Il film: Demeter – Il risveglio di Dracula (The Last Voyage of the Demeter), 2023. Regia: André Øvredal. Cast: Corey Hawkins, Aisling Franciosi, Liam Cunningham, David Dastmalchian, Javier Botet.
Genere: horror. Durata: 119 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in lingua originale.
Trama: L’equipaggio della nave Demeter, diretta a Londra nel 1897, scopre troppo tardi di avere a bordo un passeggero tutt’altro che benintenzionato – Dracula!
Tra le figure più affascinanti della letteratura in lingua inglese, Dracula è stato l’oggetto di una moltitudine di adattamenti per grande e piccolo schermo. E nel 2023 sono stati ben due quelli targati Universal, lo studio per antonomasia quando si tratta dei cosiddetti mostri classici del cinema americano. Prima è arrivato Renfield, rilettura in chiave comica del rapporto fra il conte immortale e il suo servo umano (con allusioni filologiche ai più illustri precedenti interpreti del celebre vampiro, tra cui l’accento volutamente mutevole di Nicolas Cage in originale). Il secondo titolo, distribuito talmente male – in Italia, nel primo weekend, solo 32 sale – che viene il sospetto che la major lo abbia fatto apposta per poterlo mandare in maniera rapida e indolore sulla piattaforma Peacock per rimpolpare il catalogo in vista di Halloween, è quello di cui parliamo nella nostra recensione di Demeter – Il risveglio di Dracula.
La trama: viaggio all’ultimo sangue
Londra, 6 agosto 1897: la nave Demeter si schianta contro delle rocce, e a bordo, in assenza di gran parte dell’equipaggio, viene trovato il diario del capitano, i cui appunti spiegano l’accaduto. Un mese prima, un misterioso cliente ha ingaggiato il capitano e i suoi uomini per trasportare un carico non precisato dalla Romania all’Inghilterra, e tra le nuove reclute per questo viaggio c’è il dotto Clemens, ingaggiato per le sue conoscenze in medicina e astronomia. Ordinaria amministrazione, se non fosse che le notti cominciano a farsi irrequiete a causa di strani, sanguinari fenomeni. Anna, una donna salita a bordo all’insaputa dell’equipaggio, ha la risposta ai loro quesiti: c’è un secondo passeggero clandestino, un’entità demoniaca che nel villaggio dove lei è nata è conosciuta con il nome di Dracula. Egli ha bisogno di nutrirsi periodicamente prima di arrivare in Inghilterra, e ora spetta a Clemens e soci cercare di impedirgli di lasciare la nave.
Il cast: i marinai e il vampiro
Il cuore drammatico della vicenda è equamente suddiviso fra i quattro interpreti principali: Corey Hawkins (Clemens), Liam Cunningham (il capitano), David Dastmalchian (il primo ufficiale) e Aisling Franciosi (Anna). Ma a rubare la scena a tutti, come ampiamente prevedibile, è il caratterista spagnolo Javier Botet (già diretto dal regista André Øvredal in Scary Stories to Tell in the Dark), il cui fisico inusuale – a causa della sindrome di Marfan è altissimo, magrissimo, e ha braccia e dita particolarmente lunghe – lo rende da quasi due decenni uno degli attori più richiesti per interpretare creature di ogni genere. In questo caso è la scelta ideale per un Dracula più mostruoso, una versione estrema del Conte Orlok visto in Nosferatu (un adattamento ufficioso del romanzo di Bram Stoker che dovette cambiare i nomi dei personaggi per questioni di copyright), di pochissime parole ma capace di rendere minacciose anche le frasi più trite e ritrite del genere horror.
Capitolo esteso
Come spiegato nei credits, il film è un adattamento di un singolo capitolo – o meglio, di parte di esso – del libro di Stoker, dove il diario del capitano, coerentemente con lo stile epistolare dell’intero romanzo, spiega come il perfido conte sia arrivato a Londra dalla Transilvania. Un passaggio memorabilmente inquietante, la cui inclusione nel film di Francis Ford Coppola del 1992 ha ispirato lo sceneggiatore Bragi Schut Jr. (inizialmente impiegato nella modellistica a Hollywood, rimase impressionato dalla miniatura usata per la Demeter nella versione di Coppola), spingendolo a scrivere un copione che lui e Øvredal hanno descritto come Alien in alto mare. Un progetto rimasto bloccato per anni tra false partenze e rinvii di ogni genere (tra i registi considerati per il film ci sono David Slade, Neil Marshall e Guillermo del Toro, il quale ha poi consigliato allo studio di rivolgersi al suo collega e amico norvegese), con un altro Dracula – quello televisivo di Steven Moffat e Mark Gatiss – che nel frattempo ha a sua volta tramutato la premessa in un episodio a sé, ma senza la componente puramente horror del film.
Il fascino della vecchia scuola
Girato per lo più negli stabilimenti di Studio Babelsberg a Berlino, con la nave costruita come set unico per facilitare il lavoro degli attori, il lungometraggio – penalizzato in parte da un canovaccio che, anche senza la conoscenza pregressa del romanzo, segue un percorso facilmente indovinabile – ha il pregio di essere un esercizio di cinema del brivido che torna alle origini, a quella sensazione tattile di un mondo solo minimamente alterato con la CGI. E, senza nulla togliere allo charme umoristico sopra le righe di Renfield, ritrova quell’elemento autenticamente spaventoso, presente anche nel recente L’uomo invisibile di Leigh Whannell, che mancava in altri monster movies della Universal, più interessati all’azione e alla creazione di universi condivisi (vedi La mummia, ma anche il prototipo che era Dracula Untold, sulla “vera” vicenda del principe Vlad Tepes). Perché sì, al netto di come è stato reinterpretato negli anni, anche dalla famiglia di Bram Stoker (il cui pronipote ha scritto un sequel letterario che riabilita l’immagine del vampiro), il signore della Transilvania è un mostro. E nel corso delle quasi due ore del viaggio senza speranza della Demeter ce lo ricorda con la giusta dose di crudeltà. È quasi una dichiarazione d’intenti del progetto stesso quando, alla classica battuta “Non ti temo”, il conte risponde, con toni gutturali sovrumani, “Mi temerai”.
La recensione in breve
Dracula torna sullo schermo con l'intento di fare puramente paura, e il film di André Øvredal porta a termine la missione con eleganza classica.
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Voto CinemaSerieTV