) che sfrutta la componente tridimensionale per dare alle gag un dinamismo che a suo modo rimane comunque fedele all’inevitabile inamovibilità del tratto di Davis (il quale ha partecipato con alcune vignette che fanno capolino durante i titoli di coda). È un meccanismo che in alcune occasioni rischia di incepparsi, principalmente perché per sua natura il personaggio non è un eroe attorno al quale costruire un’avventura di un’ora e mezza, ma che nel complesso si regge in piedi grazie a un gusto della gag, soprattutto fisica e visiva, che garantisce un ritmo che a Garfield farebbe sicuramente venire il fiatone dopo mezzo secondo.
La recensione in breve
Garfield torna al cinema con un'avventura completamente animata, che tradisce e al contempo rispetta con brio e simpatia lo spirito del fumetto originale.
Pro
- I tempi comici sono gestiti molto bene
- Le voci dei personaggi sono tutte adatte ai rispettivi caratteri
- L'animazione è impeccabile
Contro
- La componente avventurosa potrebbe infastidire i fan duri e puri del fumetto
- La scrittura scivola in territori prevedibili
- Voto CinemaSerieTV