Il 2023, nonostante le difficoltà create dallo sciopero degli attori e degli sceneggiatori, è stato un anno di grande cinema tanto in sala quanto sugli schermi delle nostri dispositivi, nella comodità di casa nostra, grazie alle piattaforme streaming. Le opere che abbiamo potuto apprezzare in quest’anno cinematografico sono davvero tantissime, e per chiudere il 2023 nel migliore dei modi abbiamo deciso di fare un po’ di ordine in questo calderone e di chiedere alla redazione di Cinemaserietv.it quali sono stati per loro i titoli più significativi.
Nell’articolo che segue abbiamo quindi radunato le Top 10 dei nostri redattori, che ci guideranno in un viaggio straordinario attraverso un anno fatto di blockbuster, sì, ma anche di lungometraggi arrivati più in sordina ma capaci di attirare l’attenzione di pubblico e critica. Con questa nostra lista dei migliori film del 2023 magari vi sproneremo a recuperare e ad apprezzare opere che altrimenti avreste snobbato, titoli che apparentemente non rientrano nei vostri interessi ma che, se gli date una possibilità, lasceranno senza dubbio il segno.
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La Top 10 di Sofia Biagini
Con il 2023 che si avvicina alla sua conclusione, arriva anche il momento di riflettere sulle opere cinematografiche che hanno saputo catturare l’attenzione della critica e il cuore degli spettatori nel corso di questi ultimi 12 mesi. Nonostante il fantasma dello sciopero di attori e sceneggiatori e l’incubo dell’AI che minaccia il futuro del settore, quello appena trascorso è stato per il cinema un anno di rinascita, che ha visto il pubblico fare il suo ritorno in sala in maniera massiccia. Questo anche grazie alla distribuzione di Barbie e Oppenheimer, due blockbuster che hanno dato vita a un fenomeno social globale – il Barbienheimer – capace di attirare in sala milioni di spettatori.
Ma anche in Italia abbiamo avuto il nostro evento cinematografico prodigioso, con il film esordio alla regia di Paola Cortellesi C’è ancora domani (ecco la nostra recensione del film) che, nel giro di due mesi dalla sua uscita, è entrato nella top 10 dei film italiani più visti di sempre, superando addirittura La vita è bella di Roberto Benigni. Anche senza parlare di record, però, sono tanti i titoli che hanno reso grande questo ultimo anno. Il 2023 è infatti iniziato con due film come Gli spiriti dell’isola (9 candidature ai premi Oscar) e The Whale, che ha segnato il ritorno in grande spolvero di un attore come Brendan Fraser, meritatamente premiato con l’Oscar al miglior attore protagonista per la sua intensa interpretazione. È stata poi la volta di Babylon, che ha portato sullo schermo una storia scoppiettante supportata da un cast d’eccezione composto, tra gli altri, da Margot Robbie, Brad Pitt e Tobey Maguire. A maggio, sulla croisette del Festival di Cannes, hanno invece sfilato due registi del calibro di Martin Scorsese e Nanni Moretti, che ci hanno regalato rispettivamente due opere immense come Killers of the Flower Moon e Il sol dell’avvenire. Altra rassegna, altro regalo: l’80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ci ha presentato Io capitano, ultimo lavoro di Matteo Garrone vincitore del Leone d’argento alla regia e del Premio Marcello Mastroianni al suo giovane attore protagonista, nonché pellicola selezionata per rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar. Ma nel corso della rassegna al Lido, ha visto la luce anche una chicca come Dogman di Luc Besson, un’opera terribilmente toccante sul dolore e sulla guarigione. Cosa ci aspettiamo dal 2024? Sicuramente che segua le orme così ben tracciate dall’ultimo anno cinematografico ma anche che, se possibile, sappia stupirci ancora di più.
