Su Netflix è appena arrivata una delle serie più attese del 2024, Il problema dei 3 corpi, show creato da David Benioff e D. B. Weiss (gli showrunner de Il trono di Spade) e di Alexander Woo (The Terror: Infamy). Si tratta di un progetto di genere fantascientifico ambizioso ed imponente, che adatta il primo romanzo (ed una piccola parte del secondo) della trilogia di successo di Liu Cixin.
La serie portata sullo schermo da Benioff, Weiss e Woo è estremamente complessa (come ci si può aspettare da una storia ispirata ad un reale rompicapo matematico!) e stratificata, ogni episodio è ricchissimo di colpi di scena e di eventi, che portano ad un finale emozionante ed inaspettato. Prima di inoltrarci in questa spiegazione del finale de Il problema dei 3 corpi facciamo un piccolo passo indietro e riepiloghiamo il più possibile gli eventi narrati nello show.
Che cosa succede durante la serie?
Come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione de Il problema dei 3 corpi, la serie è ambientata su due piani temporali diversi, la Cina degli anni Sessanta e la Londra di oggi. Nel primo conosciamo la fisica Ye Wenjie (Zine Tseng) che, dopo aver assistito alla morte del padre, viene costretta ai lavori forzati; vicino al campo in cui si trova è stato però costruito un misterioso laboratorio scientifico, in cui la donna verrà portata e si ritroverà col tempo a condurre degli strani esperimenti: lo scopo degli scienziati è mandare messaggi nello spazio, contattando le altre civiltà intelligenti che vivono nell’Universo. Sarà proprio Ye Wenjie a trovare la chiave per mandare efficacemente un messaggio, e molti anni dopo qualcuno le risponde…
Nella Londra di oggi, l’investigatore Clarence (interpretato da Benedict Wong) si immerge in un’indagine volta a svelare il motivo per cui sempre più scienziati, sia nel Regno Unito che in varie parti del mondo, stanno improvvisamente mettendo fine alle proprie vite. Alcuni di loro accennano a un misterioso conto alla rovescia, altri menzionano un videogioco iperrealistico in cui sono stati coinvolti. La situazione si complica ulteriormente quando la scienza sembra perdere il controllo: nei laboratori più prestigiosi del pianeta, gli esperimenti producono risultati imprevedibili, vanificando anni di studi e certezze consolidate. Cinque brillanti trentenni, in passato compagni di studi in fisica presso l’Università di Oxford, si riuniscono nel tentativo di comprendere il caos che si sta diffondendo. Tra di loro figurano Jin (interpretata da Jess Hong), una delle massime esperte in fisica teorica; Saul (interpretato da Jovan Adepo), un assistente ricercatore che ha assistito al suicidio della sua mentore; Will (interpretato da Alex Sharp), che ha abbandonato la carriera accademica per diventare insegnante; Auggie (interpretata da Eiza González), intenzionata a utilizzare le sue competenze nel campo delle nanotecnologie per emergere; e infine Jack (interpretato da John Bradley), che dopo gli studi ha avviato un’azienda di snack e bevande diventando ricco.
I cinque amici si trovano al centro di una situazione sempre più drammatica quando Auggie inizia ad avere uno stranissimo problema di vista: la donna vede ovunque un misterioso countdown, un conto alla rovescia verso qualcosa che lei percepisce essere incredibilmente pericoloso. Nel frattempo, sia Jin che Jack ricevono un invito a partecipare a un enigmatico videogioco e trovano un visore ultramoderno che li trasporta in una realtà virtuale straordinariamente realistica: con il tempo i due scoprono che l’obiettivo del gioco è salvare un pianeta in balia di tre instabili soli, costantemente minacciato da cicli distruttivi e caotici. Ed ecco che ci viene svelato che cosa sta succedendo: una razza aliena tecnologicamente avanzatissima – dopo aver scoperto l’esistenza del pianeta Terra grazie al messaggio di Ye Wenjie – ha abbandonato il proprio pianeta, Trisolaris, minacciato dai suoi tre soli, per raggiungere un luogo migliore dove vivere. Il videogioco a cui prendono parte Jin e Jack è una simulazione creata proprio dagli alieni chiamati San-Ti, appoggiati da un gruppo di terrestri (guidati da Ye Wenjie) favorevoli all’invasione, che vogliono far capire agli esseri umani perché per loro è necessario lasciare Trisolaris. Jin e Jack, e altri scienziati invitati a giocare con loro, arrivano infatti alla conclusione che l’unico modo per evitare l’estinzione, per gli alieni, è la fuga.
Ma cosa significa il conto alla rovescia visto da Auggie? Gli alieni, preoccupati che l’avanzamento scientifico velocissimo del genere umano possa mettere in pericolo il loro arrivo, hanno iniziato a sabotare gli studi scientifici e le scoperte in corso. Auggie, per esempio, è esperta di nanotecnologie ed era pronta a lanciare un nuova rivoluzionaria tecnologia che potrebbe rivelarsi dannosa per gli alieni sul lungo termine. Il conto alla rovescia, che viene impiantato nelle menti degli scienziati considerati “pericolosi”, può essere interrotto solo se gli studi malvisti dagli alieni vengono bloccati. Nel caso di Auggie, la donna è costretta a chiudere il proprio laboratorio, fermando la ricerca.
