Con il film The Deliverance – La redenzione, il regista Lee Daniels racconta la storia realmente accaduta di una famiglia che si trasferisce in una casa infestata da presenze demoniache che nel corso dei mesi diventano sempre più insidiose. Prima di affrontare il maligno, nel finale del film, la protagonista Ebony Jackson, dovrà confrontarsi con i suoi demoni interiori.
La trama di The Deliverance – La redenzione vede protagonisti Ebony Jackson (Andra Day) una donna con problemi di alcolismo che dopo la separazione da suo marito si è appena trasferita in una nuova abitazione insieme ai suoi tre figli, Andre, Nate e Shante e a sua madre Alberta (Glenn Close) una paziente oncologica, con la quale ha un rapporto conflittuale. Sin dall’inizio in casa iniziano a verificarsi cose strane: sciami di mosche arrivano su dalla cantina maleodorante e poi il figlio minore, Andre, inizia a parlare con un amico immaginario, che tanto immaginario non è. I Jackson sono una famiglia di colore – fatta eccezione per Alberta – che vive una realtà complicata. Andre viene bullizzato da altri ragazzini, a Ebony fatica a tenere a bada la sua dipendenza e a far quadrare i conti, visto che ci sono anche le cure di sua madre da pagare. In più, i Jackson sono monitorati dai servizi sociali, che sospettano di abusi nei confronti dei figli. Quando la loro situazione sembrerà ormai senza via di uscita, nel momento in cui tutto sembra davvero perduto, accadrà un piccolo miracolo che riporterà tutto al suo posto.
Il finale di The Deliverance – la redenzione: l’amore di due madri sfida il maligno
La spiegazione del finale di The Deliverance – la redenzione è in quell’ultimo istante, durnate il quale Ebony sta per essere uccisa dal diavolo che ha cambiato aspetto più volte e ora ha le sue fattezze: la donna sente la voce di sua madre Alberta che la invita ad affidarsi a Dio e capisce che sua madre, con la quale ha sempre avuto un rapporto complicato, le ha sempre voluto bene e continua a volergliene anche dall’alto. In questo momento in cui Ebony affronta il suo demone personale (non a caso il diavolo ha preso proprio le sue sembianze) riesce a ritrovare tutta la sua fede in Dio e tutta l’energia per allontanare il diavolo e rispedirlo all’Inferno.
Andre è salvo, così come anche gli altri due figli, affidati ai servizi sociali. Nella scena successiva i Jackson fanno ritorno a Philadelphia e Ebony dice ai figli che lei e il loro papà hanno deciso di darsi una nuova possibilità e di provare a far funzionare la loro relazione.
L’esorcismo: quando il diavolo cambia faccia e attacca chi ami
Facciamo un piccolo passo indietro e ricostruiamo cosa succede prima che Ebony si ritrovi a dover effettuare un esorcismo da sola. Ebony va in ospedale, dove è ricoverato suo figlio Andre e lo porta via di nascosto, fingendosi un’infermiera. Lo porta dall’apostolo Bernice James, che le spiega brevemente che durante il rito dovrà stare attenta, perché il Diavolo è manipolatore e cercherà di colpirla attraverso i suoi affetti più cari. Quando Bernice inizia ad aspergere acqua santa sul bambino, questi si trasforma rapidamente in una versione demoniaca di Alberta, la madre di Ebony, che prima la implora di liberarla dalle catene che le sono state messe ai polsi e ai piedi, poi la insulta con epiteti volgari. Allo stesso tempo, l’esorcismo ha un impatto anche sugli altri due figli di Ebony, che si trovano altrove, come se tutta la famiglia fosse posseduta, con Andre a fare da veicolo principale per il demonio.
Quando il diavolo prende il sopravvento e uccide Bernice, Ebony va ad affrontarlo nel luogo della casa nel quale ha iniziato a manifestare la sua presenza: la cantina. Facendosi luce con una torcia, Ebony ritrova suo figlio, con fattezze normali, che tenta di ingannarla. In pochi minuti il diavolo cambia di nuovo aspetto e stavolta per Ebony è come guardarsi allo specchio, perché il diavolo ha la sua faccia, i suoi abiti e le sue fragilità. Come abbiamo spiegato prima però, nel momento in cui sta per ucciderla, Ebony rivive i momenti felici con la sua famiglia e diventa consapevole dell’amore di sua madre, nonostante i contrasti. Il diavolo si rende conto che qualcosa in Ebony è cambiato e prova anche a manipolarla dicendole che nessuno la ama, né i figli, né sua madre, ma invano.
Come sono andate le cose nella realtà?
Come abbiamo spiegato a proposito della storia vera di possessione diabolica che ha ispirato il film The Deliverance, nella realtà – ammesso che si decida di credere a quel che è accaduto – le cose andarono diversamente, perché si trattò di un esorcismo tradizionale, che fu portato avanti nell’arco di alcune settimane. In altri articoli vi abbiamo spiegato che fine ha fatto Latoya Ammons, la vera protagonista di questa storia accaduta nell’indiana e soprattutto che fine hanno fatto i suoi figli – sui quali, anni dopo si è abbattuta un’altra tragedia.
Il confronto inevitabile con L’Esorcista
Un aspetto interessante del film di Lee Daniels, è che sebbene cerchi di distaccarsi dal modello de L’Esorcista – operazione che in cinquant’anni dall’uscita del film di Friedkin non è riuscita praticamente a nessuno – inevitabilmente ne ricalca lo schema narrativo. Come ne accade ne L’Esorcista infatti, la protagonista è una madre separata che si trasferisce con la prole in una casa nuova. Il figlio inizia a manifestare comportamenti strani e inquietanti fino a quando la sua possessione si rivela. Chris MacNeill ne L’esorcista non ha problemi con sua madre, ma li ha padre Karras, che infatti vede la bambina trasformarsi in sua mamma, durante il rito e continua ad essere perseguitato da immagini di sua madre proiettate dal maligno. La differenza più grande, a livello narrativo, tra L’Esorcista e La redenzione è l’ambientazione: i protagonisti del film di Friedkin sono bianchi, benestanti e lavorano nel cinema, mentre nel film di Daniels sono neri problematici e con evidenti difficoltà sociali ed economiche. A proposito, sapevate che nel cast de L’Esorcista, c’era un vero serial killer e appare anche in una scena?