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Barbie di Greta Gerwig
- The Whale di Darren Aronofsky
- Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese
- Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
- Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh
- Babylon di Damien Chazelle
- Io Capitano di Matteo Garrone
- Dogman di Luc Besson
La Top 10 di Francesca Fiorentino
Ricorderemo tutte e tutti questo anno cinematografico come quello del double Oppenheimer-Barbie. Quindi, con pochissima originalità, mettiamo i film di Christopher Nolan e Greta Gerwig in cima alla nostra top 10 (qui le rispettive recensioni: quella di Oppenheimer e quella di Barbie). D’accordo, saremo anche poco originali, ma questi due film dicono tanto dei rispettivi creatori e della loro capacità di essere sé stessi in un mondo che vuole solo affibbiarti delle etichette. Così, se il kolossal dedicato al padre della bomba atomica stravolge tempi e modi del racconto biografico classico, il film di Gerwig affonta come meglio non avrebbe potuto il tema del patriarcato e delle nuove donne. E più leggiamo critiche feroci a questo approccio, più sentiamo che Barbie abbia centrato l’obiettivo.
In questa classifica ci sono tre grandissimi autori italiani: Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Mario Martone. Li abbiamo inseriti non solo perché Il sol dell’avvenire, Rapito e il doc su Troisi Laggiù qualcuno mi ama sono bellissimi, ma perché amiamo il fatto che ci siano registi così liberi. E a proposito di registi a cui volere sempre bene, The Old Oak di Ken Loach in questa top 10 c’è eccome. Perché in giorni disumani come quelli che stiamo vivendo, sentiamo l’esigenza di storie che ristabiliscano il vero potere degli esseri umani: l’accoglienza.
Nella classifica abbiamo inserito anche film non completamente riusciti come Maestro di Bradley Cooper (qui la recensione) e The Killer di David Fincher, essenzialmente per un solo motivo (non è Michael Fassbender): perché anche l’opera meno compiuta può rivelare qualcosa di bello. Fosse anche la sfrontatezza dei loro autori. Abbiamo messo anche Il mondo dietro di te di Sam Esmail perché ci è piaciuto il modo di raccontare le nuove paranoie di oggi. Mission: Impossible Dead Reckoning – Parte 1 solo per Tom Cruise. Ok, solo per Tom Cruise e per la sua immarcescibile energia.
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Barbie di Greta Gerwig
- Il sol dell’Avvenire di Nanni Moretti
- Rapito di Marco Bellocchio
- The Old Oak di Ken Loach
- Il mondo dietro di te Sam Esmail
- Maestro di Bradley Cooper
- Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone
- The Killer di David Fincher
- Mission: Impossible Dead Reckoning – Parte 1
La Top 10 di Max Borg
Il 2023 è stato un anno epocale, tra la crisi del film di supereroi, precedentemente garanzia di incassi stratosferici, e il duplice sciopero che ha messo a nudo le pecche del sistema hollywoodiano e le fragilità di un sistema globale ancora (troppo) dipendente dalla fabbrica statunitense, nonostante inattesi e benvenuti fenomeni come il successo di C’è ancora domani nelle nostre sale. D’altro canto, difficile non apprezzare il duplice colpaccio commerciale di Oppenheimer e Barbie, segno di un possibile ritorno a un’offerta più variegata capace di raggiungere gli spettatori.
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
- Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson
- Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno di Christopher McQuarrie
- La chimera di Alice Rohrwacher
- Foglie al vento di Aki Kaurismäki
- Tartarughe Ninja – Caos mutante di Jeff Rowe
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
La Top 10 di Agnese Albertini
Il 2023 ha dimostrato che il cinema deve, oggi più che mai, raccontare le donne e il punto di vista femminile in ogni sua sfaccettatura. Ecco perché le protagoniste di questa personalissima classifica raccontano da sole un intero anno cinematografico, e sono: una donna che indossa l’hijab per svelare le contraddizioni dell’Iran del vizio; una donna che diventa mistero, che scompare per imprimersi per sempre; una conduttrice d’orchestra incapace di leggere lo spartito della sua vita. Una donna, fieramente italiana, che ha raccontato il passato e il presente non solo delle donne italiane ma del nostro cinema; una donna che stringe e affida tutto a una mano, mentre scende negli inferi per scoprire qualcosa in più su di sé. Una narratrice inaffidabile, che potrebbe o meno aver commesso un crimine. Non una, ben due donne, che decidono di dare vita a un Fight Club per conquistare ALTRE donne! Una donna che viene promossa a livello lavorativo ma completamente manipolata su quello emotivo, e deve diventare villain per poter essere se stessa. Per finire, una supereroina animata, che non può esistere in un solo universo, e una dalla schiena ricurva, che porta il peso di un’intera famiglia formata da maschi.