Chi sono i San-Ti?
San-Ti è il nome che viene dato alla razza aliena in viaggio verso la Terra, con cui Ye Wenjie era entrata in contatto per la prima volta dalla base militare cinese negli anni ’60. Successivamente ci viene detto che il loro pianeta, distante quattro anni luce dal nostro, è condannato a causa di condizioni meteorologiche instabili causate dai tre soli che lo orbitano (il problema dei tre corpi che da il titolo alla serie e al romanzo prima di lei). A causa della loro lontananza, sono destinati ad arrivare sulla Terra tra 400 anni – quindi intorno al 2424. Quando Ye entra in contatto per la prima volta, ci vogliono quattro anni perché il suono viaggi fino agli alieni e altrettanti per tornare indietro, ma loro hanno la tecnologia per comunicare più velocemente, quindi la comunicazione istantanea è in seguito possibile.
Ye Wenjie e Mike Evans (Jonathan Pryce) sono i più fedeli seguaci dei San-Ti e hanno creato un’associazione composta da persone che si preparano per il loro arrivo. La loro idea è che i San-Ti miglioreranno la vita sulla Terra, risolvendo tutti i problemi che affliggono il nostro pianeta: era stata proprio la disillusione di Ye Wenjie nei confronti del genere umano a farle mandare il messaggio agli alieni, chiedendogli di proprio di venire ed invadere il pianeta.
Che cosa sono i sofoni?
I San-Ti hanno previsto che gli esseri umani si svilupperanno più velocemente di loro, non essendo afflitti dal continui cicli distruttivi che colpiscono il loro pianeta. Quando gli alieni arriveranno sulla Terra, quindi, gli umani li avranno già sorpassati e per questo potrebbero contrastare l’invasione, distruggendoli o rimandandoli su Trisolaris.
Il piano dei San-Ti è quindi quello di utilizzare i “sofoni” per cercare di fermare ulteriori progressi scientifici e tecnologici dell’umanità. I sofoni sono dei supercomputer estremamente piccoli, e i San-Ti ne hanno inviati due sulla Terra. I sofoni possono vedere e sentire tutto ciò che accade sulla Terra, motivo per cui nulla può essere tenuto segreto dagli alieni. Possono corrompere esperimenti, come il progetto di Vera Ye, e possono anche controllare la realtà e ciò che le persone vedono e sentono (sono loro infatti che impiantano la visione del conto alla rovescia nella mente degli scienziati).
Che cosa succede a Ye Wenjie
Dopo aver appreso dell’abilità dell’umanità di mentire, i San-Ti interrompono i legami con Ye Wenjie e con Mike Evans, che si stava preparando al loro arrivo su una nave al largo di acque internazionali insieme a moltissimi altri devoti. Ye Wenjie si rende conto che l’hanno abbandonata e che non la considerano più importante per i loro piani quando permettono che venga catturata e interrogata dall’organizzazione di Wade (Liam Cunningham), impegnata ad impedire l’invasione con ogni mezzo possibile. Dopo essere stata rilasciata, la donna si reca in Cina, nel luogo della base militare dove ha lavorato 60 anni prima. Qui viene trovata da Tatiana, sua ex compagna e ora inviata dagli alieni per ucciderla, ma Ye aveva già deciso di suicidarsi lanciandosi nel vuoto, quindi il suo destino è già segnato.
Se inizialmente ci era stato fatto capire che gli alieni avrebbero voluto una convivenza pacifica una volta arrivati sulla terra, dopo aver scoperto i “difetti e le debolezze” del genere umano, ossia la sua capacità di mentire (cosa che loro non possono fare), decidono di puntare su un’invasione violenta, con lo scopo di sterminarci.
Qual è il destino di Will?
Nell’episodio 2 a Will viene diagnosticato un cancro allo stadio terminale, malattia per cui gli vengono dati solo fino ai sei mesi di vita. Nell’episodio 5, Wade propone l’Operazione Staircase, che prevede l’invio di una sonda di ricognizione per intercettare i San-Ti durante il loro viaggio verso la Terra e scoprire così più informazioni possibili su di loro e sulla loro civilizzazione. Dato però che gli alieni si trovano ancora a 400 anni di distanza dal nostro pianeta nessuna navicella spaziale potrà raggiungerli in tempo. Jin pensa quindi alla possibilità di inviare una sonda, sospinta sulla giusta traiettoria da una serie di esplosioni nucleari (secondo i calcoli della scienziata saranno necessarie ben 1.000 esplosioni per raggiungere la velocità esatta). Wade vorrebbe inviare nello spazio una persona (ibernata con una tecnologia particolare che gli studiosi hanno sperimentato sulle scimmie), ma per raggiungere la giusta velocità , l’astronave/sonda può trasportare solo fino a 2 kg di peso. L’idea successiva, quindi, è quella di rimuovere il cervello di una persona e inviarlo nello spazio, dando per scontato che i San-Ti lo recuperino e abbiano la tecnologia per “ricostruire” chiunque si offra volontario. Jin suggerisce Will, poiché sta già morendo, e lui accetta.
