La serie: Monarch: Legacy of Monsters, del 2023 Creata da: Chris Black, Mark Fraction. Cast: Anna Sawai, Kurt Russell, Wyatt Russell Genere: Avventura, fantascienza. Durata: 50 minuti/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Apple Tv+.
Trama: Nel 2014, dopo la devastante battaglia tra Godzilla e due MUTO, l’adolescente Cate Randa viaggia in Giappone per far luce sulla scomparsa di suo padre. Qui scoprirà di avere un fratello, e che le radici della loro famiglia si intrecciano con quelle dell’organizzazione segreta Monarch…
Inaugurato nel 2014 dal solido Godzilla di Gareth Edwards, il cosiddetto Monsterverse di casa Legendary è l’universo cinematografico condiviso dedicato ai giganteschi e primordiali kaiju.
Ad oggi, la saga vanta quattro film (Godzilla, Kong: Skull Island, Godzilla: King of Monsters e Godzilla vs Kong) e, ad aprile 2024, tornerà nelle sale con un quinto atto, ossia Godzilla X Kong: The New Empire di Adam Wingard.
L’espansione narrativa, però, non si limita soltanto alle sale: già a giugno il Monsterverse ha mosso un primo, timido passo alla conquista del piccolo schermo con la serie animata Skull Island (qui la nostra recensione), e ora ne muove uno assai più importante, con un ciclo di dieci puntate in live action per Apple Tv+.
Come vedremo nella nostra recensione di Monarch: Legacy of Monsters, però, non si tratta di un mero spin-off televisivo: l’obiettivo dei creatori Chris Black e Mark Fraction era quello di raccontare una storia ambiziosa, ambientata su più livelli temporali e capace di arricchire l’universo narrativo della saga, esplorando le origini della sotterranea organizzazione Monarch. È per questo che la produzione ha messo in campo un budget di alto profilo e ha mobilitato il carisma di Kurt Russell e di suo figlio Wyatt. Ma sarà riuscita a reggere il confronto con i titoli cinematografici?
La trama: le origini della Monarch e l’ombra dei Titani
Nel 2014, poco dopo la devastante battaglia tra Godzilla e due MUTO nella baia di San Francisco che ha rivelato al mondo l’esistenza delle creature primordiali note come Titani, la giovane Cate Randa si reca a Tokyo per far luce sulla recente scomparsa di suo padre Hiroshi. Diversamente da quel che si potrebbe pensare, l’uomo non ha perso la vita tra le macerie della città: al termine del cataclisma Hiroshi si è anzi sincerato che sua figlia stesse bene e fosse al sicuro, per poi darsi alla macchia durante l’evacuazione dopo averle accennato a una misteriosa missione.
Poco tempo dopo, è stato dato per disperso in un incidente aereo, e il corpo non è mai stato ritrovato.
A Tokyo, però, Cate scopre un’altra sconvolgente realtà: suo padre conduceva una vita parallela, era sposato con un’altra donna e aveva persino un altro figlio, Kentaro.
Frugando tra le sue cose, i due fratellastri si imbatteranno in un dossier proveniente dalla remota isola di Skull Island, al cui interno sono celati tutti i segreti dell’enigmatica organizzazione Monarch. Ben presto gli agenti di Monarch si metteranno sulle loro tracce, e i due si troveranno costretti a chiedere aiuto alla giovane hacker May, ex fidanzata di Kentaro.
La vera storia, però, ha avuto in realtà inizio negli anni Cinquanta, quando il tenente americano Lee Shaw ha ricevuto l’ordine di proteggere la bella e geniale scienziata giapponese Keiko Miura e di scortarla durante un’indagine su un picco radioattivo nelle Filippine.In quell’occasione i loro sentieri si sono incrociati con quello del giovane criptozoologo Bill Randa, e l’improbabile trio ha fatto il suo primo incontro con la stirpe primordiale dei Titani…
Una storia a misura d’uomo
Siete avvisati: come si può intuire fin dal titolo, Monarch: Legacy of Monsters non è affatto una serie che parla di kaiju, bensì dell’organizzazione segreta che, a partire dagli anni Cinquanta, si è occupata di studiare i giganteschi mostri primordiali che popolano le viscere della terra.
Ciò non significa che Godzilla e gli altri Titani non siano presenti: i mostri compaiono eccome, e non tradiscono affatto le attese degli appassionati.
In piena linea con il marchio di fabbrica Apple Tv+, il comparto tecnico della serie non bada a spese, la CGI è molto curata e il risultato è davvero impressionante sotto tutti i punti di vista. Per rispondere alla domanda iniziale – che nei mesi scorsi ha tenuto con il fiato sospeso molti appassionati – Monarch: Legacy of Monsters non ha davvero nulla da invidiare ai film, quindi non commettete l’errore di sottovalutarlo!
