La serie: The Crown 6 Parte 2, del 2023 Creata da: Peter Morgan. Cast: Imelda Staunton, Jonathan Pryce, Lesley Manville, Ed McVey, Meg Bellamy e Dominic West. Genere: drammatico, storico. Durata: 50 minuti/6 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: La famiglia reale inglese cerca di andare avanti dopo la morte di Diana, evento che ha avuto profonde conseguenze sulle vite dei principi William ed Harry, su Carlo e sulla Regina, che si scontra con un calo di poplarità tra i suoi sudditi.
Dopo ben sette anni e sei stagioni arriva alla sua conclusione una di quelle serie che, tra moltissimi alti ma anche alcuni bassi, è considerata tra le migliori opere televisive mai prodotte da Netflix. La storia della monarchia inglese a partire dall’immediato dopoguerra, dagli anni subito precedenti l’incoronazione di Elisabetta II fino ad arrivare, con la stagione uscita quest’anno, al primo decennio degli anni Duemila: un resoconto dalle diverse dimensioni, che ci ha raccontato (ovviamente prendendosi diverse libertà narrative) il lato umano della famiglia reale inglese, mettendone in luce i lati più oscuri, ma anche la percezione della gente comune, tra smisurato amore o aperta avversione. La nostra fascinazione nei confronti di The Crown nel tempo non è cambiata, anche se, in particolare la stagione passata e la prima parte di questa, ci avevano lasciato con non pochi dubbi: dalla sempre minore importanza data ad una figura centrale – la regina Elisabetta II! – al il modo in cui si è deciso di trattare la morte di Diana. Dopo aver concluso la precedente recensione augurandoci un cambio di rotta per gli ultimi sei episodi, un qualche tipo di svolta che ci avrebbe fatto nuovamente innamorare della serie creata da Peter Morgan, possiamo finalmente dichiarare (dopo aver visto in anteprima tutte le puntate tranne l’ultima) di aver trovato quello che cercavamo, The Crown è tornato ad essere all’altezza delle sue precedenti stagioni.
Come vedremo in questa recensione di The Crown 6 Parte 2, una volta “superata” la morte di Diana, figura che però resta in qualche modo centrale nello sviluppo della trama, la serie ritorna a concentrarsi su un personaggio ingiustamente trascurato, ossia la Regina Elisabetta II della (finalmente) superba Imelda Staunton. Morgan punta però i riflettori anche sulle nuove generazioni, rendendo il secondo protagonista di questa stagione il principe William, giovane adulto alle prese con la perdita della madre ma anche con il peso del suo futuro. Un passaggio di testimone necessario tra “vecchio e nuovo”, che ci riporta con la memoria ai fasti di una prima stagione in cui una giovane donna si preparava ad assumersi le responsabilità totalizzanti del ruolo di regina. The Crown ritrova il proprio cuore focalizzandosi su Elisabetta e William, e noi non possiamo che dispiacerci che il viaggio nel dietro le quinte della monarchia inglese sia già finito, che gli episodi conclusivi siano purtroppo solo sei.
La trama: William ed Elisabetta dopo Diana
La stagione 6 riparte subito dopo la morte di Diana, William (interpretato in questa seconda parte da Ed McVey) sta per tornare a scuola ma i rapporti con il padre sono più difficili che mai: il ragazzo lo incolpa, infatti, di quanto successo alla madre. Il principe fatica a trovare una sua dimensione prima al liceo poi all’Università, accompagnato ovunque da una guardia del corpo e con la presenza sempre in agguato dei paparazzi, tanto che gli è difficile anche uscire con una ragazza. Se per riavvicinarsi al padre basterà l’intervento dei nonni, in particolare di un Principe Filippo (Jonathan Pryce) finalmente pronto ad ammettere le proprie mancanze come genitore, la sua vita amorosa prenderà una nuova svolta con l’entrata in scena della giovane – e bellissima – Kate Middleton (Meg Bellamy).
