Vi siete mai ritrovati a fantasticare su una vita migliore? Magari un luogo perfetto, in cui tutto funziona alla perfezione e nel quale la società non ha problemi. Non esistono i poveri, né i malati o l’infelicità. Ecco, si tratterebbe di un’utopia che letteralmente significa un “non luogo”. Perché ovviamente non esiste. È frutto della nostra immaginazione e non potrebbe mai essere possibile nella quotidianità. Sarebbe una dimensione miracolosa, no? Ma come dice il personaggio di Otis in Nope, film di Jordan Peele del 2022 che svela il mistero del cinema, “Cos’è un miracolo cattivo?”. In questo caso potremmo dargli una risposta: la Distopia.
Denominata anche anti utopia, si tratta precisamente del suo esatto opposto. Un luogo, un futuro in cui è stata fondata una società talmente perfetta da non esserlo affatto. C’è sempre una parte in causa che soffre del benestare altrui. E in questi casi chi detiene il potere schiaccia chi non ce l’ha per mantenere intatto lo status quo. Un argomento quanto mai attuale e realistico. Etimologicamente il significato sarebbe un “luogo malvagio” e la realtà lo è già abbastanza in effetti. Ovviamente in ambito letterario, fumettistico e cinematografico il concetto viene portato al suo eccesso. Com’è giusto che sia in questo caso. Ed ecco che sono arrivati al cinema pellicole di grande pregio che ci hanno portato nei recessi più oscuri della malvagità umana. In società terribili in cui nessuno vorrebbe vivere. Ma hanno anche saputo darci la speranza. Grazie a protagonisti che si contrappongono a queste tirannie assolute. Che fanno di tutto per portare la pace, la giustizia e l’equilibrio. Perciò ecco quelli che sono i 29 migliori film distopici.
1. Matrix (1999)
Il miglior film distopico è Matrix, del 1999 delle sorelle Wachowski. Un vero e proprio punto di svolta non soltanto per il genere, ma anche per il mondo del cinema. La lungimiranza delle registe ha dell’incredibile. Poiché in fin dei conti sono state in grado di prevedere, chiaramente con modalità esagerate, come il mondo è cambiato e si è adattato alla tecnologia. Con tre sequel che non sono mai stati apprezzati appieno, in particolare l’ultimo capitolo del 2021, il primo film è un vero capolavoro. Estremamente complesso e sfaccettato nell’intreccio narrativo e nel delineare la personalità dei protagonisti. Con tanti colpi di scena inaspettati, una regia sapiente e mai troppo invasiva e tantissima azione, Matrix andrebbe visto e rivisto. E poi il modo con il quale le registe sono riuscite a fondere perfettamente concetti filosofici importanti con l’attualità del mondo digitale di internet vale di per sé tutto il film. E voi cosa scegliereste? Di prendere la pillola blu (che Keanu Reeves ha conservato in questi anni) o quella rossa? Continuereste a vivere in un’utopia o affrontereste la distopia?
2. Hunger games (2012)
Tra le distopie più ricordate negli ultimi anni si può annoverare senza alcun dubbio quella di Hunger games. La saga è composta da quattro capitoli e addirittura un prequel in arrivo a Novembre 2023, con Rachel Zegler e Tom Blyth nel ruolo dei protagonisti, ma il più riconoscibile è il primissimo film. Senza dubbio è stato quello che ha fatto affascinare milioni di appassionati. Ha anche lanciato a tutti gli effetti la sua strabiliante protagonista, Jennifer Lawrence, e l’ha fatta diventare una vera e propria star. Inoltre ha anche dato il via a tutta una serie di storie per ragazzi sul genere. L’espediente narrativo di un gruppo di giovani che viene costretto a scontrarsi fino alla morte forse può risultare derivativo, ma è senza dubbio uno dei meglio elaborati negli ultimi anni.
3. L’Esercito delle dodici scimmie (1995)
Quello dell’Esercito delle dodici scimmie è un universo incredibilmente affascinante e inquietante. La storia narra di un virus letale e inarrestabile che nel 1996 stermina il 99% della popolazione. Ciò darà vita a un governo distopico in cui un gruppo di scienziati seleziona un condannato a morte per affidargli una missione impossibile. Tornare indietro nel tempo dal 2035 e impedire che il virus venga liberato. Il film è un thriller ricco di colpi di scena mozzafiato che non vi lasceranno indifferenti. Senza dubbio è tra le pellicole più amate sulla tematica, oltre che tra i migliori film sui viaggi nel tempo. Riscuotendo un buon successo, ora è un vero e proprio cult.
