Dall’8 dicembre è disponibile su Netflix il documentario Harry & Meghan, un viaggio nella vita dei duchi del Sussex, dall’incontro attraverso i social fino alla scelta di crescere i propri figli negli Stati Uniti, lontani dalla baraonda mediatica che i reali inglesi attirano su di sé in patria.
Il prodotto del colosso dello streaming (coprodotto dalla società dei due, Archewell) prometteva un punto di vista unico sulla vita di H e M, come i due coniugi si chiamano teneramente tra loro, ed effettivamente il documentario (di cui sono stati resi disponibili i primi tre episodi, gli ultimi tre arriveranno il 15 dicembre) presenta allo spettatore una prospettiva inedita sull’intimità dei due, correlata da fotografie, video “amatoriali” della quotidianità familiare e addirittura messaggi che i due si scambiavano e si scambiano. A far storcere il naso, come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione di Harry & Meghan, la sensazione di una narrazione pianificata a tavolino, mancante di quella naturalezza e spontaneità che un prodotto di questo tipo esigerebbe.
L’arrivo sulla piattaforma del documentario ha scatenato non poche polemiche, non solo per l’aura patinata e costruita che trasmette, ma anche per la narrazione che i due protagonisti fanno del rapporto con la famiglia reale che, a quanto ci viene detto, è stata interpellata ma non ha voluto partecipare (anche se la versione ufficiale di Buckingham Palace è che nessuno sia stato contattato da Netflix). Sui social gli spettatori hanno sottolineato quanto H e M, nel documentario, mostrino poco rispetto sia per la memoria della Regina Elisabetta II, così di recente scomparsa, che per quella della stessa Diana.
Il confronto con Diana
Dovevo proteggere la mia famiglia, affinché ciò non riaccadesse. Io sono come mia madre, prendo le decisioni con il cuore. E anche Meghan mi ricorda molto Diana: ha la stessa compassione, empatia e sicurezza.
Cominciamo proprio da quest’ultima: la madre di Harry, Lady Diana, viene più e più volte citata nel primo episodio del documentario, sottolineando la somiglianza tra lei e Meghan, entrambe “pecore nere” nel mondo della monarchia inglese, ed entrambe perseguitate dai tabloid per tutta la loro vita di consorti reali (Diana anche in seguito alla separazione rimase nel mirino della stampa, fino alla morte nel 1997).
Quello che ha fatto infuriare di più gli spettatori è proprio l’associazione tra le due figure, a parere dei più forzata e poco calzante. Le polemiche più infuocate nascono proprio dal fatto che Meghan sia nota per aver più volte cercato l’attenzione dei tabloid inglese, cercando – secondo i suoi più inferociti detrattori – lei stessa il confronto con la Principessa del Galles per costruire la sua immagine. La stessa operazione svolta da Netflix, pur partendo dal presupposto che i due vogliano giustamente riportare la loro versione della vicenda – come dice la stessa Meghan: “Quando la posta in gioco è così alta, non ha più senso sentire la nostra storia raccontata da noi?” -, sembra andare un po’ in contraddizione con l’intenzione dei duchi di non attrarre ancor di più l’attenzione dei media sulla loro famiglia.
Tornando più nello specifico a Diana, tra le ragioni per cui ci si è scatenati online c’è anche l’utilizzo nel documentario di estratti della famosa intervista rilasciata dalla principessa alla BBC (a cui è stato dedicato molto spazio in uno degli episodi di The Crown 5, e di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione della serie), in cui oltre a parlare del matrimonio “affollato” con Carlo, sottolineava come la stampa le avesse reso la vita estremamente difficile per moltissimi anni. Lo stesso William si è sempre categoricamente opposto alla riproduzione della famigerata intervista, con la volontà di proteggere la memoria della madre e la famiglia da ulteriori polemiche.
L’inchino alla Regina
Tra i momenti del documentario più riprodotti e citati ce n’è uno in particolare: la sequenza in cui Meghan racconta il primo incontro con la regina, alla quale, seguendo l’etichetta di corte ha dovuto fare la riverenza. Harry ha spiegato: “Mia nonna è stata il primo membro anziano della famiglia che Meghan ha conosciuto e lei non sapeva come funzionasse il nostro sistema, ne è rimasta un poco scioccata.”
