Visto da fuori sembra quasi un cibo alieno, ma il cyber egg, protagonista della serata di ieri a MasterChef Italia 13 è una vera prelibatezza. Creato da chef Davide Scabin nel 1998, l’uovo cibernetico è un fagottino trasparente che contiene caviale Asietra, scalogno, tuorlo crudo, pepe e vodka. Tutto avvolto in pellicola da cucina e tenuto insieme da un filo di nylon dal diametro millimetrico.
Non è certo una ricetta che si cucina di ritorno da una dura giornata di lavoro, ma la preparazione può essere un cimento anche per le e gli chef casalinghi (dotatevi di pazienza, però). Il segreto sta nello stendere la pellicola in foglio doppio, incamerando aria (servirà in fase di chiusura). Sembra una cosa facile, ma non è così immediata.
Al centro vanno messi 15 grammi di caviale, lo scalogno tritato molto finemente, il tuorlo, una bella macinata di pepe e due gocce di vodka. Gli angoli della pellicola, poi, si portano verso il centro e sigillati a mo’ di fagotto, arrotolando poi il cellophane su sé stesso. Per assicurare tutto, si annoda con il filo di nylon et voilà, il cyber egg è pronto.
![Niccolò e il cyber egg di Scabin](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Niccolo-e-il-cyber-egg-di-Scabin.jpg)
Lo stesso Davide Scabin, che avevamo già visto in MasterChef Italia 13, nei panni del giudice ombra della prima fase (lo avevamo sgamato quasi in tempo reale), raccomanda che si serva il cyber egg con vodka secca ghiacciata. E senza posate.
La pellicola, infatti, si incide con l’uso di un bisturi affilato e poi si succhia. Niccolò, lo spassoso medico che sta ben figurando in questa edizione di MasterChef ha compiuto l’operazione (è il caso di dirlo) non senza qualche difficoltà. Settimino, invece, non ha apprezzato proprio il piatto. Il resoconto della serata di ieri lo trovate qui. Uova comprese.