4. Battle Royale (2000)
Una sorta di Hunger Games giapponese direbbero alcuni. Uscito tra l’altro dodici anni prima. In realtà Battle Royale non solo è uno dei migliori esempi di storia sulle distopie che si possano mai trovare, ma ha creato un vero e proprio genere a sé. In una società giapponese fortemente militarizzata, il governo sceglie una classe delle medie per portarli su un’isola e farli uccidere a vicenda. I protagonisti dovranno costantemente spostarsi, trovare nuove armi ed equipaggiamento e combattersi finché non ne resterà soltanto uno, in sfide sempre più complesse e letali. Se la prima cosa che vi è venuta in mente è Squid game non vi state sbagliando considerando che Battle Royale è stato fonte d’ispirazione per la serie tv coreana, e con una versione americana probabilmente in sviluppo. Oltre che per innumerevoli videogiochi, fumetti e film. Una storia cruda, sulla violenza della società di oggi e una delle distopie più terrificanti che siano mai state immaginate.
5. V per Vendetta (2005)
Alan Moore è uno scrittore come ne esistono pochi al mondo. Sceneggiatore di fumetti di grande successo, uno dei più belli è certamente V per Vendetta. La versione cartacea ha visto una trasposizione nel 2005 con Natalie Portman come protagonista. Il film è stato, in realtà, aspramente criticato dai fan per la poca fedeltà al materiale originale, ma il rivoluzionario V è talmente magnetico e affascinante che glielo perdoniamo.
6. I figli degli uomini (2006)
La letteratura di fantascienza ha sfornato tantissime belle storie, ma la britannica P.D. James è stata in grado di regalarci qualcosa di unico. I figli degli uomini ha visto la sua trasposizione nel 2006 grazie a quel talento fuori misura che sa essere Alfonso Cuarón. La storia racconta di un mondo allo sfascio in cui gli esseri umani non possono più avere figli. La società è diventata pericolosa, pronta all’estinzione e per questo l’uomo non ha più freni inibitori. Tuttavia c’è ancora una speranza ed è proprio su questa che viene giocata l’ultima carta dell’umanità.
7. Looper (2012)
Bruce Willis è sempre stato un grande attore di film action. A dirla tutta è un grande attore in ogni caso e la malattia debilitante che lo ha colpito ci spezza il cuore. Per questo vogliamo rendergli onore in questa classifica con una piccola perla che in pochi ricordano. Non ha riscosso molto successo, almeno non quello che si meriterebbe, ed è un film un po’ di nicchia, ricordato più dagli appassionati. Eppure Looper è una storia ricca di spunti interessanti. In un futuro in cui il mondo è controllato da una distopia criminale oppressiva, di quelle coi fiocchi, un vecchio killer temporale è costretto a tornare indietro nel tempo per uccidere un bersaglio molto particolare. Se stesso da giovane.
8. La notte del giudizio (2013)
Homo homini lupus. L’uomo è un lupo per l’uomo. Per il filosofo inglese Thomas Hobbes, l’essere umano è per sua natura cattivo e malvagio e si comporterà con bontà solo perché deve rispettare le leggi della società. Sarà per timore di essere punito, non per altruismo, che l’uomo non commette nefandezze. Questo concetto è perfetto per definire tutta la saga di The Purge, conosciuta in Italia con il titolo di La Notte del giudizio. Perciò nella realtà distopica mostrata in questi film, per impedire il costante dilagare della criminalità, viene annunciato lo Sfogo. Una notte in cui tutto è permesso. Omicidi, violenze, furti. Per poche ore l’uomo può tornare malvagio com’era in natura. Può tornare a essere il lupo che è. Questa serie horror è diventata sempre più action nel corso degli anni e sembra non abbia alcuna intenzione di fermarsi con un sesto capitolo in lavorazione. Tuttavia il capostipite è senza dubbio il più angosciante e va assolutamente ricordato e riscoperto.
9. Maze Runner – Il Labirinto (2014)
Un futuro in cui il governo rinchiude un gruppo di ragazzi in un labirinto pieno di trappole e tanti modi per non uscirne vivi. Questa la premessa di Maze Runner – Il Labirinto, tratto dal romanzo di James Dashner e con protagonista Dylan O’Brien. Un film in cui c’è tantissima azione e grazie a essa la saga ha avuto un tale successo da arrivare a ben tre pellicole. Ogni sezione del labirinto mortale nasconde nuove insidie ed è più difficile del precedente da superare. Un po’ come in un videogioco in effetti. Magari sono le similitudini con il medium videoludico che hanno permesso alla trilogia di prosperare, ma questo film si merita di diritto un posto in classifica.
