Il 26 dicembre 2023 L’esorcista ha compiuto ben 50 anni e, nonostante il tempo trascorso, è ancora oggi ritenuto uno dei film più spaventosi di sempre (sebbene la paura sia un sentimento estremamente soggettivo e relativo alla sensibilità di ognuno di noi). Eppure, all’epoca (era il lontano 1973), il film ha scatenato le reazioni più disparate da parte degli spettatori che, negli Stati Uniti e persino in Italia, riempirono tutti i cinema che proiettavano il capolavoro di William Friedkin – tutto merito del valore effettivo del film o (anche) di una campagna marketing sapientemente orchestrata in modo tale da sottolineare alcune “stranezze” accadute sul set durante le riprese e l’alone di storia vera attorno al titolo? Procediamo con estrema cautela, iniziando dai cosiddetti reception studies attorno a L’esorcista.
Alla sua uscita nei cinema americani, avvenuta il 26 dicembre 1973, L’esorcista sconvolse la maggior parte degli spettatori, usciti dalle proiezioni turbati e impauriti. Dopo aver visto quel film in sala, molte persone svilupparono un astio nei confronti del cinema horror; altre, invece, non riuscirono a tenere a bada il proprio intestino, scegliendo di abbandonare la proiezione; altre ancora – i più gradassi – speravano con tutto il cuore di assistere davvero alla visione del film più spaventoso di tutti i tempi. Un articolo del New York Times datato 1974 ha raccontato l’isteria collettiva che ha circondato i primi mesi in sala di L’esorcista.
A New York, dove il film venne proiettato in poche sale, gli spettatori affrontarono ore in fila a temperature che sfioravano persino i -14 gradi, a volte sotto pioggia e nevischio, pur di riuscire ad acquistare un biglietto; in alcuni casi, la folla che si radunava fuori dai cinema creava disordini e richiedeva l’intervento della polizia. Le notizie di forti reazioni da parte del pubblico, tra cui racconti di nausea e svenimenti, si erano diffuse velocemente aumentando la curiosità riguardo al film. Pare che alcuni cinema abbiano fornito delle apposite buste (rinominate “Esorcist barf bag”) in caso di nausea. Un recensore della rivista Cinefantastique dichiarò che c’era così tanto vomito in bagno durante la proiezione a cui aveva partecipato che era impossibile raggiungere i lavandini.
![L'Esorcista](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/03/1-11.jpeg)
Alcune reazioni del pubblico che si recò in sala per la visione di L’esorcista confluirono in un documentario di 20 minuti intitolato Cultural Impact of The Exorcist che sottolinea il gran numero di persone che si è recato in sala a vedere il film e che ha abbandonato il cinema dopo circa un’ora per paura e disturbi intestinali. Alcuni spettatori non riescono nemmeno a esprimersi e citano Regan utilizzando il pronome “lei”, evitando di nominarla. Il documentario in questione è disponibile su YouTube.
L’eredità di L’esorcista è stata talmente importante da essere studiata ancora oggi. Dal 1973 al 1999, il titolo diretto da William Friedkin è stato l’horror con il maggiore incasso di tutti i tempi al botteghino, scalzato soltanto da Il sesto senso, e si è posto come l’iniziatore della trasformazione del genere in ambito mainstream. Tutto merito della qualità del film e della strategia di marketing. Innanzitutto, in un’intervista per il New York Times successiva al primo giorno di riprese in un ospedale di New York, William Friedkin insisteva sul fatto che il suo film fosse tutto meno che un qualcosa di fittizio. L’obiettivo del regista era quello di sottolineare il carattere di verità della storia realmente accaduta alla base del racconto portato in scena , ponendo l’attenzione sul fatto che il padre del ragazzino posseduto, nella realtà, fosse membro del Ku Klux Klan prima di convertirsi al cattolicesimo e che, in una conversazione privata, la zia gli avesse rivelato che il suo letto era soggetto a fenomeni di levitazione. Anche in occasione di ulteriori interviste rilasciate a horror magazine e ad autori di libri, il regista ha continuato a calcare la mano sul concetto di set stregato e di maledizioni scagliate nei confronti della produzione del film, poi drasticamente smentite di recente. C’è di vero però, che nel cast de L’esorcista ci fu anche un vero serial killer, che ispirò il film successivo di Friedkin, il torbido Cruising.
![Il diavolo ne L'esorcista](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2022/07/lesorcista-diavolo.jpg)
Nonostante stesse producendo il titolo, Warner Bros Pictures non credeva nel progetto, a tal punto da evitare qualsiasi anteprima per la stampa e da distribuire il film in poche e selezionate sale . L’enorme media per copia, però, convinse Warner ad aumentare la sua diffusione, scelta che consentì al film di trasformarsi nel maggiore successo fino a quel momento per la casa di produzione. Tra l’altro, il titolo è stato ritenuto a tal punto rispettabile da essere insignito di due Premi Oscar e quattro Golden Globes. L’emergenza dell’horror moderno nella cultura di massa ha avuto inizio da Rosemary’s Baby ma ha raggiunto l’apice proprio con L’esorcista – coincidendo con un periodo di profonda trasformazione del sistema hollywoodiano e di crisi nella storia della cultura e del cinema americano.
Recentemente, Blumhouse ha prodotto un remake del cult di William Friedkin (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di L’esorcista – Il credente) e si appresta a realizzare una nuova trilogia interamente diretta da David Gordon Green. Ricordiamo che L’esorcista è in streaming.