Quando l’inverno apre le sue porte, trascinando con sé giornate uggiose e grigie, quel che viene compromesso è il morale di ognuno di noi, il quale va di pari passo con il tempo capriccioso. Spesso non basta tirarsi su con una passeggiata all’aperto – quando è possibile – o con una cioccolata calda, a volte ciò di cui si ha veramente bisogno è staccare la spina dal mondo esterno, mettendo in stand-by la realtà circostante per qualche ora. A venirci in soccorso, quasi fossero programmate per questo, sono le serie tv comedy, quel genere in grado di darci accesso a un universo in cui storie, personaggi e dinamiche sono tutte legate da un unico fil rouge: la spensieratezza.
Ad oggi, tutte le piattaforme di streaming propongono una quantità infinita di prodotti seriali: basta sfogliare il catalogo e apparirà così tanto materiale da non sapere neppure dove andare a cliccare. Ecco perché una guida potrebbe essere d’aiuto. Per questo ti proponiamo quelle che secondo noi sono le migliori serie tv comedy per un momento di relax e divertimento: a voi basta solo accomodarvi sul divano e schiacciare play.
1. Friends (1994 – 2004)
Dopo la morte di Matthew Perry, l’indimenticabile Chandler, Friends sembra aver acquistato ancora più valore. Forse perché ogni volta che ne vediamo una scena adesso viene da pensare a Perry e alla sua dolcezza. La sitcom della NBC è in assoluto una delle produzioni più alte di questi ultimi anni. La storia ruota attorno a un gruppo di sei amici, Rachel (Jennifer Aniston), Phoebe (Lisa Kudrow), Ross (David Schwimmer), Chandler (Matthew Perry), Monica (Courtneney Fox) e Joey (Matt LeBlanc), che vivono nello stesso palazzo a New York e affrontano le giornate insieme.
Fra problemi, storie d’amore e simpatiche avventure, il loro legame diventa sempre più forte e profondo. Un buon motivo per guardare la serie? Il messaggio sull’amicizia, un legame indissolubile che si può avere nella propria vita se solo si impara a coltivarlo. Nel panorama seriale, Friends è considerata un vero e proprio fenomeno di successo, un prodotto che è stato in grado di stregare intere generazioni. La sua fama, infatti, ha continuato a crescere anche in seguito all’ultimo episodio andato in onda oramai quasi dieci anni fa, tanto da consacrarla come serie cult.
2. The Big Bang Theory (2007 – 2019)
Da New York a Pasadena per parlarvi di un altro grandioso gruppo di amici squinternati, pur geniali. Stiamo parlando dei nerd più amati del piccolo schermo, i protagonisti di The Big Bang Theory. Partorita dalla fertile mente di Chuck Lorre, la sitcom della CBS ha conquistato il pubblico grazie a un protagonista in grado di cambiare davvero ogni carta in tavola: Sheldon Cooper (Jim Parson, da urlo).
Anaffettivo quanto basta, ma in grado di sciogliersi per il DNA di Leonard Nimoy su un tovagliolo, questo eroe dal quoziente intellettivo fuori dalla norma è il vertice indiscusso di una serie che risponde a un interrogativo classico: cosa succede quando un nerd sfigato si innamora di una bellissima ragazza? Leonard conquista Penny (Johnny Galecki e Kaley Cuoco, adorabili), ma quel che è meglio è che alla fine, tutti, da Howard a Raj, da Bernadette a Amy, trovano il loro posto nel mondo. Senza rinunciare alla loro unicità. Da vedere e rivedere senza soluzione di continuità.
3. How I Met Your Mother (2005 – 2014)
Di serie cult in serie cult. How I met your mother avrà anche deluso i fan con il suo finale un po’ così, ma ci ha anche regalato tanti momenti bellissimi. Siamo nel 2030 e l’architetto Ted Mosby (Josh Radnor) comincia a raccontare ai suoi due figli come, venticinque anni prima, ha conosciuto quella che poi sarebbe diventata loro madre e sua moglie. Andando a ritroso nel tempo, cominciano a scorrere le avventure e le vicende dell’uomo a New York, partendo dal 2005 quando era ancora uno scapolo in cerca di una donna da amare.