10. Divergent (2014)
Una serie young adult che, a differenza delle altre, non è riuscita a raggiungere i livelli di successo auspicati è quella di Divergent. Con Shailene Woodley, nel ruolo della protagonista Beatrice Prior, mentre cerca di salvare il mondo da una società che ha la pretesa di essere perfetta e chi vi si oppone deve essere eliminato. Una storia in cui l’amore, la speranza e l’autorealizzazione sono le tematiche più forti. Purtroppo vari problemi produttivi, interpreti che non si sono trovati bene sul posto di lavoro e degli incassi sotto le aspettative impediscono ai fan di avere un degno finale con il quarto film, ma il primo resta godibilissimo.
11. The lobster (2015)
Yorgos Lanthimos è un nome altisonante. Non solo perché ha da pochissimo vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia 2023 con Povere Creature, ma è stato in grado di creare quel gioiello che è The Lobster. La distopia che si vede nel film, girato nelle fredde distese irlandesi, potrebbe perfettamente essere una delle più agghiaccianti e folli di questa classifica. Senza dubbio è quella che nella quale non vorremmo vivere in assoluto.
Infatti in un prossimo futuro e per un motivo non meglio precisato, ogni persona al mondo deve trovare un partner o la propria anima gemella. Si viene rinchiusi in strutture in cui si deve socializzare e chi non riesce ad accoppiarsi con un altro individuo viene trasformato in un animale. Non magicamente. Con un’operazione chirurgica. Alcuni cercano di fuggire e vivere in piccoli gruppi di single, l’estremo opposto in cui se ci si accoppia si viene uccisi. Una storia angosciante e dalle atmosfere strabilianti, in grado di stupire per i colpi di scena. Un futuro distopico intenso, brutale e potente che ci fa capire quanto l’amore possa salvarci la vita. O evitare di essere trasformati in un’aragosta almeno.
12. Snowpiercer (2013)
Dalla mente di Bong Joon-ho, regista dell’acclamato Parasite, ecco un film in cui ci sono due grossi punti focali. L’ambiente e la lotta sociale. Infatti il film, considerato tra i migliori catastrofici, ruota attorno alle vicende dei passeggeri di un treno che attraversa le lande desolate di un pianeta afflitto da una nuova era glaciale. L’inquinamento e lo sfruttamento immorale che l’uomo ha perpetrato nei confronti della Terra l’ha trasformata in una landa desolata e inospitale. In pochi hanno, quindi, deciso di vivere su un treno in costante movimento e separato in due sezioni. Quella in cui vivono i ricchi e benestanti che si godono tutti gli agi della prima classe, e quella con i poveri lavoratori che tengono in funzione le locomotive. Questi ultimi vivono in condizioni talmente disumane che si rivoltano contro la testa del treno e il loro capo che li vessa. Una storia di rivalsa, di contrapposizione tra ricchi e poveri e, soprattutto, in cui il vero pericolo può essere il pianeta che abbiamo devastato.
13. Minority Report (2015)
In Minority Report sono state sviluppate delle tecnologie psichiche avanzatissime e in grado di creare una task force speciale che serve a prevenire gli omicidi. In pratica appena a qualcuno passa di sfuggita il pensiero di uccidere il suo capo o la moglie o chiunque altro, viene intercettato e arrestato. L’intenzionalità di voler commettere il crimine diventa il crimine stesso e per questo si viene fermati. Sembra una società perfetta. Ma fallace. Quando John Anderton (Tom Cruise) viene inseguito e accusato di un omicidio che non ha alcun interesse a commettere, comprende che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema.
14. La Bête (2023)
Mostrato in concorso lo scorso Settembre 2023 alla 80esima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, La Bête (che verrà probabilmente tradotto nei nostri cinema con il titolo di The Beast) di Bertrand Bonello ha saputo farsi notare. Lo dimostra anche la nostra recensione che potete trovare qui. Non è ancora arrivato nelle sale, ma quando succederà sappiamo che si farà largo nei cuori degli appassionati.
