Il film: The Fall Guy, 2024. Regia: David Leitch. Cast: Ryan Gosling, Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham, Teresa Palmer, Stephanie Hsu, Winston Duke, Lee Majors.
Genere: azione, commedia. Durata: 126 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: Uno stuntman caduto in disgrazia torna sul set per indagare sulla scomparsa misteriosa dell’attore che è solito sostituire.
A chi è consigliato? Ai fan del cinema d’azione americano e del romanticismo intriso di humour.
C’è un simpatico paradosso al centro del quinto lungometraggio di David Leitch, applaudito da molti, dopo la sua anteprima mondiale al South by Southwest Film Festival, come una ventata d’aria fresca in un mercato di produzioni grosse tutte basate su fumetti, giocattoli e quant’altro; in realtà anche qui si tratta di un adattamento, di una serie andata in onda negli anni Ottanta e con protagonista Lee Majors, che nel film ha un cameo simbolico e simpatico. Ma è altrettanto vero che, data la scarsa popolarità del materiale di base e una parentela narrativa che si limita essenzialmente al titolo e al nome del protagonista, si potrebbe effettivamente parlare di qualcosa di originale nel contesto del lungometraggio di cui andiamo a sviscerare il significato in questa recensione di The Fall Guy.
Anatomia di una caduta
Colt Seavers è uno stuntman di successo, principalmente come controfigura del noto attore action Tom Ryder, e su uno di quei set si innamora di Jody Moreno, operatrice di macchina. Un incidente lo costringe però a prendersi una pausa, che diventa un ritiro definitivo dalle scene. Poi, un giorno, gli telefona la produttrice Gail Meyer: Ryder è sparito durante le riprese del suo nuovo film, e diventa sempre più difficile nascondere la sua assenza a Jody, ora promossa a regista, che nel frattempo sta girando scene che richiedono solo l’uso degli stuntmen. Dato il rapporto professionale tra Colt e Ryder, il primo è la persona più indicata per trovare il secondo e far sì che la produzione fili liscio come l’olio. E così Colt si ritrova a Sydney, in Australia, per la gioia di Gail ma non di Jody, che non aveva sue notizie da un anno e mezzo e non è particolarmente entusiasta all’idea di averlo tra i piedi. E come se non bastasse, pare che Ryder abbia degli amici poco raccomandabili in zona, di quelli che prima sparano e poi fanno domande…
Una coppia esplosiva
Sul piano recitativo è tutto un duetto/duello fra Ryan Gosling, sempre più felice di dare sfogo al lato più leggero della sua personalità interpretativa, ed Emily Blunt, anche lei perfettamente calata in un ruolo che le consente di prendersi una pausa dalle parti più intense che hanno caratterizzato la sua carriera negli ultimi anni. Ryder è un simpatico Aaron Taylor-Johnson, che ritrova Leitch dopo Bullet Train e prende amabilmente in giro la figura dell’attore un po’ egocentrico, mentre Gail è una strepitosa Hannah Waddingham, in piena ascesa hollywoodiana dopo il successo della serie Ted Lasso su Apple TV+.
L’amore per lo stunt
Caso classico di unione perfetta tra materiale e regista, The Fall Guy è il film che consente a David Leitch di riflettere in modo più completo sul suo rapporto con il cinema d’azione, che lui conosce dall’interno: dopo essersi inizialmente fatto (e rotto) le ossa come stuntman e regista della seconda unità, ha esordito dietro la macchina da presa nel 2014 (non accreditato) con il collega e amico Chad Stahelski grazie al primo John Wick, prima di darsi a un percorso solista fatto di spettacolo e ironia. E qui, grazie a una premessa che è tutta incentrata sul suo mondo, emerge chiaramente la sua visione di un cinema sempre in movimento, dove ogni scazzottata e ogni esplosione sono delle dichiarazioni d’amore a tutto tondo, fra persone e per il mezzo filmico. Un atto autocelebrativo ma mai autocompiaciuto che dà un volto a chi teoricamente non lo può mostrare, nella finzione e sullo schermo (i titoli di coda contengono un lungo montaggio del dietro le quinte delle scene action, con gli stuntmen in evidenza). Un racconto che inizia con una rovinosa caduta ma poi punta sempre più in alto, centrando abilmente il bersaglio con un gioioso pollice alzato.
La recensione in breve
David Leitch porta sullo schermo il mondo degli stuntmen, che lui conosce intimamente, e ne trae una commedia action di tutto rispetto dove l'adrenalina e lo spettacolo vanno di pari passo con il tocco umano fornito dagli affiatati Ryan Gosling ed Emily Blunt.
Pro
- Emily Blunt gli tiene testa con grande classe
- Gli stunt sono eseguiti in maniera impeccabile
- Ryan Gosling è perfetto in veste (auto)ironica
Contro
- La trama è abbastanza prevedibile in certi punti
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Voto CinemaSerieTV