Protagonisti insieme a lui sono la coppia di amici Marshall (Jason Segel) e Lily (Alyson Hannigan), Barney (Neil Patrick Harris) e infine Robin (Cobie Smulders), una donna conosciuta appena arrivata in città e da cui parte proprio la narrazione. How I Met Your Mother è una serie tv in cui si miscela amore, gioia, felicità, qualche colpo di scena, divertimento e tanto sapore di famiglia. Un racconto a tratti dolce, in cui il senso di comunità, di valori e di rispetto ne costituisce la cifra dominante.
4. The Office (2005 – 2013)
Forse The Office è la serie che più di ogni altra ci ha regalato meme divertenti (o audio da usare nei nostri reel su Instagram). Remake firmato da Greg Daniels dell’omonima serie cult britannica di Ricky Gervais e Stephen Merchant, The Office è strutturata come un documentario ambientato nella sede della Dunder Mifflin. Tra amori, perle di saggezza sulla vita, dolori più o meno celati, questa serie merita di essere vista e goduta, dall’inizio alla fine. Sono nove stagioni in tutto, avrete di che divertirvi.
5. Modern Family (2009 – 2020)
Altro giro, altra corsa, altro mockumentary (spassoso). La trama di Modern Family si incentra su tre diversi nuclei familiari di Los Angeles con legami parentali, i quali decidono di esporre la loro vita a una troupe che deve realizzare un documentario. Quel che ne salta fuori è un piatto misto di rapporti interpersonali, dinamiche casalinghe e situazioni comiche, senza farsi mancare una fotografia sui momenti affettivi condivisi. La prima famiglia è composta da Jay Pritchett (Ed O’Neill), sposatosi con Gloria (Sofia Vergara), una donna colombiana che ha un figlio, Manny (Rico Rodriguez).
La seconda è formata da Claire (Julie Bowen), la primogenita di Jay, il marito Phil (Ty Burrell) e i loro tre figli: Haley (Sarah Hyland), Alex (Ariel Winter) e Luke (Nolan Gould). L’ultima, invece, è composta da una coppia gay: Mitchell (Jesse Tyler Ferguson), secondo figlio di Jay, e il suo compagno Cameron (Eric Stonestreet) padri adottivi di Lily. Fra risate, attimi toccanti e gag divertenti, Modern Family è la serie perfetta da vedersi anche insieme alla propria famiglia, per magari fare un confronto fra loro… e voi.
6. The Marvelous Mrs. Maisel (2017 – 2023)
La favolosa signora Maisel è una serie comedy dalla patina vintage, che ci porta indietro nel tempo, agli anni Cinquanta, in cui ci si diverte, si sorride e si sogna insieme a una donna che, come dice Orazio, riesce a cogliere l’attimo. La quinta e ultima stagione della produzione ideata da Amy Sherman Palladino si è chiusa in maniera trionfale, come potete leggere dalla nostra recensione, confermando quanto di buono fatto vedere. Cosa accadrebbe se scoprissi di avere un talento nascosto capace di stravolgerti la vita?
Quando accade a Miriam Maisel (Rachel Brosnahan), la sua quotidianità viene completamente ribaltata e scossa. Dopo essere venuta a conoscenza di essere stata tradita dal marito Joel (Michael Zegen) – comico di scarso successo – , Miriam si reca al Gaslight Cafe, luogo in cui lui si esibiva, improvvisando uno spettacolo dopo una bella sbronza. Quello sketch portato sul palcoscenico, in cui racconta la sua storia, riscuote successo e reazioni positive da parte del pubblico, spronandola così ad affinare la sua stoffa da comica.
7. Strappare lungo i bordi (2021)
Quando Netflix ha annunciato una serie tutta realizzata da Zerocalcare abbiamo tutte e tutti gioito, ma il risultato è andato ben oltre le nostra aspettative. Strappare lungo i bordi un prodotto italiano dal grande cuore. Segue la storia di Zerocalcare e i suoi amici Secco e Sarah, i quali devono affrontare un viaggio la cui destinazione rimane ignota fino alla fine, esattamente come il motivo della partenza.
Un racconto pregno di flashback, di riflessioni pungenti ma allo stesso tempo divertenti, con il protagonista – se si conosce il personaggio dei libri – schietto e sincero, che fotografa la società corrotta e marcia nel più comico dei modi. La sua coscienza, un armadillo che prende sembianze antropomorfe, è un misto fra un angelo custode e uno spirito guida. Il fumettista Zerocalcare qui presta la voce a tutti i suoi personaggi, fuorché l’Armadillo, doppiato dall’incredibile Valerio Mastandrea. Da vedere, magari in combo con Questo mondo non mi renderà cattivo, che non è un sequel, anzi, una storia a sé, altrettanto palpitante. E incredibilmente matura.