In ogni caso molti lo hanno accostato alla serie tv Black Mirror per lo stile e in qualche modo anche al grande David Lynch, ma una cosa è certa. Il futuro che vediamo in questo film ha un fascino molto particolare. Nel 2044 le persone vengono sostituite dalle intelligenze artificiali in ogni campo lavorativo. Due cittadini francesi, decidono di ripercorrere, grazie a un complesso processo, le loro vite precedenti perché sono convinti di essersi già conosciuti. Tuttavia le loro emozioni verranno azzerate e il confine tra uomo e macchina diventa tremendamente sottile.
15. Gattaca – La Porta dell’universo (1997)
Una storia con forti idee filosofiche e psicologiche in grado di appassionare e stupire. Questo è Gattaca – La Porta dell’universo, tra i migliori film di fantascienza, in cui la società basa le sue leggi sull’eugenetica, ovvero una pratica con la quale si vuole migliorare la qualità genetica dell’uomo. Le persone vengono, quindi, suddivise in due tipologie. I Validi, cioè coloro che sono nati artificialmente con un DNA migliorato, senza imperfezioni di alcun tipo e impossibilitati ad ammalarsi. E gli Invalidi, quelli che nascono tradizionalmente e sono affetti da problemi fisici. Il protagonista, Vincent Freeman (Ethan Hawke), ha un difetto cardiaco e non può, per questo, diventare astronauta. Tuttavia è intenzionato a mettere in atto il suo sogno a ogni costo e per questo scambia la propria identità con quella di un valido che è stato coinvolto in un incidente e non può più essere utile alla società. Una storia che ci ricorda che non dobbiamo mai fermarci davanti alle avversità per portare a termine i nostri obiettivi.
16. Total Recall – Atto di forza (2012)
Il mondo di Total Recall è basato su un racconto di Philip K. Dick, scrittore tra le altre cose di Blade Runner. In questa storia si vuole esplorare il confine tra sogno e realtà, tra ricordi e fantasie (qui trovate la nostra recensione sul film). La trama coinvolge Doug Quaid in un mondo devastato da una catastrofica guerra che ha distrutto ogni continente tranne l’Australia e la Gran Bretagna. Una compagnia privata usa una tecnologia neurale per cancellare la memoria delle persone e riscriverne la personalità e il passato. Ed è quello che succede a Doug che inizia a non capire più cosa sia vero e cosa sia la finzione che gli è stata impiantata. Quando non possiamo più fidarci dei nostri ricordi, cos’altro ci rimane?
17. Oblivion (2013)
Jack Harper vive in una routine difficile, ma che ama grazie a una moglie fantastica e un lavoro che lo rende vivo. Il pianeta è stato stravolto da una guerra con una società extraterrestre che è stata sconfitta molti anni prima degli eventi narrati. Il pianeta è stato reso inabitabile quasi totalmente, ma c’è ancora una speranza di migliorare le cose. Grazie a degli straordinari macchinari che Jack deve supervisionare, si può ancora fare qualcosa per vivere su una Terra inospitale. Ciò che serve è molta perseveranza e obbedire agli ordini senza fare domande. Tuttavia quando il protagonista modifica la sua routine, inizia a rendersi conto di non stare vivendo un sogno, ma un incubo e che la sua realtà è solo un costrutto dalla quale fuggire a tutti i costi.
18. The Island (2005)
Quello di The Island è un mondo in cui alcuni soggetti vivono su un’isola in una società perfetta. Tutti si allenano, mangiano sano, fanno controlli medici continui e si trovano in un’armonia costante. Tuttavia se abbiamo imparato qualcosa da questa classifica è che dietro la perfezione si nasconde sempre qualcosa di marcio e oscuro. Infatti ben presto i protagonisti si rendono conto che le loro vite non sono reali e loro stessi non sono chi gli era stato detto di essere. Cloni, piuttosto, realizzati dai loro donatori di DNA che hanno bisogno di organi nuovi. Per questo vengono allevati come bestiame e buttati via appena giunge il momento, come carne da macello. Sarà, quindi, premura di Tom e Jordan cercare di fuggire dall’isola che fino a un secondo prima credevano idilliaca.
19. Logan – The Wolverine (2017)
Capitolo conclusivo della lunga saga degli X-Men e della trilogia incentrata sul personaggio di Wolverine, la storia vede protagonista proprio quest’ultimo in un percorso intimo e personale. Il futuro distopico nel quale vive si basa sulla quasi totale estinzione della razza mutante, un’evoluzione degli esseri umani dotati di superpoteri. La tipica storia da cinecomic lascia il posto a una trama più calma, con un ambiente ostile, sporco e in costante mutamento. Negli occhi di Logan percepiamo tutta la sofferenza di un immortale con un corpo decadente, ma con una bontà ancora ferrea nel suo cuore.