- Holy Spider di Ali Abbasi
- Decision to Leave di Park Chan-wook
- Tár di Todd Field
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Talk to Me di Danny e Michael Philippou
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
- Bottoms di Emma Seligman
- Fair Play di Chloe Domont
- Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson, Kemp Powers
- Leila’s Brothers di Saeed Roustayi
La Top 10 di Tiziana Morganti
Come riassumere un intero anno cinematografico attraversi dieci migliori film? Di base si tratta sempre di un’impresa ardua, sia che ci si trovi di fronte all’imbarazzo della scelta o ad un’evidente mancanza di spunti. Nonostante tutto, però, è sempre meglio avere molto tra cui dover sceglierei che troppo poco. E Al suo interno è possibile notare una varietà preziosa di tematiche e toni utilizzati che spesso si bilanciano tra di loro o si equivalgono. Tra tutti spicca indubbiamente la voce personale di Christopher Nolan che, attraverso Oppenheimer, è riuscito a trasformare un biopic in un’avventura personale e globale di grande intensità. Il tutto prendendosi il suo tempo, esattamente come Martin Scorse ha fatto con Killers of The Flower Moon (ve ne abbiamo parlato nella nostra recensione). Entrambi i registi, infatti, hanno rimandato un grande insegnamento: le emozioni necessitano del loro percorso naturale e, in questo, la fretta non è contemplata.
Il 2023, però, è stato anche l’anno delle donne attraverso due film apparentemente diversi tra di loro ma, di base, assolutamente importanti per comprendere il mondo femminile. E non solo. Ovviamente il riferimento è a Barbie di Greta Gerwig e C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Nel primo caso, la regista utilizza il fascino patinato della famosa bambola per giocare con gli stereotipi, femminili e maschili, scardinandoli. Nel secondo, invece, la Cortellesi consegna una memoria femminile collettiva che è, al tempo stesso, nostalgica e terribile per la sua attualità. Per finire, poi, impossibile dimenticare un film che rappresenta il ritorno e la rinascita. Si tratta di The Whale, diretto da Darren Aronofsky ma, soprattutto, interpretato da un incredibile Brendan Fraser nei panni di Charlie, un uomo intrappolato nella propria vita e nel proprio peso che, però, insegna la libertà ai suoi studenti. Un ruolo che ha riportato Fraser sulla ribalta, facendogli guadagnare l’Oscar come migliore attore protagonista.
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
- The Whale di Darren Aronofsky
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Barbie di Greta Gerwig
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
- Empire Of The Light di Sam Mendes
- Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh
- Tár di Todd Field
- Wonka di Paul King
La Top 10 di Simone Fabriziani
Il 2023 è l’anno delle donne dietro la macchina da presa. Donne e cineaste che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno portato in sala e nelle piattaforme di streaming le visioni più stimolanti ed originali che il cinema contemporaneo ha da offrire. Non è quindi un caso che molte di queste straordinarie autrici siano entrate di diritto nella mia personalissima Top Ten di fine anno. A partire da Greta Gerwig, che con Barbie fa sfracelli senza precedenti al box-office internazionale e consegna al mondo un blockbuster perfetto, senza eguali nella storia del cinema pop. Senza dimenticare gli altrettanto straordinari outing in sala della Palma d’Oro Justine Triet per Anatomia di una caduta, il record al botteghino nostrano di C’è ancora domani di Paola Cortellesi, La Chimera di Alice Rohrwacher, o il secondo, provocatorio tentativo dietro la macchina da presa di Emerald Fennell con Saltburn. Ma nella classifica non mancano visioni “altre”, quali quella sull’Italia di oggi dello “splendido settantenne” Nanni Moretti in Il sol dell’avvenire, del Nicolas Cage da incubo in Dream Scenario, o del dolente triangolo queer di Passages, diretto da Ira Sachs.
- Barbie di Greta Gerwi
- Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- La Chimera di Alice Rohrwacher
- Saltburn di Emerald Fennell
- Dream Scenario di Kristoffer Borgli
- Bottoms di Emma Seligman
- Passages di Ira Sachs
- Oppenheimer di Christopher Nolan
La Top 10 di Paolo Riberi
In un anno segnato da tante, cocenti delusioni a tema cinefumettistico (dal debole Guardiani della Galassia vol. 3 al francamente inguardabile The Flash), brilla però un autentico gioiello, ancor più coraggioso e sperimentale del suo predecessore, ossia lo Spiderman animato di Lord e Miller.
