Su Netflix è da poco arrivata Il problema dei tre corpi, l’attesissima serie TV creata dagli showrunner de Il trono di Spade, David Benioff e DB Weiss, insieme a Alexander Woo (The Terror: Infamy). Lo show adatta il primo romanzo della trilogia fantascientifica di Liu Cixin ma, come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione, presenta alcune evidenti modifiche nel passaggio dalla pagina stampata al piccolo schermo. Scopriamo quindi insieme tutte le principali differenze tra romanzo e serie TV. Ovviamente, l’articolo che segue conterrà spoiler, iniziate quindi la lettura a vostro rischio e pericolo!
I personaggi e l’ambientazione: dalla Cina all’Inghilterra
Nel romanzo Il problema dei 3 corpi la maggior parte dei personaggi sono cinesi, con l’azione principalmente ambientata in Cina. Il primo libro inizia con Ye Wenjie che guarda le Guardie Rosse picchiare a morte suo padre, prima di essere condannata a lavorare in una base militare segreta. Sfortunatamente per l’umanità, il disincanto di Ye nei confronti della razza umana la spinge a trasmettere un messaggio nello spazio invitando una civiltà aliena sulla Terra. Ma a parte i capitoli di Ye Wenjie, i lettori vedono principalmente la storia attraverso gli occhi di Wang Miao, un ricercatore di nanotecnologia che si allea con il detective della polizia Da Shi (nella serie diventa Clarence ed è interpretato da Benedict Wong) per svelare il mistero degli alieni in arrivo da Trisolaris.
Mentre la storia di Ye rimane principalmente invariata nella serie, Benioff, Weiss e Woo hanno spostato il resto delle ambientazioni da Pechino a Londra e Oxford. I tre showrunner hanno anche cambiato il genere del personaggio di Wang Miao, che ora si chiama Auggie Salazar ed è interpretato dall’attrice messicana Eiza González. È Auggie che per prima vede il conto alla rovescia nei suoi occhi, ed è lei a essere avvertita dai San-Ti di smettere di lavorare sulla sua importante ricerca nelle nanotecnologie. Auggie fa parte di un gruppo di giovani scienziati che si sono incontrati all’università: sembrerebbe che i creatori della serie de Il Problema dei 3 Corpi abbiano inventato personaggi completamente nuovi con lo scopo di internazionalizzare il cast, e rendere la serie più appetibile al pubblico occidentale. Oltre ad Auggie nella serie troviamo la fisica di origine neozelandese Jin Cheng (Jess Hong), l’assistente alla ricerca Saul Durand (Jovan Adepo), l’insegnante di liceo Will Downing (Alex Sharp) e il milionario Jack Rooney (John Bradley), che ha abbandonato gli studi scientifici per costruire un impero degli snack dopo la laurea. Man mano che la serie procede, però, diventa sempre più evidente che i cinque amici di Oxford siano basati su personaggi presenti nel secondo e nel terzo libro della trilogia. Questo indica che gli showrunner, ora al lavoro sulla seconda stagione, hanno già in mente un piano decisamente ampio e a lungo termine per l’adattamento della serie di romanzi.
Jin, a nostro parere, sostituisce il personaggio Cheng Xin del romanzo finale Nella quarta dimensione: nel terzo libro l’ex compagno di scuola di Cheng, Yun Tianming, si ammala di cancro e utilizza una grossa somma per comprare una stella in una galassia lontana per Cheng, di cui è stato a lungo innamorato. Ne Il Problema dei 3 Corpi, Will eredita i soldi da Jack e compra la concessione della stella per Jin. E, proprio come Yun, il malato di cancro Will si offre volontario per donare il proprio cervello per la sonda spia ideata da Jin. Si tratta, tanto nella serie come nel romanzo, di un ultimo atto di amore non corrisposto per lei, nonostante l’uomo sappia che i San-Ti potrebbero resuscitarlo per i loro scopi oscuri.
Gli alieni: San-Ti o Trisolariani?
Nella trilogia di libri, gli alieni invasori sono sempre chiamati Trisolariani, dato che il sistema stellare in cui si trova il loro pianeta contiene tre soli. Nella serie Netflix, il loro nome viene cambiato in San-Ti, che in cinese significa “persona a tre corpi”.
I sofoni, i supercomputer onniveggenti creati dagli alieni per contrastare il genere umano, vengono anche introdotti molto prima nell’adattamento di Netflix, nei libri se ne parla infatti solamente durante il terzo romanzo.
