Non è stato ancora ufficializzato come il nuovo James Bond, che già fioccano le polemiche su Aaron Taylor-Johnson, possibile erede di Daniel Craig al ruolo di 007. A quanto pare l’attore sarebbe boicottato sui social per le sue origini ebraiche. Nonostante Taylor-Johnson non abbia mai supportato apertamente l’azione di Israele a Gaza, su diversi social sono stati condivisi messaggi discriminatori e minacciosi. Alcuni followers si sono spinti oltre dichiarando che boicotteranno l’uscita del prossimo film se dovesse essere confermata la notizia di Taylor-Johnson come nuovo agente segreto al servizio di Sua Maestà. Con tanto di hashtag #BoycottJamesBond.
La questione si inserisce nell’ambito della difficile situazione politica in Medioriente. L’attacco di Israele a Gaza, in seguito al rapimento da parte di Hamas di alcuni cittadini israeliani, è tuttora in corso. L’azione che è stata al centro di numerose proteste e manifestazioni di supporto in favore del cessate il fuoco, anche agli ultimi Oscar. Dove molte star hanno indossato una spilletta rossa come solidarietà nei confronti dei civili che hanno perso la vita in queste settimane.
Non è la prima volta che il giovane divo Aaron Taylor-Johnson, di cui abbiamo parlato qui, è coinvolto in questo genere di polemiche. Anche nel 2022 sui social si discusse animatamente della questione. Dal canto suo, l’interprete, che vedremo il prossimo 29 agosto nei panni di Kraven il cacciatore, ha sempre risposto con ironia a chi ne criticava le origini. Supportato, in questo, dalla madre Sarah, ebrea russa.
Negli anni i vari interpreti di James Bond sono sempre stati passati al setaccio dai fan della spia più amata del cinema. A ulteriore riprova di quanto sia difficile rinnovare il mito di un personaggio del genere, tenendo fede ai cambiamenti della società.