La serie: Daredevil – Rinascita (Daredevil: Born Again), 2025. Creata da: Dario Scardapane, Matt Corman, Chris Ord. Cast: Charlie Cox, Vincent D’Onofrio, Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Wilson Bethel, Zabryna Guevara, Nikki M. James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson Michael Gandolfini, Kamar de los Reyes, Ayelet Zurer, Jon Bernthal. Genere: azione, thriller. Durata: 50 minuti ca./ 9 episodi Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Le strade di Matt Murdock e Wilson Fisk si incrociano di nuovo quando il secondo si candida come sindaco di New York.
A chi è consigliato? Ai fan del lato più dark del Marvel Cinematic Universe e della precedente serie di Daredevil.
C’era una volta il sodalizio tra Marvel Television, reparto catodico della Casa delle Idee, e Netflix, per la quale furono prodotte sei serie basate sui fumetti della casa editrice: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist, The Defenders (miniserie che riuniva i protagonisti dei quattro titoli precedenti) e The Punisher. Prodotti accomunati da una visione più dark e “terra terra” rispetto ai lungometraggi del Marvel Cinematic Universe, con i quali queste serie teoricamente coesistevano (al netto della separazione operativa fra il reparto televisivo e quello cinematografico, i cui rispettivi responsabili non erano esattamente in buoni rapporti). Poi, con l’annuncio dell’arrivo di Disney+, Netflix decise di cancellare l’intero mini-universo dei Defenders, facendo anche uno sgambetto alla Marvel poiché nel contratto c’era una clausola che impediva di usare i personaggi per due anni dopo la loro ultima apparizione (2018 per Daredevil, Luke Cage e Iron Fist, 2019 per Jessica Jones e il Punitore).
Scaduto quel limite, i Marvel Studios hanno cominciato a reintegrare quelle figure nel franchise, al cinema (Spider-Man: No Way Home) e in ambito seriale (Hawkeye, She-Hulk, Echo). Fino ad arrivare a ciò di cui parliamo nella recensione di Daredevil – Rinascita, con cui la reinventata Marvel Television – ora una divisione degli Studios e non più entità a sé – torna a raccontare le gesta dell’avvocato cieco Matt Murdock, giurista di giorno e vigilante di notte. E lo fa con un progetto che, come il recente film Captain America: Brave New World, è stato rimaneggiato – in alcuni casi vistosamente – a riprese già iniziate.
Il diavolo in tribunale
(Quasi) tutti insieme appassionatamente

Fonte: serie Disney+
Inizialmente non era previsto che tornasse nessuno della vecchia serie, a parte l’intenso Charlie Cox nel ruolo di Murdock e il magnetico Vincent D’Onofrio in quello di Fisk, come già accaduto in altre produzioni del MCU negli ultimi quattro anni. Ed è il motivo per cui sono loro due a dominare i due capitoli inaugurali dello show, affiancati da un cast di contorno quasi interamente nuovo di zecca, ma c’è un po’ di spazio per Deborah Ann Woll (Karen), Elden Henson (Foggy) e Ayelet Zurer (Vanessa Fisk, la moglie di Kingpin), oltre che per Wilson Bethel (Benjamin Poindexter, la versione MCU del killer Bullseye), ma che le loro parti siano minori si evince anche dal fatto che i loro nomi appaiono nei credits solo per gli episodi in cui sono effettivamente presenti. Ci sarà ancora da aspettare per il ritorno in scena di Jon Bernthal nei panni del Punitore (ma il secondo episodio allude già alle circostanze in cui lo dovremmo rivedere), mentre per quanto riguarda Kamar de los Reyes, scritturati nei panni del vigilante portoricano Hector Ayala alias White Tiger, questa sarà l’unica occasione in cui potremo apprezzare la sua performance, dato che l’attore è venuto a mancare durante la post-produzione.
Rinascita parziale

Il titolo della serie si rifà al celebre ciclo fumettistico di Frank Miller, già parzialmente adattato nella terza stagione dello show di Netflix, ma è soprattutto un’allusione al ritorno del personaggio dopo la travagliata storia produttiva menzionata in precedenza. E anche il nuovo corso si è rivelato non privo di ostacoli, poiché durante gli scioperi del 2023 la Marvel ha visionato il materiale già girato e l’ha giudicato insufficiente, a causa dell’approccio iniziale che non prevedeva collegamenti espliciti con la serie precedente (motivo per cui i comprimari storici hanno una presenza ridotta a questo giro, con l’intenzione di farli tornare più stabilmente nella seconda stagione, già confermata). È stato quindi ingaggiato un nuovo showrunner, che ha reso Rinascita un vero e proprio sequel dello show originale, cercando comunque di salvare il salvabile dai quattro episodi girati fino a quel punto.
Ed ecco che ci troviamo di fronte a un’operazione ibrida, dove l’anima dark è rimasta e la scrittura è solida, ma risulta evidente un certo contrasto, almeno nelle prime fasi, fra una trama orizzontale che si ricollega a quanto visto in precedenza e un approccio più verticale che è un lascito della prima versione del nuovo show. Ma nel complesso, grazie anche alla regia di Justin Benson e Aaron Moorhead per il primo episodio, la reincarnazione della serie ha la sua identità cupa e adulta, posizionando il ritorno in scena di Daredevil come l’esempio principale di come il Marvel Cinematic Universe non sia uniformato a livello di tono e atmosfere. Come già dieci anni fa, sta nel suo angolino, a Hell’s Kitchen e dintorni, pronto ad assicurare giustizia per quelle persone i cui problemi sono troppo piccoli per attirare l’attenzione degli Avengers.
La recensione in breve
Daredevil è tornato, con qualche problema minore legato alle complicazioni verificatesi dietro le quinte, ma anche con la sua anima dark tutto sommato intatta.
PRO
- Il cast è in stato di grazia
- La componente dark è coerente con la versione precedente dello show
- La serie è fruibile senza conoscere tutti gli eventi del Marvel Cinematic Universe
CONTRO
- A volte si nota che gli episodi sono stati rimaneggiati a partire da due idee diverse
- Voto CinemaSerieTV