I terrestri che appoggiano gli alieni
Nel libro di Liu Cixin si descrive nel dettaglio il conflitto interno nell’Organizzazione Terra-Trisolaris (ETO), ossia il gruppo di esseri umani che lavora per minare la società e preparare la strada per l’invasione dei Trisolariani. Mike Evans guida una cellula scissionista chiamata gli Avventisti, ossia estremisti che credono che l’umanità meriti di essere distrutta, mentre un’altra fazione chiamata i Redentoristi adora i Trisolariani come una civiltà superiore. Una terza fazione, i Sopravvissuti, intende tradire l’umanità per garantire la sopravvivenze dei propri discendenti sulla Terra. Nella serie TV de il Il Problema dei 3 Corpi l’ETO viene semplificato in una setta religiosa unica, con Evans che agisce come emissario dei San-Ti e fanatici come Tatiana Haas (Marlo Kelly) che eseguono gli ordini del gruppo.
Il videogioco
Nel libro di Liu, i lettori seguono Wang Miao mentre cerca di risolvere un videogioco iperrealistico che è fondamentale per capire cosa vogliono gli alieni dalla Terra. Benioff, Weiss e Woo hanno modificato i parametri del gioco in modo che due persone possano giocare insieme, il che permette a Jin e Jack di progredire molto più rapidamente e ottenere un invito a un summit segreto dell’ETO. Mentre Jin accetta, Jack rifiuta l’invito e lo definisce una truffa, il che lo porterà poi ad essere ucciso per mano di Tatiana.
Il punto di vista degli alieni
Ci sono alcune pagine del romanzo de Il Problema dei 3 Corpi narrate dal punto di vista dei Trisolariani, tra cui quello di un alieno senza nome in un posto di ascolto allestito per individuare segni di vita intelligente nell’universo. Quando riceve il messaggio di Ye Wenjie dalla base militare, l’alieno la avverte che il suo mondo cercherà di conquistare la Terra: una minaccia che lei ignora inviando un invito aperto ai Trisolariani.
Liu Cixin nel romanzo descrive le conseguenze dell’invito di Ye sulla classe dirigente trisolariana, compresa la loro decisione di lanciare la loro flotta verso la Terra e creare i sofoni. È un coraggioso cambio di punto di vista che aiuta i lettori a penetrare più a fondo nella realtà sociale e politica dei trisolariani. La serie omette questa importante prospettiva dalla prima stagione.
Il progetto Wallfacer
Alla fine di questa prima stagione, i lettori si renderanno conto che il personaggio di Saul è basato su quello Luo Ji, il protagonista del secondo libro di Liu, La materia del cosmo. Anche se Saul non occupa tanto tempo sullo schermo quanto Jin nell’adattamento, è chiaro che Benioff, Weiss e Woo lo stanno preparando per diventare un personaggio chiave nelle prossime stagioni.
Nell’ottavo episodio de Il problema dei tre corpi (di cui via abbiamo parlato nel dettaglio nella nostra spiegazione del finale della serie), i San-Ti cercano di assassinare Saul poco prima che gli venga assegnata la posizione di Wallfacer, un progetto delle Nazioni Unite che fornisce risorse illimitate a tre persone incaricate di ideare un piano per sconfiggere i San-Ti. Poiché i sofoni sono in grado di intercettare tutte le comunicazioni terrestri, i Wallfacers devono lavorare ai loro piani in totale segretezza, esclusivamente nella loro mente e senza mai parlarne con nessuno.
L’unico indizio su cui Saul può contare per capire come mai sia stato scelto per essere un Wallfacer è ciò che Ye Wenjie gli dice poco prima di morire: uno scherzo confuso e non molto divertente su Einstein che va in Paradiso. Ne La materia del cosmo, l’indizio di Ye per Luo è altrettanto oscuro, sebbene in modo diverso: gli dice che dovrà indagare su un misterioso nuovo campo chiamato “sociologia cosmica”. Cosa c’entra Einstein con la sconfitta degli alieni? Purtroppo dovremo aspettare la seconda stagione per scoprirlo.
La fine di Ye Wenjie
Un aspetto della serie televisiva che resta fedele al libro come dicevamo riguarda in parte Ye Wenjie: nelle scene ambientate negli anni ’60, lo show Netflix segue quasi alla lettera il libro, ma modifica il finale del suo arco narrativo. Ye, infatti, pur facendo ritorno alla base cinese in cui ha contattato per la prima volta i trisolariani non verrà uccisa da Tatiana, ma anzi la ritroviamo nel secondo romanzo.