Il film: Hors-saison, 2023. Regia: Stéphane Brizé. Cast: Guillaume Canet, Alba Rohrwacher, Sharif Andoura, Lucette Beudin.
Genere: drammatico. Durata: 115 minuti. Dove l’abbiamo visto: alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in lingua originale.
Trama: Due ex-amanti si ritrovano dopo quindici anni quando lui, in vacanza, si imbatte in lei.
Tra il 2015 e il 2021, esclusa la breve digressione dell’adattamento letterario Une vie (dal romanzo di Guy de Maupassant), il regista francese Stéphane Brizé si è fatto notare per un trittico sui diritti dei lavoratori, con Vincent Lindon protagonista, di cui i primi due capitoli sono stati presentati a Cannes (con premio a Lindon per La legge del mercato) e il terzo a Venezia. Due anni dopo la conclusione di quel ciclo, il cineasta è tornato a Lido, chiudendo il concorso principale con il suo nuovo lungometraggio, un racconto molto diverso da quelli che lo hanno reso un nome maggiore del cinema transalpino contemporaneo a livello internazionale. E di questo racconto parliamo nella nostra recensione di Hors-saison.
La trama: non ci sono più le mezze stagioni
Mathieu è un attore di successo, che si prende una pausa dalla vita frenetica parigina per una talassoterapia in un albergo di lusso sulla costa. Sta valutando due copioni, ed è segretamente tormentato dal suo agente perché ha deciso, di punto in bianco, di abbandonare uno spettacolo teatrale un mese prima del debutto. E poi, in quella località dove lui sta ufficialmente ricaricando le batterie, non c’è solo la terapia. C’è anche Alice, insegnante di piano, con cui ha avuto una relazione quindici anni addietro. Vecchie ferite si riaprono, ma si riaccende anche la passione, e i due devono capire se questo incontro “fuori stagione” stravolgerà di nuovo le loro vite, dopo gli anni passati su due percorsi separati.
Il cast: l’Alba di Guillaume
Accantonato – per ora – il sodalizio con Lindon, Brizé si avvale in questa sede del talento di Guillaume Canet, che si presta simpaticamente al gioco nei panni di un attore in crisi e si riprende artisticamente dopo la doppia delusione, davanti e dietro la macchina da presa, di Asterix & Obelix – Il regno di mezzo. Al suo fianco, radiosa e con una nuova forza espressiva conferita dai dialoghi in francese (come già accaduto in alcune altre occasioni in progetti in cui non parla italiano), una bravissima Alba Rohrwacher, che insieme al collega crea un ritratto credibile e toccante di una coppia unitamente disunita, un rapporto segnato dalle pieghe del tempo (Canet, classe 1973, abbraccia pienamente l’approfondimento psicologico legato alla sua vera età, senza alcuna vanità da star). Nel cast di contorno, limitato perché il film si concentra essenzialmente sui due protagonisti, si fa ammirare Lucette Beudin nel ruolo di un’amica di Alice.
Ritratto di un amore in fiamme
Laddove nel già menzionato trittico la drammaturgia asciutta di Brizé scivolava proprio quando cercava di spostare minimamente l’attenzione sul privato dei suoi protagonisti, qui la componente intima è potentissima, veicolata da addolorati e imbarazzati silenzi, frasi spezzate a metà e sguardi di intesa che suggeriscono un vissuto che possiamo esperire pur non vedendolo mai. Volutamente paziente nel suo approccio, il regista introduce gli elementi con calma, facendo riaffiorare desideri e rancori per generare un crescendo emotivo guidato dalla sincerità delle interpretazioni e dalla schiettezza della regia. Con qualche caduta di ritmo (come negli altri film di Brizé, le sottotrame, per quanto non prive di fascino, appesantiscono leggermente l’andamento generale del racconto), ma che al termine delle quasi due ore sono solo un lontano ricordo, destinato a sbiadire a differenza dell’affiatamento fra Mathieu e Alice, una serie di brevi incontri dove ogni secondo conta e arriva dritto al cuore, per loro e per chi sta guardando.
La recensione in breve
Stéphane Brizé passa dai diritti dei lavoratori a una storia d'amore, e il tocco intimo arriva dritto al cuore grazie all'asciuttezza dello stile del regista e le impeccabili interpretazioni dei due attori principali.
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Voto CinemaSerieTV