8. Scrubs (2001 – 2010)
C’è chi ha amato E.R. – Medici in prima linea, chi invece è stato devoto a Grey’s Anatomy. Ma prima di Scrubs – Medici ai primi ferri in pochi hanno avuto l’ardire di portare delle storie più leggere tra le corsie di un ospedale. La serie televisiva ideata da Bill Lawrence gioca con le parole “scrubs” e “to scrub” per parlare di un gruppo di dottori che si stanno affacciando alla professione, in bilico perenne tra paura e voglia di farcela. J.D. (Zach Braff) e gli altri hanno conquistato nel tempo un notevole zoccolo duro di appassionate e appassionati. Merito dell’ironia che permea la scrittura e che, francamente, in un ospedale male non fa.
9. Grace e Frankie (2015 – 2022)
Un’amicizia incredibile tra due donne strepitose che si è trasformata nel tempo dopo il grande trauma della storia d’amore nata tra i rispettivi mariti. Grace e Frankie è una serie divertentissima che parla di amicizia al femminile, di quanto siano favolose le donne over anta e di come l’amore sorprenda sempre, senza appello. Se vi piace tutto questo, allora non perdetevi Jane Fonda e Lily Tomlin. Lo abbiamo già detto strepitose?
10. The Mindy Project (2012 – 2017)
The Mindy Project, nel panorama seriale statunitense, potrebbe definirsi una piccola rivoluzione, oltre a essere stata un’incredibile novità alla sua uscita nel 2012. Il motivo? La sua protagonista di origini sud-asiatiche. La serie è divertente, impulsiva e politicamente scorretta, un elemento che al giorno d’oggi non è presente quasi più da nessuna parte e che forse, al momento del suo ingresso su Fox, ne ha decretato il successo. Ed è per questa stessa ragione che andrebbe guardata. Mindy Lahiri (Mindy Kaling) è una dottoressa che cerca di migliorare se stessa affinché possa trovare l’uomo perfetto con cui vivere un’incredibile storia d’amore. Nel frattempo però la donna è anche costretta a dover dividere lo studio medico con un gruppo di colleghi non proprio propensi a renderle la vita facilissima.
11. New Girl (2011 – 2018)
“Who’s that girl? It’s Jess!” sentiamo nella sigla di New Girl, deliziosa serie che ha per protagonista una ragazza che definire effervescente è poco. Jessica Day (Zoey Deschanel) è una ragazza eccentrica e sprint, che arrivata alla soglia dei trent’anni deve fare i conti con la fine della sua storica relazione amorosa. Decisa a cambiare vita e costretta anche a cambiare casa, si trasferisce in un loft in cui troverà altri tre coinquilini: Nick (Jacke Johnson), Schmidt (Max Greenfield) e Winston (Lamorne Morris).
La presenza di Jessica scombussolerà la vita dei tre ragazzi che, mentre cercano di stare dietro al suo carattere esuberante, finiscono per affezionarsene. Il gruppo si allarga poi con l’arrivo di Cece (Hannah Simone), migliore amica di Jessica, diventando così con il tempo amici inseparabili pronti a corrersi in aiuto. Una storia di rivincita, di grinta, di forza d’animo il cui sfondo è un’amicizia solida e sincera. Una serie perfetta per chi ha voglia di ricordarsi quanto sia bello avere degli amici e perché no, magari guardarla proprio insieme a loro con dei popcorn e una birra in mano.
12. Boris (2007 – 2022)
Con una quarta stagione revival assolutamente strepitosa e se non ci credete leggete qui la nostra recensione, Boris si presenta come la vera fuoriserie italiana. Un piccolo gioiello nato dal grande Mattia Torre, e da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, che ha dato vita anche a un film eversivo più che mai. Chi non desidera entrare a far parte del mondo magico, caotico e stravagante dello spettacolo? Tutti. Come Alessandro (Alessandro Tiberi), un ragazzo con il desiderio di essere parte integrante di un mondo dalle mille sfaccettature, il quale riesce a realizzare il suo sogno diventando uno stagista nella fiction Gli occhi del cuore 2.
Quando però iniziano le riprese, il giovane si accorge che dietro il piccolo schermo non ci sono delle dinamiche normali e pulite, quanto piuttosto una troupe sui generis che non ha nessuna ambizione artistica, capeggiata dal disilluso regista René Ferretti (Francesco Pannofino). Una trama che, fra sketch comici e battute dalla risata pronta, fotografa un po’ la realtà della serie nostrane, a volte troppo lasciate a loro stesse senza che ci sia dedizione e impegno. Epocale.
