La serie: The English, del 2022 Creata da: Hugo Blick Cast: Emily Blunt, Chaske Spencer. Genere: Western. Durata: 50 minuti ca./6 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Paramount Plus, in lingua originale.
Trama: Il nativo americano Eli Whipp, dopo anni di eccellente servizio nell’esercito degli Stati Uniti, sogna di rivendicare per sé un lotto di terra in Nebraska, come previsto dalla legge. Lady Cornelia Locke, invece, giunge in America animata dal desiderio di vendetta contro il responsabile della morte di suo figlio. I loro cammini si intrecceranno, in un viaggio tra poesia e violenza…
Paramount Plus si conferma la casa del western: dopo il telefilm italoamericano That Dirty Black Bag (qui la nostra recensione) e gli spinoff di Yellowstone a sfondo storico 1883 e 1923 (ne abbiamo parlato qui), sulla piattaforma streaming debutta ora The English, una nuova miniserie britannica coprodotta da BBC e Amazon e ambientata nella selvaggia frontiera nordamericana di fine Ottocento.
Non c’è rischio di stancarsi, però: nelle pieghe del macro-genere western si cela un gran numero di sfumature differenti, e The English corre su un binario completamente diverso dalle altre serie appena citate.
Ci troviamo in pieno filone revisionista: le selvagge e incontaminate distese del Nord America non rappresentano più l’avventurosa terra delle mille opportunità, bensì un luogo di brutalità, violenza e sopraffazione, dove vige la legge del più forte, l’anarchia regna sovrana e i nativi vengono crudelmente sterminati dagli “inglesi” (un termine generico che qui indica l’uomo bianco, a prescindere dalle sue origini). Scopriamo di più con la nostra recensione di The English.
La trama: sogni e minacce nel cuore del selvaggio West
Per anni, il nativo Eli Whipp si è distinto nelle fila dell’esercito degli Stati Uniti: ha contribuito a dare la caccia ad alcuni pericolosi ricercati e si è perfino conquistato un grado.
Membro della tribù Pawnee, ha fatto questa scelta di vita per difendersi dai molti nemici della sua gente. Ora, al termine del suo eccellente servizio, desidera ottenere quanto la legge prevede per tutti coloro che hanno indossato l’uniforme americana, ossia alcuni acri di terra in Nebraska.
I suoi commilitoni, però, lo mettono in guardia: con la divisa era uno di loro, ma appena la deporrà, là fuori sarà considerato un semplice pellerossa, e perderà qualsiasi diritto.
La giovane nobildonna britannica Cornelia Locke, invece, è la figlia di un ricco latifondista che possiede mezzo Devon, giunta negli Stati Uniti alla ricerca di vendetta contro l’uomo che considera responsabile per la morte di suo figlio.
Le cose, però, non vanno secondo i piani: dopo essere giunta in carrozza fino a uno sperduto ostello nel mezzo del nulla, la donna incontra Eli, che è appena stato imprigionato e malmenato per il solo fatto di essere un nativo. Si offre di acquistare la sua libertà, ma il titolare dell’ostello cattura pure lei e si accinge a ucciderla: a quanto pare, il misterioso bersaglio della vendetta di lady Locke ha anticipato le sue mosse, e ha messo in palio una lauta ricompensa.
Eli e lady Cornelia sono così costretti a unire le forze e intraprendere un lungo viaggio attraverso il selvaggio West, di fronte alla costante minaccia di perdere la vita. “In America non ci saranno soltanto ladri e assassini”, sbotta la giovane, ma a ogni tappa del loro viaggio spunterà qualche pericoloso e sanguinario gruppo di “inglesi” pronto a smentire le sue parole…
Un viaggio in bilico tra violenza e poesia
Quella di The English è una narrazione revisionista, che rovescia il vecchio mito del self made man per condurci in una frontiera che, anziché profumare di sogni e riscatto, si rivela un abisso di violenza e anarchia degno della saga di Mad Max.
Al centro della serie c’è il grande tema del viaggio dell’eroe, declinato però in chiave picaresca, in un mondo popolato da assassini e farabutti dove conta soltanto sopravvivere a ogni costo. Nel deserto non vige alcuna legge o valore morale: soldati e assassini, osti e briganti prendono di mira chiunque passi, senza alcuna pietà per le donne e i bambini.