20. Metropolis (1927)
La distopia fantascientifica per eccellenza. Uno dei primissimi film sul genere e indissolubile pietra miliare della storia del cinema, tant’è che è considerato uno dei film preferiti di Christopher Nolan. La pellicola del grande Fritz Lang è stata talmente importante e influente da essere una delle principali fonti d’ispirazione per la realizzazione di Blade Runner e Star Wars. Le vicende sono ambientate nel 2026 in cui la divisione tra le classi e la lotta tra ricchi e poveri ha ormai raggiunto livelli insostenibili. Per questo motivo e per evitare un apocalittico collasso della società e della città di Metropolis, viene creato il primo uomo-macchina atto a sostituire completamente gli esseri umani dalle loro mansioni lavorative. Il robot (che in russo significa letteralmente schiavo) sarà un nuovo messia per una situazione sociale disumana.
21. Apes Revolution – Il Pianeta delle scimmie (2014)
Quello del Pianeta delle scimmie è un franchise ricco di titoli e senza dubbio il primo del 1968 è stato un apripista per una storia incredibilmente interessante. D’altronde quando si affronta il tema della distopia, non ce n’è una più affascinante di quella in cui il pianeta viene governato dai primati e l’uomo è regredito al punto da non saper più parlare. Tuttavia in questo caso ci vogliamo soffermare su Apes Revolution – Il Pianeta delle scimmie, secondo capitolo della trilogia reboot che mette in scena una storia del tutto nuova.
La base è sempre quella. Un virus colpisce l’uomo e la scimmia, ma se quest’ultima viene dotata di un’intelligenza elevatissima, i primi vengono decimati e il mondo rischia il collasso definitivo. In un clima dove i primati, governati da Cesare (Andy Serkis), cercano di vivere pacificamente, il suo luogotenente Koba (Toby Kebbel) vuole dedicarsi allo sterminio definitivo della nostra razza. Una storia dalle influenze squisitamente shakespeariane, con tematiche profonde e personaggi delineati ad hoc. L’uomo è portatore di guerra e disgrazia. I primati di pace e sicurezza. Per una volta in questa classifica tifiamo per la distopia. Perché le scimmie insieme sono forti.
22. L’Isola dei cani (2018)
Wes Anderson è un regista molto stravagante e con uno stile estremamente riconoscibile, in grado di dividere critica e pubblico. O lo si ama o lo si odia. Non ci sono vie di mezzo. Tuttavia con L’Isola dei cani ha messo d’accordo tutti. La storia è deliziosa e i personaggi sono ben strutturati. In questo caso la distopia prevede che un clan giapponese, amante dei gatti, bandisca il migliore amico dell’uomo su un’isola di spazzatura. Un bambino giunge nel luogo in cui per mesi sono stati relegati i cani per cercare il suo fido compagno. Insieme a un gruppo di amici pelosi attraversa lande desolate e affronta robot assassini pur di ricongiungersi con il suo adorato animale. Una storia di amicizia, fedeltà e amore. Forse la distopia più divertente e meno agghiacciante di questa classifica.
23. The Truman Show (1998)
Immaginatevi questo scenario. Avete passato la vita in una piccola cittadina in cui tutti vi conoscono e vi vogliono bene. Con una bellissima moglie e un migliore amico al quale confidate i vostri sogni e i timori. Un lavoro, una routine e una vita perfetta. Tranne per il fatto che sia tutto finto. Il mondo di The Truman Show (ad oggi tra i migliori film degli anni ’90) è fortemente legato alla finzione scenica, alla stretta contrapposizione tra realtà e cinema, tra sogno e vita vera. Un mondo ideale creato da una mente geniale che controlla la vita del povero Truman (Jim Carrey), ignaro di tutto. Finché non inizia a sospettare qualcosa. Un film profondo e forte, con un finale che ci lascia sempre con il sorriso sulle labbra, mentre tratteniamo una lacrimuccia.
24. Ready Player One (2018)
In Ready Player One le persone passano la maggior parte della loro vita a giocare ai videogiochi. Un futuro veramente terribile. Dove dobbiamo firmare? A parte gli scherzi, in questa storia si esplorano tematiche come la dipendenza ludica, la speranza di migliorare le proprie condizioni precarie con il sudore della propria fronte e la solidarietà che dimostrano le persone nel momento del bisogno. E poi è un film di Spielberg. Già per questo ci sta bene.
