La serie : Welcome to Wrexham 2, 2023. Cast: Ryan Reynolds, Rob McElhenney, Humphrey Ker. Genere: documentario, sportivo. Durata: 25 minuti ca. /15 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Le nuove avventure della squadra di calcio gallese Wrexham A.F.C., acquistata dagli attori americani Ryan Reynolds e Rob McElhenney.
Nel 2022, la domanda era: come rendere accattivante per il pubblico americano un fenomeno che ha poco appeal negli Stati Uniti come il calcio? Aggiungerci due grandi star dello show business statunitense. Così è nata una delle più piacevoli sorprese del canale FX (in Europa in streaming su Disney+), un documentario (di cui potete trovare la nostra recensione della prima stagione) dove passione e ironia vanno di pari passo, grazie anche ai due protagonisti della surreale vicenda. E così, conclusasi la messa in onda lineare negli USA, ecco che anche il pubblico nostrano può godersi il ritorno di una certa squadra gallese, di cui parliamo nella nostra recensione di Welcome to Wrexham 2, disponibile da subito con tutti gli episodi (15, tre in meno rispetto alla prima stagione).
Let’s talk about Wrex, baby
![Welcome to Wrexham](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/coverlg.jpeg)
Nelle puntate precedenti: durante la lavorazione della serie Mythic Quest per Apple TV+, il co-creatore e protagonista Rob McElhenney si è appassionato al sistema calcistico inglese tramite l’attore Humphrey Ker, presenza ricorrente nello show e marito della co-creatrice Megan Ganz. Particolarmente interessante per lui è la struttura piramidale fatta di promozioni e retrocessioni, e così ai due viene in mente di acquistare una squadra attualmente nelle retrovie e aiutarla a salire di livello, operazione portata avanti con l’aiuto di Ryan Reynolds. Un sogno che però non si è avverato nel 2022, come raccontano direttamente Reynolds e McElhenney nell’obbligatorio e autoironico riassunto: per la quinta stagione calcistica consecutiva, il Wrexham è rimasto esattamente dov’era. Ora la speranza è di riuscirci un anno dopo, con incoraggiamenti che includono una visita del neo-sovrano britannico Carlo III.
Dura Wrex, sed Wrex
Se nella prima stagione il centro di interesse era il punto di vista dei due neoproprietari della squadra – il canadese Ryan Reynolds, famoso per il franchise di Deadpool, e l’americano Rob McElhenney, noto attore televisivo – e il loro approccio da neofiti aiutava a contestualizzare e chiarire il sistema calcistico inglese, e il gioco in generale, per il pubblico meno avvezzo a quell’universo, nella seconda il duo può permettersi di stare più sullo sfondo – nel primo episodio appaiono quasi esclusivamente tramite una conversazione Zoom che apre e chiude la puntata – e lasciare lo spazio allo staff della squadra, ai giocatori, alle loro famiglie, e alla passione comune che li unisce nel tentativo di rendere più importante il Wrexham. Non mancano neanche i tifosi e gli abitanti della regione, i quali sottolineano come lo show, al netto della sorte della squadra stessa, abbia comunque avuto un impatto positivo sulla comunità.
Wrex Bomb, Wrex Bomb, You’re a Wrex Bomb!
![Welcome to Wrexham](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Welcome-to-Wrexham-Season-2-Rob-McElhenney-Ryan-Reynolds.webp)
Come spesso capita con docuserie di successo, c’è un lato autoriflessivo – come accaduto ad esempio su Netflix con la Formula 1 – che contribuisce alla drammaturgia di un ritratto umano che conserva la sua natura di intrattenimento ma non esita ad andare più in profondità con argomenti non propriamente umoristici (vedi l’impegno dei giocatori per aiutare i bambini in difficoltà). E sono proprio le vicende private dei membri della squadra, promossi a veri protagonisti della serie dopo che gli americani avevano inevitabilmente attirato tutta l’attenzione nel ciclo inaugurale, a rendere più accattivante questo racconto che segue un canovaccio prevedibile – per quanto ancorato nella realtà, il Wrexham è anche il classico underdog del genere sportivo – ma appassionante, ideale per gli orfani di Ted Lasso e piacevole outsider nel contesto della programmazione di FX che da una ventina d’anni è un canale noto soprattutto per storie di antieroi.
La recensione in breve
La seconda stagione della serie sulla squadra di calcio gallese è più attenta al lato umano, esaurita la premessa dei due outsider americani proprietari del team, e accentua con intelligenza la dimensione corale di questo ritratto di una comunità unita dalla passione per lo sport.
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Voto CinemaSerieTV