13. Tutta colpa di Freud: La serie (2021)
In principio fu l’omonimo film di Paolo Genovese, interpretato da Marco Giallini. Poi, è arrivata la serie che ha cambiato il protagonista (Claudio Bisio) e la città (non più Roma ma Milano), ma non lo spirito. Indagare con leggerezza e intelligenza nella vita di uno psicanalista e delle sue tre figlie.
Francesco (Claudio Bisio) è uno psicanalista che vive a Milano, separato con la moglie da diversi anni e con la responsabilità di crescere tre figlie: Sara (Caterina Shulha), Marta (Marta Gastini) ed Emma (Demetra Bellina), ognuna di loro con situazioni di vita differenti e altrettanto complicate. Quando le tre ragazze lasciano finalmente la casa paterna, Francesco si accorge di dover andare lui stesso in terapia. A un certo punto, però, mentre cerca di ripristinare dentro e fuori di sé un equilibrio, l’uomo si ritrova alla porta di nuovo le figlie che, ognuna per ragioni diverse, chiedono di poter tornare a casa. Francesco è perciò costretto ad affrontare questa situazione destabilizzante, mentre tenta di rimettere i pezzi della sua vita e dei suoi pazienti al loro posto.
Una bella commedia in cui al centro è posto il rapporto fra padre e figlie, un legame delicato, complicato ma resistente a qualsiasi intemperia. Un racconto semplice, in cui sentirsi quasi a casa, magari da guardare assieme al proprio genitore e farsi due risate, immaginando come vi comportereste voi, in quella situazione, insieme a lui.
14. The Good Place (2016 – 2020)
Con una Kristin Bell più iconica che mai, The Good place ci porta in quell’universo sconosciuto in cui non c’è via d’uscita, ma al tempo stesso bisogna esserne degni per poterci rimanere. Una storia a tratti comica, che un po’ ci ricorda la pellicola Afterlife of the Party con Victoria Justice. E che ci porta a domandarci: come sarebbe se morissimo? Dopo essere morta in un supermercato travolta da una pila di carrelli, Eleanor (Kristin Bell) viene spedita nell’aldilà. Confusa e ignara del luogo in cui si trova, riesce ad avere una spiegazione dal suo mentore Michael (Ted Danson), il quale le dice di essere nella “parte buona” del regno dei morti.
Questo perché ha dimostrato, nel corso della vita, di essere una persona altruista e benevola, cosa che in realtà non è mai stata. Quando capisce quindi di essere lì per errore, Eleanor deve cercare in tutti i modi di omologarsi al gruppo in cui gentilezza e bontà sono gli elementi essenziali per meritarsi quel posto.
15. Emily in Paris (2020 – in produzione)
Sentite il desiderio di bloccare i pensieri molesti? Emily in Paris fa per voi. Disclaimer importante: non sostituite i pensieri molesti con lo shopping compulsivo di tutti gli accessori di Lily Collins, perché sarebbe un grosso problema. Dunque, un’americana a Parigi (che non parla mezza parola di francese) è la protagonista di questa serie leggera leggera scritta dal papà di Sex and the City, Darren Star. Amata e odiata con la stessa intensità per gli stereotipi che propone, questa produzione si beve come un bicchiere di champagne. Una storia con tanti fronzoli e infiocchettata dalle forti luci di una Parigi sempre in festa, adatta per chi vuole andare, insieme alla protagonista, alla scoperta di una fetta di glamour europeo. Dopo una terza stagione frizzante, l’attesa ora è tutta per l’epilogo.
Emily Cooper (Lily Collins) è una giovane donna che lavora in una compagnia di Chicago come responsabile marketing. Quando il suo capo Madeline (Kate Walsh) le propone un’occasione di lavoro a Parigi per sostituirla, in quanto lei è incinta, Emily è entusiasta di intraprendere un nuovo percorso di vita e di carriera Oltreoceano. Ma è solo quando viene catapultata nella capitale francese, che si accorge di come il ritmo lì sia completamente diverso da quello americano. Tra una passeggiata al Jardin du Palais Royal e un drink a La Maison Rose, la ragazza deve destreggiarsi fra tradizioni, colpi di scena, triangoli amorosi e gaffe che la travolgeranno in un vortice inaspettato.