Rocco Siffredi, celebre pornodivo italiano di fama internazionale, non è mai stato del tutto caloroso con il movimento femminista del MeToo; nonostante ne difenda i valori fondamentali, l’attore e produttore di cinema hard di Ortona crede anche che molte donne nel tempo se ne siano approfittate in cambio di denaro, visibilità e furbizia. Perché secondo le parole di Siffredi di qualche anno fa, la parola chiave per distinguere un abuso sessuale o una molestia è il discrimine del consenso. E tutto questo ben prima che la giornalista Alisa Toaff lo denunciasse per molestie dopo la pubblicazione di un’intervista controversa.
In un’intervista a Il Sussidiario del 2021, tre anni prima del debutto della chiacchieratissima serie Supersex su Netflix e la denuncia per molestie ricevuta da parte della giornalista Alisa Toaff, Rocco Siffredi si pronunciava così sulle “insidie” del movimento del MeToo: “Sicuramente ha fatto del bene, ma ha anche spinto molte donne a fare soldi con trappole furbe. Questi giochini stanno creando un sacco di problemi. Il metoo ha sensibilizzato sul tema delle molestie in cambio di favori, ma qualche donna per vendicarsi non vedeva l’ora di puntare il dito contro un uomo che non le ha dato quanto promesso. Ed allora diventa ancora più importante parlare ai nostri ragazzi che oggi scambiano ogni coetanea per una pornostar. Se avessero ben presente cosa significa la parola consenso, se qualcuno gli spiegasse che non è un gioco e si rischia la galera, forse non cadrebbero in errori irreversibili.”
In una recente intervista al Corriere, concessa per la promozione di Supersex, Siffredi spiegò che oggi anche nel mondo dell’hard “C’è più attenzione ad evitare ogni tipo di abuso. Oggi non posso girare un film se non ho quattro camere che riprendono tutto e tutti, oltre a una supervisor sul set, per evitare che qualche ragazza abbia problemi. E che sporga denuncia.” e ribadì che l’idea della donna oggetto per lui è superata: “Oggi sono quasi tutte donne a lavorare nell’industria pornografica: registe e content creator oltre che attrici. Guadagnano milioni di euro. Fanno muovere i pornoattori come vogliono. Forse è l’era dell’uomo oggetto.”
Non esattamente parole di totale acquiescenza quelle del 2021 di Siffredi, che sono riemerse proprio negli ultimi giorni in concomitanza con la denuncia per molestie aperta dalla giornalista Alisa Toaff, un anno prima dell’uscita della miniserie Supersex. Come vi raccontavamo a questo link, la giornalista ha spiegato che dopo l’intervista Rocco le ha fatto degli apprezzamenti a sfondo sessuale, e in seguito avrebbe avuto da ridire in merito ai contenuti dell’intervista, al punto da insultarla e fare ulteriori commenti volgari. Successivamente, Siffredi ha però risposto per le rime alla Toaff, sostenendo che le sue erano delle accusa “gravi ed infondate”.
Un’idea che l’ex-pornodivo sosterrà ancora una volta nel corso della puntata de Le Iene del 26 marzo 2024 in prima serata su Italia Uno, dove davanti alle telecamere televisive dirà queste parole di perdono: “Le ho chiesto scusa. Purtroppo, la giornalista si è trovata nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, con la persona sbagliata, perché psicologicamente ero sotto stress da due mesi. Ho perso il controllo, ma non sto facendo la vittima. Ho avuto un momento di crisi.” La giornalista Alisa Toaff accetterà queste scuse? Lo scopriremo presto.