L’ex interprete di James Bond Pierce Brosnan pensa che Aaron Taylor-Johnson sarebbe assolutamente adatto per vestire i panni dell’iconico agente segreto con licenza di uccidere. Durante un’apparizione al “The Ray D’Arcy Show” di RTE Radio 1, Brosnan ha infatti condiviso i suoi pensieri riguardo alla recente notizia secondo cui l’attore 33enne potrebbe essere il prossimo 007: “Penso che l’uomo abbia le capacità, il talento e il carisma per interpretare Bond“, ha detto l’attore 70enne, che ha interpretato Bond in quattro film tra gli anni ’90 e i primi anni 2000: GoldenEye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta e La morte può attendere.
Come riportato da Variety, Brosnan ha anche ricordato di aver recitato al fianco di Taylor-Johnson in uno dei primi progetti della sua casa di produzione, la Irish DreamTime, lodando la performance del giovane collega: “Uno dei primi film che abbiamo realizzato, è stato The Greatest [Gli ostacoli del cuore, in italiano]. E lui è stato davvero il più grande!” ha detto riguardo alla pellicola del 2009, che ha visto la partecipazione anche di Carey Mulligan e Susan Sarandon. “Quindi sì, ho letto le notizie riguardo la possibilità che sia James Bond, e mi sento di fare le mie congratulazioni al ragazzo,” ha aggiunto.
Le voci secondo cui Aaron Taylor-Johnson avrebbe incontrato la produttrice della saga di 007 per Universal, Barbara Broccoli, hanno iniziato a circolare a gennaio, alimentando le speculazioni del web nonostante la stessa Broccoli avesse dichiarato che il ruolo di Bond non fosse ancora pronto per essere assegnato. Anche l’attore, intervistato da Rolling Stone, ha affrontato l’argomento, fornendo una breve e schietta risposta ai rumors che lo vedrebbero già pronto a firmare il contratto: “Posso parlare solo delle cose che mostrerò e racconterò. Quindi, The Fall Guy, Nosferatu, Kraven – Il cacciatore. Non sento il bisogno di avere un futuro già tracciato“.
E se per l’ufficialità della notizia dovremo avere ancora un po’ di pazienza, non si sono invece fatte attendere le polemiche: l’attore sarebbe infatti stato boicottato sui social a causa delle sue origini ebraiche, nonostante non abbia mai espresso il proprio appoggio alle azioni di Israele a Gaza.