Questa volta, però, il focus del racconto è un altro, e i kaiju sono soltanto dei comprimari: quella della nascita e dell’eredità della Monarch è una storia tutta umana, con tanta avventura e un pizzico di spionaggio. Forse potrà rimanerne deluso chi ha criticato i primi capitoli della saga per l’eccessivo spazio attribuito ai personaggi umani, e ha preferito il nuovo corso di Adam Wingard inaugurato nel 2021 con Godzilla vs Kong. Da parte nostra, invece, riteniamo che Monarch: Legacy of Monsters rappresenti finalmente un passo importante nella giusta direzione, e contribuisca a ravvivare la profondità e il fascino dell’intero Monsterverse, riportandolo ai fasti di Godzilla: King of Monsters.
La serie, peraltro, fa un ottimo lavoro nel cucire insieme personaggi ed eventi visti al cinema: pur essendo ampiamente apprezzabile anche come prodotto a sé stante, Monarch: Legacy of Monsters riesce a trasmettere l’idea di un universo narrativo solido e interconnesso, e conferisce profondità all’intera saga.
Ai piedi dei giganti
La scelta vincente dei creatori Chris Black e Mark Fraction, tuttavia, non consiste soltanto nel riportare il baricentro narrativo sull’umanità e sul suo rapporto con i Titani, ma anche nel tornare alle origini della saga adottando un taglio meno umoristico e più avventuroso.
Anziché limitarsi al mero intrattenimento, la serie Apple Tv+ scava in profondità alla ricerca dell’avvincente senso di mistero che aveva animato i suoi primi capitoli cinematografici, senza dimenticarsi di esplorare anche le conseguenze delle roboanti battaglie viste sul grande schermo.
Del resto, come si può tornare alla routine quotidiana dopo un trauma come quello della battaglia di San Francisco? In un’epoca post-Covid, le allusioni alle paure della contemporaneità evidentemente non mancano, e affondano le proprie radici anche nei nuovi incubi nucleari e nell’ansia originata dai cataclismi climatici all’orizzonte.
La correzione di rotta e di tono giova all’intero universo narrativo: raccontati “dal basso”, i Titani ritornano a essere creature oscure e affascinanti, giganteschi e insondabili custodi della natura la cui esistenza stessa mette in crisi ogni pretesa antropocentrica.
Di fronte alle colossali creature che vivono nella terra cava, l’umanità non soltanto scopre di non essere sola, ma comprende di non essere neppure così importante come finora aveva sempre creduto di essere.
Conferme e sorprese
Kurt Russell è formidabile, ma questa non è certo una novità. Sul talento della star di La Cosa e Fuga da New York non serve certo spendere molte parole, per cui ci limitiamo a confermarvi che il suo carisma inossidabile anche stavolta non dà il minimo segno di cedimento. Un plauso particolare va invece alla geniale scelta di affiancarlo al suo carismatico figlio Wyatt nei panni del medesimo personaggio a oltre 50 anni di distanza: i due sono fisiologicamente in perfetta sintonia, e riescono a plasmare un Lee Shaw davvero memorabile, che inevitabilmente giganteggia sull’intero cast della serie.
A fianco dell’ennesima conferma della bravura attoriale di padre e figlio, però, Monarch: Legacy of Monsters ci permette anche di scoprire alcune nuove promesse che, finora, erano del tutto sconosciute al grande pubblico. Stiamo parlando anzitutto della sorprendente Anna Sawai, protagonista della linea temporale contemporanea, che dopo essersi distinta in Pachinko, conquista ora i riflettori in un titolo di profilo ancora maggiore, in attesa di rivederla a febbraio nella miniserie Shogun, su Disney Plus. Non sfigurano neppure Ren Watabe (Kentaro), l’affascinante Mari Yamamoto (Keiko Miura) e Kiersey Clemons (May), ovvero la Iris West di Zack Snyder’s Justice League, poi ingiustamente relegata a un ruolo minore nel disastroso The Flash di Andy Muschietti. Anche per lei, la serie rappresenta una grande occasione di riscatto. La ciliegina sulla torta è però il grande ritorno del mitico John Goodman, che torna a vestire i panni del personaggio già interpretato in Kong: Skull Island. La sua presenza, oltre a rappresentare – come sempre – un valore aggiunto, rappresenta anche l’ennesima conferma del grande lavoro di interconnessione narrativa svolto dagli autori.
La recensione in breve
Monarch: Legacy of Monsters segna un ritorno alle origini per la saga di Godzilla e Kong, con un ritrovato senso di avventura, fascino e mistero. Apple Tv+ colpisce nel segno, e dimostra che i kaiju possono trovare spazio anche sul piccolo schermo.
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Voto CinemaSerieTv