Checco Zalone recentemente ha votato a sinistra, almeno stando alle sue ultime scelte fatta nel segreto dell’urna che, ad oggi, però sono state rese pubbliche dallo stesso comico durante diverse interviste. Stando alle sue dichiarazioni, infatti, l’ultima volta ha votato PD e, già in precedenza, aveva espresso una sua preferenza per Matteo Renzi. Unica eccezione le politiche del 1996. In quel caso, infatti, ha votato Berlusconi. C’è un elemento, però, che unisce questa scelta alle altre: hanno tutti perso. In altre dichiarazioni, il comico ha detto che preferisce tenersi lontano dalla politica.
Da questa rivelazione, dunque, esce fuori l’immagine di un Checco Zalone democratico anche se non è mai stato interessato ad affiancare la sua immagine a quella di nessun politico in particolare o ad un’appartenenza. Nonostante questo, però, la cronaca ricorda un incontro con l’attuale Premier Giorgia Meloni e la preparazione elaborata di un pranzo tipico.
“Ero in vacanza in Puglia con gli amici delle mie figlie, tutti fascisti e quindi grandi fan di Giorgia. Anche lei si trovava in zona e, inaspettatamente, mi ha inviato un WhattsApp, chiedendomi di incontrarla. All’inizio pensavo ad un caffè in gran segreto ma i miei amici hanno iniziato a dire che dovevo invitarla a pranzo”
La dichiarazione di Zalone suona prettamente scherzosa, anche perché è difficile immaginare che gli amici delle figlie del comico, nate dal suo rapporto con Mariangela Eboli – che sono due bimbe molto piccole – possano avere idee politiche così chiare. In ogni caso l’appuntamento, secondo Zalone, si è tenuto in “un villino anni ’80 condonato”, con una tavola imbandita di panzarotti, riso, patate e cozze, parmigiano e latticini. Il tutto evitando le nocciole perché la Meloni è allergica. Oltre a questo, però, non è possibile avere altri particolari.
L’incontro con la Meloni, però, avrebbe reso orgoglioso il nonno Pasquale. Capostazione per una vita, e fascista convinto, era solito ribadire che “quando c’era lui i treni arrivavano in orario”. Altro elemento importante della famiglia Zalone, però, è la zia Rachele, chiamata così per la moglie del Duce. Ovviamente di fede fascista, è sempre stata caratterizzata da una scarsa avvenenza e, soprattutto, da una propensione a vestire i panni della Buoncostume.
A ristabilire l’equilibrio politico familiare, però, è stata Antonietta, la mamma di Zalone che, nel paese, si è candidò con il Partito Comunista. In totale riuscì a prendere 17 voti e, considerando che nel piccolo centro la sua famiglia contava 18 membri, ci si chiede ancora chi abbia osato non votarla.