Nel frattempo, Elisabetta è alle prese con l’impatto che la morte di Diana ha avuto sulla percezione della monarchia: qualcosa è infatti cambiato e i sudditi britannici non sembrano più amare quanto un tempo la famiglia reale. Come se non bastasse, la popolarità del liberale Tony Blair (Bertie Carvel) sembra andare ad intaccare quella dei reali: sarà proprio a lui che Elisabetta chiederà suggerimenti per “svecchiare” la monarchia e riavvicinarsi al popolo, salvo poi comprendere che la vera essenza della monarchia risiede proprio nell’alone di mistero che la circonda, nel suo essere la necessaria testimonianza del passato dell’Inghilterra, della sua Storia. Il giubileo d’oro della regina si avvicina, ed Elisabetta vi si approccia con non pochi timori, ma potrebbe essere proprio la presenza di suo nipote William a darle la forza necessaria per affrontare un momento tanto importante quanto difficile…
Il necessario passaggio di testimone
Come vi accennavamo in apertura, la seconda parte della sesta stagione di The Crown mette in scena il necessario passaggio tra “vecchio e nuovo”, rendendo gli assoluti protagonisti della storia Elisabetta e William. Se uno dei maggiori difetti dei primi quattro episodi era stata, a nostro parere, l’eccessiva attenzione data a Dodi e Diana, in questa seconda tranche la serie sembra ritrovare il proprio focus, tornando sulla regina e dando finalmente ad Imelda Staunton la possibilità di brillare, ma senza trascurare le nuove generazioni, costruendo i chiaroscuri di un principe che viene percepito da tutti come il futuro della monarchia inglese.
Se l’arco narrativo con Kate Middleton è interessante – peccato non ci sia abbastanza tempo e spazio per approfondirlo a dovere -, tra gli episodi dedicati a William quello che ci toccato di più è il primo di questa seconda parte (il quinto, dal titolo Willsmania), in cui vengono messe in luce tutte le difficoltà vissute dal giovane principe, nuova preda dei paparazzi che un tempo avevano perseguitato sua madre. Se il “nemico” per William è inizialmente suo padre, che ritiene responsabile di aver spinto Diana in una situazione che l’ha poi portata alla morte, sarà grazie a Filippo che i due si riavvicineranno: il nonno, che si rende conto di aver in parte fallito come padre, lo aiuterà a capire quanto Carlo (Dominic West) si stia sforzando ad essere un buon genitore, pur non avendo alle spalle il miglior esempio a cui fare riferimento.
Raccontare la morte
Se Ed McVey funziona benissimo nel ruolo di William, la vera star di questi episodi è la regina di Imelda Staunton, a cui viene finalmente dato il giusto spazio. L’episodio in cui abbiamo maggiormente apprezzato questa sua ritrovata importanza è l’ottavo, dal titolo Ritz, in cui l’attrice divide lo schermo con Lesley Manville, che interpreta la principessa Margaret. È il rapporto tra sorelle questa volta ad essere centrale, e la serie, tramite una serie di flashback, ci riporta indietro ad un episodio di quando erano ancora adolescenti, alla prima notte dopo la fine della guerra e ad una festa al Ritz, in cui Elisabetta può passare qualche ora di spensieratezza senza pensare al futuro che l’attende.
Se non avevamo apprezzato come veniva raccontata la morte di Diana, quella di Margaret (che è stata un personaggio assolutamente centrale in tutta la serie) viene portata sullo schermo a nostro parere nel modo più giusto: è attraverso la malattia della sorella che la regina viene messa di fronte al passare del tempo, venendo privata di una delle figure più importanti della sua vita. Il rapporto tra le due, tanto quando erano giovani che nella maturità, è profondo e toccante, e permette di mostrare il lato più umano di una donna che è più a suo agio nelle dimostrazioni d’affetto nei confronti di “cani e cavalli” (come viene più volte sottolineato) piuttosto che con le persone.
Lo trascorrere del tempo, la “fine di un’era”, risulta più evidente che mai con l’uscita di scena di Margaret, e con Elisabetta che si affaccia al balcone di Buckingham Palace accompagnata dalle nuove generazioni, da coloro che prenderanno il suo posto: è con una certa di malinconia che concludiamo quest’ultima stagione di The Crown, decisamente soddisfatti ma anche dispiaciuti che non ci sia qualche altro episodio ad aspettarci, che questa storia non possa andare ancora un po’ più in là.
La recensione in breve
Gli ultimi episodi di The Crown coinvolgono lo spettatore come da tempo non accadeva: in un arco narrativo dedicato al principe William e alla regina Elisabetta ritroviamo finalmente ciò che ci aveva fatto innamorare della serie.
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