Alle sue spalle ovviamente non possono mancare i nuovi, convincenti lavori di autori del calibro di Christopher Nolan, Ari Aster, Damien Chazelle, Martin Scorsese, Woody Allen e Michael Mann, ma anche il travolgente “fenomeno pop” rappresentato da John Wick 4, che hanno contribuito a regalarci un 2023 nettamente superiore all’annata precedente.
In ambito italiano, sono stato personalmente molto impressionato da Matteo Garrone con il suo Io Capitano, capace di unire lirica e denuncia, attualità e mito. Dispiace non poter assegnare il primato allo psichedelico e visionario Aggro Dr1ft di Harmony Korine, ancora in attesa di distribuzione: che il 2024 sia l’anno buono?
- Spiderman: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson, Kemp Powers
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Babylon di Damien Chazelle
- Beau ha paura di Ari Aster
- The Killer of the Flower Moon di Martin Scorsese
- Colpo di fortuna di Woody Allen
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
- Ferrari di Michael Mann
- John Wick 4 di Chad Stahelski
- Io Capitano di Matteo Garrone
La Top 10 di Maurizio Ermisino
Luci e ombre: è questo, in fondo, il gioco di prestigio, la magia, del cinema. E mai come quest’anno tra i film più belli ci sono opere in cui i registi ci parlano proprio del loro amore per il cinema. Da Damien Chazelle con il debordante e vitale Babylon ae Sam Mendes con il crepuscolare e nostalgico Empire Of Light: il cinema è l’impero delle luci (e delle ombre) e in quel film, con la fotografia di Roger Deakins, raggiungono l’apice. Per Moretti il film nel film è l’occasione di fare il suo “caro diaro” con dentro un’ombra della Storia (l’invasione di Praga). Così come sono un’ombra nella Storia americana quella bomba (anzi due) sganciata sul Giappone che ci racconta Oppenheimer e il genocidio dei nativi americani che vediamo in Killers Of The Flower Moon. Luci di speranza nell’umanità ci arrivano da The Old Oak e Foglie al vento, ombre da Io capitano di Matteo Garrone perché sappiamo che un altro film, per molti migranti, inizia dopo quel fotogramma. In bianco e nero, decisamente, è C’è ancora domani, in cui l’ombra viene dal passato (ma è ancora presente) ed è quella del patriarcato: la luce arriva nel finale. Ma oggi, come ci dice la cronaca, non siamo ancora usciti completamente dal buio.
- Babylon di Damien Chazelle
- Empire Of Light di Sam Mendes
- Decision To Leave di Park Chan-wook
- Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Io capitano di Matteo Garrone
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
- The Old Oak di Ken Loach
- Foglie al vento di Aki Kaurismäki
La Top 10 di Carlotta Deiana
Se questo 2023 passerà alla storia per il fenomeno Barbenheimer, i titoli che ci hanno colpito e che hanno segnato un viaggio cinematografico davvero senza pari sono davvero tanti: Greta Gerwig è in cima alla nostra classifica, ma la facciamo seguire da un titolo nostrano, quel C’è ancora domani che ha fatto la storia del botteghino italiano. Due film fatti da donne capaci di raccontare l’esperienza femminile come pochi altri e che sono stati capaci di (ri)portare centinaia di migliaia di persone in sala. Nella nostra classifica abbiamo inserito anche un horror, Talk to Me, un “elevated horror” nel miglior senso del termine, e quel capolavoro d’animazione che è stato Spider-Man: Across the Spider-Verse, non mancano poi i titoli di due grandi autori, Scorsese e Allen, che con Killers of The Flower Moon e Un Colpo di Fortuna ci hanno davvero conquistato. Infine, non potevamo non inserire anche The Whale di Darren Aronofsky, che ha segnato il grande e toccante ritorno di Brenda Fraser al cinema (e per il quale si è giustamente guadagnato un Oscar).
- Barbie di Greta Gerwig
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Talk to Me di Danny e Michael Philippou
- Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson
- Oppenheimer di Christopher Nolan
- Fair Play di Chloe Domont
- Adagio di di Stefano Sollima
- Un Colpo di fortuna di Woody Allen
- Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
- The Whale di Darren Aronofsky