Will si sottopone quindi a un intervento chirurgico per rimuovere il cervello dal suo corpo, che viene poi congelato e inserito nell’astronave. Wade, Jin e altri scienziati si recano a Cape Canaveral, in Florida, per assistere al lancio, e tutto inizialmente sembra andare come dovrebbe. Tuttavia, una delle corde che sostengono la capsula si stacca deviando così dalla sua traiettoria. Ciò significa che il cervello di Will viene lasciato a fluttuare nello spazio a tempo indeterminato.
Chi sono i Wallfacer?
È nell’episodio 8 che la serie introduce il progetto Wallfacer. I Wallfacer sono persone scelte dalle Nazioni Unite per combattere i San-Ti, persone in grado di formulare piani interamente nella propria mente, in modo che gli alieni (tramite i sifoni) non possano scoprirli. I Wallfacer non possono rivelare i loro piani a nessuno, nemmeno in forma scritta: l’unica cosa che i San-Ti non possono fare, infatti, è leggere le menti, quindi questo è l’unico modo per mantenere segrete le strategie di difesa o attacco elaborate dal genere umano contro di loro.
Saul viene scelto per essere un Wallfacer, insieme a un generale cinese ed un eroe di guerra curdo. Il trio avrà a disposizione tutte le risorse possibili, e non verrà mai interrogato sulle proprie azione. Nessuno è in grado di dire a Saul perché è stato selezionato, nemmeno il Segretario Generale delle Nazioni Unite: l’unica cosa che sappiamo è che i San-Ti lo ritengono una persona importante, perché – come vedremo – tentano di ucciderlo in più occasioni.
Che cosa succede nell’ultimo episodio della serie?
Il finale della stagione si apre con un incidente stradale, nel quale la donna con cui Saul ha passato la notte muore investita da un’auto impazzita mentre i stanno aspettando un taxi. Successivamente, Saul viene interrogato da Clarence, che sospetta che le auto siano state manomesse dai Sant-Ti e il loro obiettivo fosse proprio Saul. Clarence porta poi Saul, con un jet privato, alle Nazioni Unite a New York, dove è stato lanciato il progetto Wallfacer. Dopo aver scoperto di essere stato scelto Saul rifiuta con veemenza l’incarico, ma appena uscito dall’edificio viene colpito da un cecchino e si salva solo perché Clarence lo aveva costretto a indossare degli abiti antiproiettile.
Intanto, nel Regno Unito, scopriamo che qualcuno è entrato nell’abitazione di Tatiana e le è stato regalato uno dei caschi VR dei San-Ti. Il pacco le è stato lasciato con una nota che abbiamo scoperto essere il motto degli alieni: “Se uno di noi sopravvive, sopravviviamo tutti”. In Florida, invece, il programma Staircase come abbiamo visto fallisce, e la capsula contenente il cervello di Will rimane a vagare senza direzione nello spazio. Jin e il resto del team sono ovviamente distrutti. Auggie, che non vedevamo da un po’, si trova in Messico, cercando di dimenticare il massacro avvenuto nel canale di Panama (nell’episodio 5): la donna ha deciso di utilizzare le sue invenzioni per fare del bene, e sta creando dei filtri con le sue nanofibre per salvare un villaggio da un’epidemia di dissenteria.
Durante il volo di ritorno in Inghilterra da Cape Canaveral, Wade viene contattato dai San-Ti: gli alieni gli dicono di essere dispiaciuti che il programma Staircase non abbia funzionato, perchè avrebbero desiderato incontrare Will, ma che vogliono comunque incontrare Wade. La voce dei San-Ti gli dice poi che ci sarà un posto per lui quando arriveranno, poiché vedono che è un leader forte e capace. In uno dei momenti più inquietanti della serie, gli dicono che saranno con lui per sempre e che vedrà ciò che vogliono che veda fino al giorno della sua morte. Wade ha quindi una visione dello stesso conto alla rovescia visto da Auggie, poi una visione di sé stesso senza occhi.
L’episodio si conclude con Jin e Saul che bevono al loro motel, sentendosi profondamente depressi sia per il fallimento del programma Staircase che per le terrificanti responsabilità che essere un Wallfacer comporta. Clarence insiste allora che vengano con lui a fare un giro in macchina e li porta in un vicino acquitrino ad osservare gli sciame di insetti: i San-Ti possono pensare che gli umani siano insetti, dice loro, ma se gli insetti fanno una cosa, è sopravvivere. Il genere umano troverà quindi il modo di sopravvivere all’invasione, grazie alla propria intelligenza e alla scienza troverà il modo per sopravvivere, bisogna solo continuare a sperare e a fare ricerca.