Per Hugo Blick le radici del sogno americano affondano nel sangue dei più deboli, nel genocidio degli indigeni e nella legge del più forte: quasi tutti i personaggi che Cornelia e Eli incontrano sulla loro strada perdono la vita, brutalmente massacrati dai malfattori o uccisi dai protagonisti nel tentativo di difendersi.
Le distese rocciose del West non sono soltanto uno sfondo, ma diventano anche una metafora dell’aridità morale dei suoi abitanti. Ogni insediamento è circondato dal nulla per centinaia di chilometri, l’aggregazione sociale non esiste, e la tentazione di cedere alla brutalità e all’avidità sembra impossessarsi davvero di chiunque.
A contrastare con questo cupo immaginario di sangue e violenza c’è però anche un’intesa nota poetica, espressa sia dalla lirica maestosità dei paesaggi, sia dalla profondità del rapporto che lega i due protagonisti.
“Era scritto nelle stelle – esordisce la voce sussurrante di lady Cornelia – e ci credevamo nelle stelle, tu e io. È buffo che, dopo tutti questi anni, mi resti solo più una parola. Una parola Pawnee, nella tua lingua: mi prendo cura di te”. Poco al di sotto della sua superficie più aspra, The English cela insomma un’anima delicata, esistenzialista e profondamente umana.
La magia delle immagini
Il vero punto di forza della serie, al di là di una sceneggiatura particolarmente ispirata e della marcata venatura lirica che ne pervade tutti e sei gli episodi, sta soprattutto nella bravura del suo regista e nella potenza della sua fotografica, che ci conduce nel cuore dell’America western.
Paesaggi mozzafiato, natura incontaminata e un senso di straordinaria bellezza scenografica dominano molti fotogrammi, e rivelano una sorprendente cura della componente artistica, che tuttavia non sconfina mai nel virtuosismo fine a se stesso, e serve a costruire una poetica d’autore decisamente coerente.
La regia di Hugo Blick, al tempo stesso, funziona nel migliore dei modi anche quando deve mettere in scena sequenze d’azione o di violenza, riuscendo a rendere quasi palpabile il senso di minaccia che traspare dagli ultimatum e dalle varie disavventure che coinvolgono i nostri malcapitati eroi.
Una galleria di personaggi degna dei fratelli Coen
Emily Blunt, già star di Il Diavolo veste Prada, La Ragazza del Treno e A Quiet Place, è il volto più noto di un cast formidabile, che suggella il trionfo qualitativo di The English.
Per l’indomita lady Cornelia, l’avventuroso viaggio attraverso l’America rappresenta un autentico racconto di formazione, ricco di emozioni, scoperte, delusioni e colpi di scena, e l’attrice riesce a regalarci tutta la profondità del suo dolore e la forza della sua determinazione.
Altrettanto memorabile è la prova di Chaske Spencer, che dimostra di essersi lasciato alle spalle i di Twilight: il suo Eli Whipp è il vero eroe della serie, ma cela un passato oscuro e tormentato, dal momento che anche lui si è macchiato di atti altrettanto brutali quanto quelli commessi dai loro nemici.
Il suo non è il classico sogno americano delle storie western, ma è semmai il desiderio di rivalsa di chi ha sempre abitato quelle terre, e ne vuole indietro appena una manciata di acri per riscattare la sorte del suo popolo.
Una figura poliedrica e complessa, a cui Spencer dà vita e forma nel migliore dei modi.
Completa il quadro la variopinta galleria dei personaggi incontrati dai protagonisti nel corso delle loro rocambolesche peripezie: nei panni del locandiere c’è un inedito Ciarán Hinds (Rome, Game of Thrones, The Terror), mai così cinico e minaccioso, e al suo fianco ritroviamo pure l’eccellente Toby Jones nei panni del suo piccolo e ingegnoso tirapiedi.
C’è la sinistra e inquietante donna con gli occhiali neri interpretata da Nichola McAuliffe, sopravvissuta allo scalpo di un Cheyenne, e spicca soprattutto David Melmont, un villain odioso e spregevole, costantemente in bilico tra lucida crudeltà e totale follia, interpretato da un magistrale Rafe Spall.
Un cast davvero iconico, degno di un film dei fratelli Coen.
La recensione in breve
Poetica e brutale al tempo stesso, la miniserie The English rivisita i luoghi comuni del western svelandoci il volto più selvaggio dell'espansione americana verso occidente. Al tempo stesso, grazie a un cast poliedrico e a una regia ispirata, ci regala sprazzi di lirismo e poesia.
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Voto CinemaSerieTv