Nunzia Maiorano aveva 41 anni quando è stata uccisa dal marito, Salvatore Siani, il 23 gennaio del 2018 con 46 coltellate. Nata a Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, casalinga, Nunzia si lega a Salvatore, barbiere di otto anni più grande, in giovane età. Desiderosa di avere una grande famiglia si sposa e con Siani ha tre figli. Una vita apparentemente serena, la loro, ma in realtà segnata da liti furibonde e riappacificazioni che duravano pochissimo.
La donna, di cui si parla anche ad Amore Criminale, infatti rimprovera al compagno di essere poco presente e di non contribuire al ménage familiare. Per tutta risposta, Nunzia ottiene spesso botte e violenze, alle quali inizialmente non reagisce. Poi, dopo 15 anni di sofferenze, nonostante i tentativi fatti per recuperare la situazione, inizia a farsi strada l’ipotesi della separazione. Nunzia, però, non si separerà mai da Salvatore perché l’uomo, al culmine dell’ennesima lite, ucciderà la moglie.
![Nunzia Maiorano e Salvatore Siani](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/12/Nunzia-Maiorano-e-Salvatore-Siani.jpg)
La mattina del 23 gennaio 2018, Salvatore torna a casa dopo aver accompagnato i due figli più grandi, di 15 e 9 anni. Tra lui e Nunzia, rimasta a casa con la madre e il figlio più piccolo, Michele, di soli 5 anni, scatta un litigio. Siani colpisce la moglie alla spalle, mentre prepara il latte per il bambino, con 46 coltellate. Le frantuma uno zigomo a forza di pugni e la morde. Poi, prova a togliersi la vita, ma non ci riesce.
La cugina di Nunzia, Maria Vigorito, ha raccontato a SeiTv la scena spaventosa a cui ha assistito quella notte. “Ero a casa mia, che confina con quella di Nunzia. Ad un tratto ho sentito lei urlare e sono andata verso casa loro. L’ho vista che si è affacciata e chiedeva aiuto poi è ritornata dentro e hanno chiuso tutto. Poi mia madre che era in giardino con il figlioletto di Nunzia mi ha chiamato, urlando “Nunzia è morta, vieni”. Sono entrata dentro e ho visto una scena raccapricciante: sangue dappertutto, Nunzia dilaniata, con ciocche di capelli tirati, cranio fracassato e ferite da taglio sul petto, alla schiena e alla gola. Il bimbo, impaurito e con i piedi nel sangue, ha detto: “Zia, papà ha ucciso mamma”. Salvatore, era agonizzante a terra, ma è impossibile che mia cugina Nunzia l’abbia colpito. Ha fatto tutto da solo, preso dal rimorso probabilmente si è colpito da solo, pareva stesse soffocando”
Gianni Maiorano, il fratello di Nunzia confermò al programma I Fatti Vostri le dinamiche che hanno portato all’omicidio di Nunzia: “I soldi non bastavano mai e spesso litigavano per le spese, ma Salvatore ha sempre condotto una vita un po’ libertina ed era un padre assente. Abbiamo cercato di salvare il loro matrimonio anche insieme al fratello di Salvatore e a sua moglie, spesso parlavo con mio cognato e mia sorella mi aveva confidato di avere paura di lui, anche perché possedeva una pistola. Quando gli chiesi dell’arma, Salvatore confermò tutto e infatti i carabinieri hanno ritrovato, custodita in una cassaforte, la pistola carica con ben sette colpi in canna”
“Ero esasperato da mia moglie. Non ce la facevo più. Voleva che lasciassi la casa. Ma io ho pagato il mutuo per quella casa e non me ne volevo andare“, dice Salvatore Siani ai sanitari che lo avevano preso in carico, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino. Non solo, a quanto pare Siani ha provato più volte, quella mattina, a convincere la suocera a intercedere per lui. “Convinci Nunzia a dormire a casa con me… sarà l’ultima notte“.
Siani è stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di carcere per omicidio volontario. La pena è stata confermata anche in appello. Sulla sua pagina Facebook, l’ultimo post pubblicato
in piena notte, tra il 20 e il 21 gennaio, recitava che la famiglia fosse la cosa più importante del mondo.
I primi tempi i figli di Nunzia e Salvatore vengono divisi, uno vive con i Maiorano, mentre l’altro con il fratello di Siani: nel 2018 infatti, il fratello di lei spiegò: “Abbiamo un accordo per l’affidamento, vedremo più avanti cosa succederà”
Nel 2023 il programma Amore Criminale ha raccontato i casi di femminicidio di Vera Mudra, uccisa a Rimini, Marianna Sandonà, uccisa dal suo ex e poi ancora, i casi di Cecilia Hazana, uccisa dall’ex compagno, ed Aurelia Laurenti, uccisa a Roveredo in Piano.
“Dopo aver sopportato per 10 anni umiliazioni e maltrattamenti di ogni tipo, dopo un’aggressione più violenta del solito, Nunzia per la prima volta va a farsi medicare al Pronto Soccorso, ma non racconta la verità”.#AmoreCriminale con @VPivetti su @RaiTre pic.twitter.com/FjuD2KQtC0
— Amore Criminale (@AmoreCriminal) March 16, 2019