Genere: animazione, fantascienza, avventura. Durata: 15 minuti ca./ 6 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Disney+ (screener), in lingua originale.
Trama: Sei storie che approfondiscono le vicende di Morgan Elsbeth e Barris Offee nell’epoca dell’Impero galattico.
A chi è consigliato? Agli appassionati delle serie animate di Star Wars e delle storie incentrate sui personaggi secondari.
Da quando esiste Disney+, il 4 maggio è sempre l’occasione ideale per arricchire il catalogo della piattaforma con almeno un contenuto nuovo legato all’universo di Star Wars, dato che quel giorno è universalmente noto come lo Star Wars Day, interamente dedicato ai mondi ideati da George Lucas. Per il 2024, il festeggiamento è sotto forma della seconda stagione di Tales, la serie antologica con brevi racconti ambientati in periodi specifici del franchise che è stata inaugurata nell’autunno del 2022 con Tales of the Jedi. A questo giro è il Lato Oscuro, in varie forme, a farsi strada nel nuovo ciclo di episodi a cura di Dave Filoni e il suo team, ciclo di cui parliamo nella nostra recensione di Star Wars: Tales of the Empire.
Due nuovi percorsi
Come nella prima stagione, Filoni mette in scena due percorsi, ma questa volta ciascun personaggio ha la sua storia raccontata in tre episodi consecutivi, laddove Tales of the Jedi alternava le vicende di Ahsoka Tano e del Conte Dooku in base all’ordine cronologico. Il primo trittico di racconti ha al suo centro la figura di Morgan Elsbeth, despota imperiale che abbiamo visto nella seconda stagione di The Mandalorian e poi in Ahsoka, qui negli della formazione e del primo incontro con il perfido ammiraglio Thrawn, abile stratega che darà del filo da torcere ai ribelli; il secondo parla di Barris Offee, ex-Jedi che era stata arrestata al termine delle Guerre dei Cloni, e che dopo l’ascesa dell’Impero viene reclutata da un’organizzazione che usa la Forza in modo diverso da quello a cui è abituata lei: gli Inquisitori…
Le voci della Forza
Come sempre in questi casi, vale la pena ascoltare le voci originali per apprezzare il lavoro fatto da Filoni con un cast composto da un mix di doppiatori professionisti e attori che hanno prestato il corpo ai personaggi in live action (in alcuni casi dopo avergli precedentemente dato la voce nelle altre serie animate). Protagoniste di questa stagione sono Diana Lee Inosanto (Elsbeth) e Meredith Salenger (Barris), affiancate da veterani come Matthew Wood (supervisore del sonoro per tutti i progetti della Lucasfilm, e da vent’anni voce del Generale Grievous), Lars Mikkelsen (Thrawn) e Jason Isaacs (il Grande Inquisitore). Come svelato nei trailer, appare – brevemente – anche Darth Vader, ma senza parlare, forse perché l’azienda lucasiana sta ancora capendo come gestire la complessa eredità artistica di James Earl Jones (che si è ritirato per motivi anagrafici ma ha dato l’autorizzazione per ricreare la sua performance vocale tramite intelligenza artificiale unita a vecchie registrazioni).
Frammenti di galassia
L’idea di base rimane molto forte, ed è un buon terreno di gioco per Filoni e i suoi collaboratori sul piano tecnico, con un’animazione sempre più dettagliata e raffinata, soprattutto nelle scene d’azione che, da alcuni anni, riescono spesso a superare le loro controparti live action in termini di puro fattore spettacolare. Viene un po’ meno, rispetto a Tales of the Jedi, il senso di compiutezza narrativa/emotiva, poiché lì erano due racconti tutto sommato completi, che non richiedevano chissà quale conoscenza pregressa dell’intero universo lucasiano, mentre qui è più esplicito il fan service, con le vicende di due personaggi che il pubblico generalista e lo spettatore occasionale non conoscono per forza (soprattutto Barris, che al cinema era praticamente una comparsa e sul piccolo schermo mancava all’appello dal 2013). Il che di per sé è lecito, se fatto con criterio. E qui, complice l’eccessiva brevità dei singoli episodi, manca quel pizzico di approfondimento in più per andare oltre l’ammiccamento e il fenomenale esercizio di stile.
La recensione in breve
La seconda stagione di Tales soffre per l'eccessiva brevità dei due racconti, che possono risultare ostici se non si conosce bene il ruolo che le due protagoniste hanno nel contesto generale del franchise di Star Wars.
Pro
- Il cast vocale in inglese è strepitoso
- Le storie contengono diversi spunti interessanti...
- L'animazione è sopraffina
Contro
- Chi non è fan sfegatato di Star Wars potrebbe faticare a seguire alcuni passaggi
- ... ma senza approfondirli a sufficienza
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Voto CinemaSerieTV