25. Elysium (2013)
Neill Blomkamp è un regista sudafricano che ha saputo farsi notare fin dagli inizi della sua carriera per uno stile sporco, forte e realistico. Il suo Elysium non è forse un lavoro ispiratissimo e presenta molti punti in comune con altri esponenti di questa classifica, tuttavia sa farsi notare. Sarà per l’ambientazione Dieselpunk futuristica. Sarà per un universo narrativo in cui i ricchi vivono sulle spalle dei poveri e questi ultimi farebbero di tutto per riequilibrare le cose. Oppure ci è sempre piaciuta l’azione brutale con cui vengono messe in scena sparatorie e combattimenti. Fatto sta che questa pellicola sa essere molto accattivante.
26. The Village (2004)
M. Night Shyamalan è stato in grado di regalarci storie con un intreccio complesso, ricche di colpi di scena e cariche di significato. In The Village veniamo a sapere che il mondo è dominato da mostri tremendi, assetati di sangue e divoratori di carne umana in attesa nei boschi circostanti un villaggio. I suoi fondatori amministrano la comunità e terrorizzano i cittadini in modo tale che nessuno possa allontanarsi e rischiare la vita. Ivy Walker (Bryce Dallas Howard), però, deve raggiungere il mondo esterno verso un altro villaggio per trovare le medicine che possano salvare il suo amato. Tuttavia quando viene lasciata la caverna di Platone non si può più tornare indietro. Non vi diciamo altro perché i finali dei film di Shyamalan sono i suoi maggiori punti di forza e anche in questo caso sa stupire.
27. Dredd – Il Giudice dell’apocalisse (2012)
Nell’ormai lontano 1977 usciva il primo volume di un fumetto underground che ha affascinato milioni di appassionati. Dalla mente di John Wagner e Carlos Ezquerra ci viene regalato il giudice Dredd. Si tratta di un periodo d’oro per la produzione di storie sul tema di futuri controllati dalla criminalità e in cui la violenza per le strade è a livelli mai visti. D’altronde sono più o meno dello stesso periodo opere come Robocop, The Mask e Ranxerox.
Judge Dredd riesce a farsi strada in un marasma di narrazioni grandiose e diventarne portavoce. Con un primo capitolo, con protagonista Sylvester Stallone, che nulla ha a che fare con l’opera originale, finalmente nel 2012 viene prodotto un lungometraggio con Karl Urban. Dredd è un super poliziotto a cui viene dato il potere di essere giudice, giuria e boia per i criminali che popolano le strade di Mega City One. In questo film il protagonista deve farsi strada in un condominio di 200 piani assediati di narcotrafficanti da giudicare.
28. Akira (1988)
Akira è un film mastodontico. Non tanto per la sua lunghezza, che anzi non è affatto elevata. Quanto piuttosto per ciò che rappresenta per la storia del cinema (qui la nostra recensione). Incredibile pensare che sia uscito nel 1988 e che da allora solo pochissimi altri film d’animazione siano riusciti a eguagliarlo. Tutto grazie a una storia cyberpunk futuristica fortemente incentrata sulla ricerca psicogenetica. Su una Tokyo governata da bande di motociclisti in eterna lotta per la supremazia. Sul legame tra due amici inseparabili, che si scontrano perché uno dei due non ha mai creduto abbastanza in se stesso. E perché non ha mai ricevuto il supporto che voleva.
29. Mad Max Fury Road (2015)
Uno dei futuri distopici post apocalittici per eccellenza. L’universo di Mad Max è stato uno dei massimi esponenti per la creazione del genere steampunk, caratterizzato da un approccio visivo in cui metallo, cuoio e bulloni sono ovunque. Se la trilogia originale ha settato un nuovo standard per la cultura pop, Mad Max Fury Road ha cambiato il cinema per sempre. In un mondo governato dalla legge del più forte, Max (Tom Hardy) si ritrova a sfuggire alla vendetta di un potente signore della guerra locale e ad aiutare una delle sue mogli, Furiosa (Charlize Theron), che fa di tutto per allontanarsi da lui. Gli vengono scagliati contro orde di mutanti modificati dalle radiazioni che hanno reso la Terra inospitale, su mezzi di trasporto mai visti prima. Una distopia ambientata in un futuro brutale e visivamente strabiliante. Un film dallo stile irresistibile. E poi c’è un mutante con una chitarra-lanciafiamme. Solo questo vale la visione.