Poi la duchessa del Sussex ha raccontato: “L’incontro a Royal Lodge di Windsor è stato deciso all’ultimo momento. Fino a un istante prima, non sapevo che l’avrei incontrata. Eravamo in auto, mi chiese se sapevo fare la riverenza, io ho pensato fosse uno scherzo“. Ed ecco la parte dell’episodio che ha fatto più storcere il naso agli spettatori: “Iniziavo a rendermi conto che era una cosa importante. Ho pensato che gli americani lo avrebbero capito, abbiamo le cene medioevali, i giochi medioevali. Ed è stato così, ho fatto la riverenza in questo modo”, Meghan ha imitato il gesto compiuto quel giorno, piegandosi in avanti e allargando le braccia, ridendo. “Piacere di conoscerla Sua Maestà.”
Facile comprendere perché l’episodio abbia fatto infuriare così tanto chi ha visto il documentario, in molti l’hanno definito come incredibilmente irrispettoso alla Regina, derisorio nei confronti delle tradizioni reali. In molti poi hanno notato l’espressione di Harry in quel momento, apparentemente visibilmente infastidito dal gesto della moglie.
Lo scontro con Kate Middleton
Le polemiche non si sono limitate ai primi tre episodi del documentario, quelli resi disponibili fino ad ora dalla piattaforma, ma anche a quello di cui si potrebbe parlare nei prossimi tre (che si pensa essere quelli più “succosi”, a cui sono state destinate le dichiarazioni più scottanti), in base ha quanto estrapolato dai trailer.. In particolare in molti hanno commentato il ritratto che, da quello che si potrebbe dedurre, verrà fatto di Kate Middleton. Nel trailer viene messa una foto della donna in una “posa arcigna” durante una cerimonia religiosa, in cui sullo sfondo è presente anche Meghan.
Viene poi mostrata la copertina di un tabloid con Kate protagonista: nella stessa rivista, e questo è ciò che fa pensare che si potrebbe parlare più direttamente della principessa del Galles, erano presenti delle foto piuttosto controverse. Fotografie che risalgono al 2007, ai tempi in cui frequentava l’università, in cui la donna sembra in stato di ebrezza di ritorno da una serata fuori. All’epoca, quando furono rese note, queste immagini destarono molto scalpore ed un’ondata di pubblicità negativa per la giovane sposa di William. Per scoprire quali dichiarazioni verranno fatte nei prossimi episodi, e se queste avranno direttamente a che fare con Kate Middleton, basterà aspettare l’arrivo della seconda parte del documentario fra qualche giorno su Netflix.
Foto estrapolate dal contesto?
Il trailer della serie aveva fatto parlare di sé anche per un’altra ragione: vi appariva infatti una foto in cui si sottolineava la pressione malsana dei tabloid subita dalla coppia. Per farlo però, come dichiarato dal New York Post, pare sia stata utilizzata una foto estrapolata dal contesto e rielaborata: vediamo decine e decine di paparazzi che si affannano per scattare una foto, ma invece che in una delle occasioni in cui i duchi sono apparsi insieme in pubblico pare sia stata scattata alla prima di uno dei film della saga di Harry Potter, occasione avvenuta molti anni prima che la coppia si incontrasse.
Image of Harry and Meghan being stalked by paparazzi in new Netflix film really from ‘Harry Potter’ premiere https://t.co/aNPDxJMRen pic.twitter.com/kfRHGK3lnn
— New York Post (@nypost) December 5, 2022
Una verità senza contraddittorio
Tornando a quanto detto in apertura, tra i “peccati” più gravi del documentario Netflix sembra esserci soprattutto il fatto di presentare una verità patinata e costruita senza il necessario – parlando appunto di un prodotto di questo genere – contraddittorio. Anche il famoso episodio in cui Harry viene fotografato ad una festa in maschera vestito da SS nazista, viene liquidato in poche scene, senza un’analisi più approfondita e quel minimo di introspezione in più che il duca del Sussex avrebbe potuto dare per conferire alla storia narrata un diverso spessore.
Harry & Meghan si propone di raccontarci la storia di una coppia “come tutte le altre” dal loro punto di vista, in totale onestà: la realtà dei fatti è però che – oltre a non essere una coppia come tutte le altre! – i due forniscono una versione della loro vita insieme editata e controllata. Che ricalca un po’ la discussa intervista della coppia con Oprah, in cui già si erano già toccati molti dei temi al centro del documentario Netflix.
Tutto il materiale presente nel documentario sembra essere stato accuratamente selezionato, sia per quanto riguarda le riprese inedite e le interviste ad amici e parenti. La regista nominata all’Oscar Liz Garbus, che ha diretto i sei episodi, non ha dichiarato se i duchi hanno potuto mettere un veto su quanto raccontato e dichiarato, l’impressione del pubblico è però, come dicevamo, quella di un prodotto fin troppo celebrativo e poco naturale.