72 armi da fuoco, tra esemplari da collezione e armi da tiro, e svariati tipi di munizioni, nascoste a casa senza alcun permesso: questo il bottino sottratto ad Alain Delon dagli agenti della gendarmeria, che hanno sequestrato l’arsenale illegale dell’attore nelle scorse ore. A questo si aggiunge anche un poligono di tiro, situato sempre nella sua abitazione rurale di Douchy-Montcorbon, a sud di Parigi. L’accusa sostenuta dal pubblico ministero Jean-Cédric Gaux è quella di detenzione illegale di armi.
La procura ha disposto la perquisizione nell’ambito del contenzioso tra i figli di Delon. Proprio in seguito al ritrovamento di un’arma a casa del leggendario interprete. Inoltre, il medico di base della star francese aveva ravvisato nell’uomo “uno stato di esaurimento fisico e psicologico con un forte rischio suicidario“.
Delon, come detto, è al centro di una faida familiare tra i quattro figli, circa la gestione del suo patrimonio, dopo l’ictus che lo aveva colpito nel 2019. Solo lo scorso mese era stato messo sotto tutela legale da un giudice. Non solo per l’amministrazione dei beni, ma anche per ogni scelta di tipo medico, legata alla sua salute. Il figlio Anthony, infatti, aveva duramente attaccato la sorella Anouchka per aver taciuto la gravità della situazione del padre, la cui capacità di intendere e volere si sarebbe drasticamente ridotta dopo l’ictus. Come rilevato da alcuni esami condotti tra il 2019 e il 2022. Nella stessa faida, per ragioni diverse, è coinvolta l’ex compagna di Delon, Hiromi Rollin.
Solo due anni fa lo stesso Anthony Delon aveva confermato in un’intervista alla radio francese RTL che il padre avesse intenzione di ricorrere al suicidio assistito, qualora se ne presentasse la necessità. E di avergli promesso di accompagnarlo fino alla fine, pur non essendo d’accordo con la sua scelta. A quanto pare, Alain Delon avrebbe già completato le procedure burocratiche per l’eutanasia.